Alla scoperta dei borghi italiani che stanno vivendo una sorta di “Rinascimento”

In un momento storico come questo, segnato dal Covid- 19, sono sempre di più gli italiani che decidono di lasciare le grandi città per la tranquillità dei piccoli borghi, facendo vivere loro un vero e proprio Rinascimento. Incantevoli perle che appartengono al patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese. Per decenni quasi abbandonati a sé stessi, oggi tornano a vivere un momento d’oro grazie alle rinnovate necessità dei cittadini.

 

Le grandi città sono si luoghi ricchi di stimoli e di comodità, ma a volte sono anche soffocanti. Asbbiamo iniziato a rendercene conto lo scorso anno, a causa dell’emergenza sanitaria e del lockdown che abbiamo vissuto. In molti infatti, hanno riscoperto il piacere e la necessità di abitare in una piccola realtà, dove la qualità della vita è nettamente diversa. Nei borghi gli spazi sono più vivibili e si è circondati dalla natura, senza contare il fatto che, visto il ridotto numero di residenti, è molto più facile trovare supporto nei propri vicini.

 

Trasferirsi da un contesto urbano ad un piccolo borgo è una scelta che sempre più italiani stanno valutando. La spinta arriva principalmente dallo smart working, una tendenza che sta prendendo piede ormai ovunque. La necessità di non recarsi più fisicamente sul luogo di lavoro rende più facile prendere in considerazione l’idea di lasciarsi alle spalle la città. E così, sono moltissimi i paesini italiani che stanno vivendo una vera e propria rinascita, grazie anche agli incentivi promossi dalle amministrazioni locali.

 

Tra questi borghi vi sono degli esempi concreti, come per esempio il Bando Montagna, iniziativa supportata dalla Regione Emilia-Romagna: lo scorso anno è stato possibile accedere ad un contributo (fino a 30mila euro) per ristrutturare o acquistare un’abitazione in uno dei 199 borghi montani sparsi sul territorio. Il progetto si è rivelato un vero successo, dal momento che sono state presentate oltre 2000 domande. E di certo non è l’unico ad aver attirato l’attenzione dei cittadini desiderosi di ritrovare dei ritmi più tranquilli.

 

Sono infatti molti i paesini italiani che hanno promosso l’acquisto di case ad 1€, cifra simbolica volta a ripopolare le viuzze ormai abbandonate da troppi anni. L’iniziativa, che ha riscosso grandi consensi anche all’estero, ha come scopo la valorizzazione di territori dal grande patrimonio culturale, luoghi che meritano una seconda vita. Naturalmente, uno dei requisiti essenziali per attirare nuovi abitanti consiste nel garantire qualche comodità in più.

 

Ne è un esempio Santa Fiora, piccolo borgo medievale toscano, che è diventato il primo paese a promuovere lo smart working, adottando connessione ad alta velocità e fibra ottica. Mentre il borgo di Monterubiaglio, in Umbria, offre alloggi scontati e connessione veloce a coloro che decidono di trasferirsi per lavorare da casa. E il valore inestimabile del contatto con la natura continua ad essere al primo posto, per chi vuole cambiare vita: il Valdarno Bike Road ne è l’esempio perfetto, un progetto che promuove i numerosi sentieri ciclabili del territorio, evidenziando anche i magnifici tesori culturali che si possono incontrare lungo il percorso.

 

“Affrontare le restrizioni in un paese del XIII secolo, circondati dalla natura e dove tutti si conoscono, è più allettante che doversi distanziare in città.” Queste le parole di Agnese Claretti, sindaco del borgo San Casciano dei Bagni, in Val di Chiana.