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È abbastanza frequente che nei prodotti di intrattenimento, audiovisivi e non, si cerchino delle metafore per le sostanze stupefacenti che creano dipendenza. Per quanto rigarda Futurama, la metafora si ha con una bibita immaginaria, lo slurm.

La bibita

Futurama è una serie animata creata da Matt Groening, stesso creatore dei Simspon e della più recente Disincanto. In questo prodotto Fry, il protagonista, durante i festeggiamenti per l’inizio dell’anno 2000, cade accidentalmente in un macchinario che lo congela, rimanendo congelato fino al 3000, trovandosi così in un mondo, o meglio in un universo, ovviamente completamente diverso rispetto a quello che conosceva.

Nel futuro, scopre una nuova bibita, lo slurm, per l’appunto. Questa bibita viene consumata principalmente in lattina, è di un colore verde acceso e dà dipendenza, in particolare il protagonista viene sopraffatto da questa dipendenza e lo vediamo spesso bere la bibita. In questo futuro si tratta di un prodotto molto importante, infatti appare anche nella sigla iniziale della serie. Ma come viene prodotta? Beh, in modo sicuramente poco ortodosso.

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Si scopre infatti il tutto in un episodio del 1999 (che fra l’altro è lo stesso anno in cui nei Simspon usciva la puntata sul Tomacco). In questo episodio, intitolato Gusto a Sorpresa e palesemente ispirato a Willy Wonka e La Fabbrica Del Cioccolato, Fry vince un concorso per visitare la fabbrica dov’è prodotto lo slurm, situata sull’immaginario pianeta Vermulon, abitato degli esseri simili a delle lumache. Qui, Fry e i suoi amici, allontanandosi dal gruppo scoprono che lo slurm non è altro che una secrezione: più precisamente, della regina del pianeta e, ancora più precisamente, questa secrezione le esce da dietro, diciamo. Lo slurm dà però così tanta dipendenza che Fry non sembra minimante turbato dalla notizia e continua a berlo anche nello stesso momento in cui assiste alla sua produzione.

In questo episodio vengono inoltre dati altri due dettagli sul prodotto: che la stessa regina ne è assuefatta, e che può produrne una versione più concentrata che crea ancora più dipendenza.

Si tratta quindi di una bibita (per fortuna immaginaria) con delle caratteristiche decisamente peculiari. Speriamo che l’ingrediente segreto della Coca Cola non sia la secrezione di qualche strana lumaca aliena!

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