Franceschini annuncia: il Colosseo sarà ricostruito come appariva nell’800

La ricostruzione dell’arena del Colosseo è una grande idea, che ha fatto il giro del mondo. Sarà un imponente intervento tecnologico che offrirà la possibilità ai visitatori di vedere non soltanto, come oggi, i sotterranei, ma di contemplare la bellezza del Colosseo dal centro dell’arena.” Così il Ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo, Dario Franceschini, commenta la pubblicazione del bando da parte di Invitalia per l’affidamento dei servizi di realizzazione del nuovo piano dell’arena del Colosseo.

 

Tutto è iniziato nel 2014, con l’idea dell’archeologo Daniele Manacorda, professore di Metodologia e tecnica della ricerca archeologica presso l’Università di Roma Tre, che sulla rivista Archeo di luglio propose di restituire ai visitatori del Colosseo lo stesso scenario ripreso dalle vedute ottocentesche con l’arena calpestabile che copriva i sotterranei.

 

La realizzazione di questa idea è sostenuta dal coraggio del ministro Franceschini che aveva inserito l’intervento nel “piano strategico Grandi progetti culturali nel 2015” per un finanziamento complessivo di 18,5 milioni di euro.  L’intervento, oggi realtà, consentirà di ripristinare la lettura integrale del monumento e permetterà al pubblico di comprendere appieno l’uso e la funzione di questa icona del mondo antico, anche attraverso eventi culturali di altissimo livello.

 

La nuova arena sarà fruibile grazie a soluzioni tecnologiche e integrate che guideranno il visitatore alla scoperta dei meccanismi che regolavano la complessa macchina organizzativa degli spettacoli e dei giochi che vi si svolgevano. Gli interventi saranno progettati in modo da offrire contemporaneamente la percezione del piano dell’arena su cui avvenivano i giochi e la visione del complesso sistema di strutture e meccanismi sottostanti.

 

Franceschini commenta: “La nuova arena dovrà essere pensata come un piano unitario, ad alto contenuto tecnologico, costituito da dispositivi meccanizzati di apertura e chiusura, consentendo ai visitatori di comprendere la sinergia e la stretta relazione con i sotterranei, anche utilizzando sistemi che rimandino ai meccanismi degli ascensori e delle scene mobili antiche. Il sistema mobile dovrà essere realizzato in modo da poter essere attivato in tempi rapidi e più volte nella stessa giornata, per proteggere le strutture archeologiche sia dalle precipitazioni atmosferiche, sia da una eccessiva insolazione, e allo stesso tempo consentire di svelare i segreti della complessa macchina organizzativa degli spettacoli.”

 

Il fascino e l’importanza del Colosseo meritano di essere esaltati e restituiti a Roma, alla storia e a tutto il mondo, nella sua intera complessità ed è per questo che l’iniziativa, benchè audace e costosa, è degna di nota.