C’era una volta il Dante Alighieri della Valconca.
A 700 anni dalla morte del Sommo Poeta, Angelo Chiaretti, mondainese, già docente di Letteratura italiana e Storia nelle scuole superiori, fondatore e presidente del Centro Studi Danteschi “San Gregorio in Conca”, lancia il suo progetto celebrativo dall’angolo più estremo della provincia riminese.
Infaticabile ricercatore e divulgatore, autore di numerose pubblicazioni con protagonista principale il celebre fiorentino destinato all’esilio, Chiaretti nel corso degli anni si è concentrato sulla figura dell’Alighieri presente in Romagna. A lui si devono le indagini che hanno condotto all’identificazione dell’Alighieri in quel Tedaldo degli Elisei, descritto in una novella del Decameron di Giovanni Boccaccio, fuggito da Firenze per nascondersi in Ancona sotto il nome di Filippo da Saludecio. In quel saggio, Chiaretti si è dedicato alla narrazione del Tedaldo-Filippo, o meglio del grande Dante, la cui seconda patria diventò appunto la terra romagnola dopo essere stato, ripetutamente, accusato e destinato ad una forzata partenza dalla città natale.
Chiaretti, va ben detto in virtù della curiosità suscitata, non è nuovo a indagini del genere. In un altro volume, apparso alcuni fa, scrisse e commentò d’aver ‘riscoperto’ negli affreschi quattrocenteschi della Chiesa dell’Ospedale di Montefiore Conca lo scenario dei regni oltremondani della Divina Commedia: e ciò accanto ad un’immagine pittorica sconosciuta del medesimo Alighieri.
Tornando al progetto celebrativo, il presidente del Centro “San Gregorio in Conca” annuncia la cronologia degli eventi già a partire dal prossimo mese di febbraio 2021. Il percorso, dal nome mediatico facilmente assimilabile – 2021 Dante 700 – si comporrà, nell’ordine, di una nuova opera dal titolo “Dante medico ed erborista, dalla peste al Coronavirus” (Edifam Editore – Milano); di un portale web interamente dedicato al poeta; di una Letcura Dantis nella bizantina Ravenna davanti alla tomba dell’Alighieri (Purgatorio, XIII) il 12 febbraio; di una manifestazione sportiva, ciclistica, under 23 con partenza e arrivo a Mondaino, in Valconca, il 20 aprile; di un convegno di studi a Cesena il 9 ottobre del prossimo anno e del concorso “Dante Alighieri e la numerologia” in Canada.
A ciò si aggiungeranno poi il libro “Dante Alighieri fra Cristianesimo ed Ebraismo”, sempre curato da Chiaretti, e un’altra Lectura Dantis online nelle scuole.
Il convegno di Cesena
Realizzato e promosso in collaborazione con Fondazione Cassa di Risparmio Cesena, il convegno “Dante e le Signorie di Romagna” vedrà la città malatestiana in riva al Savio accogliere, sabato 9 ottobre, dalle 9 alle 13, alcuni autorevoli ospiti e relatori.
Ad iniziare da Leardo Mascanzoni (Università Bologna) – “Le Signorie di Romagna nel Trecento”; Anna Falcioni (Università Urbino) – “Dante, i Montefeltro e i Malatesti”; Enrico Angiolini (dottore di ricerca) – “Dante, gli Ordelaffi e i Da Polenta”; Giorgio Godi (dottore di ricerca) – “Dante, i Pagani di Susinana e i Manfredi”, coordinati e introdotti proprio dal professor Chiaretti relatore per “Florentinus natione non moribus – Dante Alighieri in Romagna”.
La curiosità
Sarà Mondaino, ancora da decidere luogo, data e orari, a curare l’esposizione della più grande Divina Commedia del mondo, opera del pittore Amos Nattini (1921).