FUORI! – La prima rivista italiana di liberazione sessuale

Grazie al centro culturale Polo 900 è ora possibile accedere on-line ad un archivio dedicato a tutte le mensilità pubblicate di FUORI!.

FUORI! è la prima rivista italiana interamente dedicata al movimento di liberazione sessuale. Nel nome del giornale è racchiuso l’acronimo: Fronte Unitario Omosessuale Rivoluzionario Italiano e tanto basta a lasciare immaginare la spinta al cambiamento che chi sta dietro le pagine è deciso a dare. Il primo numero, il numero zero è composto da poche pagine e viene distribuito a mano nel dicembre del 1971 a Torino.

In breve la sua divulgazione arriva in tutta la penisola, mentre oltreoceano si concretizza la prima manifestazioni di orgoglio gay e fra l’Italia e gli U.S.A. c’è in mezzo un intero continente in fermento. È così che il movimento LGBT+ inizia a prendere forma (anche se ancora non ne porta il nome) per far sentire la sua voce, che oggi permette a tutti di potersi sentire un po’ più liberi di esprimere se stessi e di potersi accettare in tutta la propria essenza.

La rivista rimane attiva per dieci anni, dal 1971 al 1982, ospitando sulle sue pagine: testimonianze, idee, opinioni, lotte e i resoconti delle vittorie conquistate. Tutto questo piace tantissimo, e solo nel primo anno di pubblicazione vende fra le 7000 e le 8000 copie.

Senza accontentarsi del successo che riscuote ne utilizza la forza per fare di più e il 25 aprile 1976 Fuori! sceglie di trasformare il suo quinto congresso nel primo congresso di sole donne omosessuali: “La lesbica nella società maschile omosessuale”. Il resoconto ufficiale conta ben 800 partecipanti, in pochi anni (dal ’71 al ’76). La presa di coscienza sull’oppressione di chi viene visto come diverso ha una crescita esponenziale e la possibilità di poter ottenere un riconoscimento dei diritti inizia a concretizzarsi attraverso l’iniziale appoggio del partito radicale. Fuori! chiede quindi a tutti le persone LGBT+ di uscire allo scoperto e di dire con orgoglio chi sono.

L’anno seguente nel 1977, Angelo Pezzana uno dei cofondatori della rivista, compie un gesto dimostrativo molto forte: va a Mosca per una manifestazione solitaria per far luce sull’incarceramento del regista Sergej Iosifovič Paradžanov arrestato perché omosessuale.  Sempre per fare conoscere al mondo la storia del geniale regista russo, autore della pietra miliare del cinema Il colore del melograno, a Venezia nasce la Biennale del Dissenso.

La riuscita della Biennale del Dissenso è una vittoria importantissima visto che da Mosca si “chiede” a gran voce di non permetterne l’apertura poiché la riuscita della manifestazione rappresenta il primo atto culturale di aiuto in favore di chi resiste in Russia. Inoltre sulla scia del successo, pochi mesi dopo la Biennale, a Torino viene inaugurata la settimana del cinema gay.

Quando nel 1982 la rivista cessa di esistere, a causa di disaccordi interni, lascia dietro di sé: numerosi gruppi organizzati sul territorio per lavorare sulla conquista di nuovi diritti, la nascita nel 1980 della fondazione Sandro Penna/FUORI!, una lunga serie di conquiste e la capacità di aver fatto prendere coscienza agli italiani della bellezza e della grande ricchezza che porta con sé la diversità. Perché come dice una delle autrici di spicco di FUORI! Myriam Cristallo “l’omosessualità è un’esperienza sociale, non solamente individuale”.

La creazione dell’archivio on-line fa da araldo ad un anno, il 2021, che Polo ‘900 ha deciso di scandire, pandemia permettendo, con incontri e laboratori dedicati allo studio di come i poteri forti insidino costantemente gli spazi e la libertà. Per saperne di più ecco qui il programma!