La musica binaurale si ottiene aggiungendo una base musicale a suoni binaurali o battiti binaurali. Si tratta di battimenti che il cervello percepisce quando ascoltiamo due suoni con frequenza inferiore a 1500 Hz e che differiscono per meno di 30 Hz. L’ascolto deve avvenire per mezzo di auricolari che impediscono la sovrapposizione fisica dei due suoni. I battimenti vengono dunque prodotti direttamente dal cervello. Fu Heinrich Wilhelm Dove a scoprire questo fenomeno nel 1839.
Fonte foto: accademiainfinita.it
Come funzionano i suoni binaurali
Per una migliore percezione dei battimenti è importante che i due suoni non siano troppo alti e che la differenza tra le rispettive frequenze sia contenuta. Qualcuno sostiene che i suoni binaurali abbiano un effetto benefico sull’umore e lo stato d’animo di chi li ascolta favorendo l’apprendimento, la concentrazione e il rilassamento. Ascoltando suoni contraddistinti da pulsazioni diverse il cervello cercherebbe di compensare questa discrepanza. Modifica, infatti, la propria frequenza cerebrale che dipende dall’attività elettrica riprodotta dai neuroni e si differenzia in base alle attività che ci stanno impegnando.
Fonte foto: gharieni.it
Un esempio pratico
In pratica il cervello tende a produrre una frequenza cerebrale che corrisponde alla differenza di Hz tra i due stimoli: se un suono ha una frequenza di 200 Hz e l’altro di 190, il cervello attiva una frequenza cerebrale di 10 Hz. Se la differenza tra i due suoni è tra i 4 e gli 8 Hz il cervello produce frequenze molto simili a quelle delle onde Theta che caratterizzano gli stati di meditazione profonda e del sonno in fase REM, quando si sogna. Ciò però non significa che sia sufficiente ascoltare in cuffia suoni binaurali con queste caratteristiche per addormentarsi profondamente e immediatamente.
Fonte foto: romadailynews.it
Sarà vero?
Questi suoni possono stimolare particolari stati di coscienza ma non sono condizione necessaria e sufficiente perché ciò avvenga. Basta una veloce ricerca in rete per trovare una notevole quantità di tracce audio alcune delle quali garantiscono l’addormentamento con solo 3 secondi di ascolto. Non si comprende come mai, però, la traccia duri quasi tre ore. Tra le persone che ne hanno provato l’ascolto si sono avuti riscontri diversi: la maggior parte ritiene di non aver notato cambiamenti. Ci sono, però, anche coloro che sostengono di aver tratto benefici in termini di riposo e di sollievo in situazioni di paura, ansia e stress.
Fonte foto: accademiainfinita.it
Uno studio sui suoni binaurali
I suoni binaurali, dunque, non costituiscono la panacea per tutti i problemi prodotti da ansia e stress ma con questo non intendo affermare che siano completamente inutili. Esiste uno studio pubblicato sull’European Journal of Neuroscience in base al quale la stimolazione uditiva alla quale si sottopone il cervello con la musica binaurale può essere considerato un approccio non invasivo utile allo scopo di influenzare la produzione di onde cerebrali. Sembra che l’impatto di questi suoni porti ad un miglioramento nel funzionamento della memoria.
Fonte foto: accademiainfinita.it
Alcuni consigli per provare
Quindi è chiaro che non possiamo né affermare che questi suoni siano completamente inutili né che invece siano assolutamente efficaci. Ora se la curiosità vi porta a desiderare di provarli procuratevi delle cuffie per il cellulare e cercate qualche traccia in rete. Attenzione però che potreste trovarne l’ascolto non solo non rilassante ma, addirittura, irritante e fastidioso. Questo potrebbe verificarsi soprattutto se non siete abituati a praticare la meditazione. In caso contrario invece potrebbe succedere che questi suoni vi aiutino a migliorare la vostra pratica meditativa.
Fonte foto: insidewellness.it
Come scegliere le tracce
Se vi state chiedendo come scegliere le tracce audio da ascoltare posso provare a darvi due dritte: i suoni binaurali puri sono difficili da ascoltare, molto meglio iniziare con tracce nelle quali vi sia una musica in background, la musica binaurale, appunto. Altra cosa fondamentale da verificare è la differenza di frequenza tra i due suoni. Parrebbe che le tracce migliori per iniziare siano quelle a frequenze miste che accompagnano gradualmente dalle pulsazioni Beta alle Delta, passando per le Alpha e le Theta.
Fonte foto: karmanews.it
Mi piace concludere questo articolo con questa citazione di Patch Adams:
“La natura è in cima alla lista dei potenti tranquillizzanti e dei riduttori di stress. È stato accertato che il semplice suono dell’acqua che scorre riduce la pressione arteriosa.”
Ritagliarsi del tempo per ascoltare musica, o questi suoni se preferite, o fare una passeggiata col proprio cane sono tutte attività che non potranno far altro che bene.
Monica Giovanna Binotto è un nome lungo e ingombrante ma è il mio da 57 anni e ormai mi ci sono affezionata. Ho sempre amato leggere. Fin da bambina. E anche scrivere, ma senza mai crederci veramente. Questo mi ha aiutato negli studi. Ho una laurea in Economia e Commercio e una in Psicologia dello Sviluppo. Da cinque anni faccio parte di un gruppo di lettrici a voce alta, le VerbaManent, con il quale facciamo reading su tematiche importanti sempre inquadrate da un’ottica femminile e mi occupo di fare ricerche e di scrivere e assemblare i copioni. Negli ultimi due anni, per colpa o merito di questa brutta pandemia che ci ha costretti in casa per lunghi periodi, ho partecipato a diverse gare di racconti su varie pagine Facebook e mi sto divertendo tantissimo anche perché ho conosciuto tante belle persone che condividono i miei stessi interessi.