Allevare animali esotici: scopriamo in cosa consiste

È lunedì, la sveglia suona alle sei e, che tu voglia o no, sei obbligato ad alzarti e ad andare al lavoro. Il blue monday è un trauma universale, ma che ne diresti se il tuo lavoro fosse considerato stravagante o fosse sconosciuto ai più?

 

Oggi parliamo di Maya, allevatrice di insetti, ratti, marsupiali, serpenti e altri animali bizzarri di questo tipo.

 

L’intervista

 

In cosa consiste esattamente il tuo lavoro?

 

“Allevo animali esotici, dal più piccolo e insignificante insetto al più lungo serpente detenibile.”

 

Da dove nasce l’idea di allevare animali così particolari? 

 

“Passione e curiosità per lo più. Ho iniziato con un chinchillà e da un roditore e sono passata in breve tempo all’allevamento di rettili (boa, pitoni, gechi, tartarughe) e a quello di insetti (grilli, locuste, blatte, lumache, ecc).”

 

Come viene percepito il tuo mestiere nella tua città? È inusuale o abbastanza diffuso? 

 

Il mio stile di vita non è mai stato molto apprezzato dai vicini. L’ultima volta che i giornali locali hanno scritto di me è stato perché un cucciolo di serpente era scappato di casa, scatenando il panico generale.”

 

Con che tipo di clientela hai a che fare abitualmente?

 

“La clientela è molto vasta, si passa dalla mamma che compra l’animaletto al figlio al ragazzino che sceglie di allevare il serpente, all’adulto consapevole che cerca, si informa e prenota con largo anticipo il suo animale. Gli insetti per lo più sono cibo vivo, quindi la clientela in quel caso è casuale o fieristica.”

 

Hai mai avuto esperienze sgradevoli? 

 

“Spesso si finisce a fare da pensione. Dopo un po’ si scopre a proprie spese che chi porta la cavia o il coniglio prima di partire per le vacanze non sempre, purtroppo, torna a prenderlo.”

 

Che tipo di cure necessitano gli animali che allevi? 

 

“Ogni animale ha necessità differenti: allevare significa prima di tutto studiare il comportamento in natura, poi trovare il modo di riprodurlo in cattività dando le condizioni adatte alla riproduzione e infine educare i cuccioli prima di venderli.”

 

Che tipo di ambiente è necessario per allevarli?

 

Una grande area chiusa per gli animali che non possono
stare fuori come i petauri, grandi stanze dedicate, come la reptile room e ampi spazi all’aperto con voliere e recinti studiati per le singole specie.”

 

È dispendioso dal punto di vista economico? 

 

“Tantissimo. Costa troppo in termini di cibo, spese mediche e tempo.”

 

È faticoso dal punto di vista psicologico e fisico?

 

“Sì, lo è per vari aspetti. Fisicamente non è certo un lavoro da nulla, tra morsi graffi e fatica. Inoltre ci si affeziona ad alcuni animali che
però ovviamente non sono immortali e spesso ci si trova a non poter procrastinare anche se si è malati o stanchi.”

 

Allevi anche insetti e animali commestibili? 

 

“Capita che vengano fatte richieste in merito, ma in Italia non è possibile senza specifici requisiti haccp. Mi è capitato, però,  di organizzare entocene casalinghe e di consumare insetti allevati.”

 

L’ambiente in cui allevi gli animali è aperto al pubblico? È possibile visitarlo?

 

 

“Abbiamo fatto qualche accesso per gruppi di bambini ma per lo più eravamo noi ad andare nelle scuole e nei centri estivi.”