Buon compleanno Mike Shinoda!

L’11 febbraio del 1977, a Los Angeles, precisamente Augura Hill, nasceva Michael Kenji Shinoda, produttore e musicista poliedrico, co-frontman dei Linkin Park insieme a Chester Bennigton e leader dei Fort Minor nel b-side project del 2005. Oggi Mike compie 43 anni – eh si, suona davvero strano perché pure lui – che per noi è un po’ quell’eterno giovanotto dai capelli rossi, blu gialli  color arcobaleno con un pollo finto in mano in un celeberrimo funny video – che non invecchierà mai, alla fine…invecchia, ed eccome se invecchia. Esattamente come tutti quelli della mia generazione degli anni 90­­-2000 che hanno ascoltato i Linkin Park e che hanno fatto delle loro canzoni una verità di fede di una vita. Ma dobbiamo dire la verità, più il gallo diventa vecchio, più come la gallina  fa davvero buon brodo. Qualunque sia la sua età, non potevamo perdere l’occasione per celebrare questo grandissimo artista: per cui buon compleanno Shinoda! (Anche se potevi scegliere un giorno migliore per venire al mondo.)

 

Ma chi è Shinoda?

 

Shinoda per tutti noi, fanatici dei Linkin Park è considerato un amico di vecchia data, la colonna portante, la mente pensante, l’illuminista per eccellenza della band con la quale ci siamo sfondati i timpani in cameretta. Ma non tutti sanno che “Micheluzzo” Shinoda è anche un business man. Uno che fiuta l’odore dei soldi, ancor prima di vederli. E ha capito subito, che oltre ai soldi, dopo aver assoldato, il compianto amico Chester Bennigton nel 1998 per creare gli allora Hibrid Theory dagli allora vecchi Xero sarebbe stata la mossa che li avrebbe portati al successo inter planetario. Ed infatti fu proprio così…

 

La storia di Mike

 

Michael Kenji Shinoda nasce appunto in California in una cittadina vicino a Los Angels, l’11 febbraio 1977 sotto il segno dell’Acquario. Figlio di un uomo di origine giapponese e di una donna di origini russe, Mike decide presto di diventare musicista. Il nome Kenji del quale racconterà la deportazione nel campo di sterminio di  Manzanar, nell’omonima canzone “Kenji”, tra le tracce di The Rising Tied il primo ed ultimo disco in collaborazione con i Fort Minor. Una canzone dalle forti influenze patriottiche che fa, comprendere, anche molti dei testi scritti per i Linkin Park, in un’ottica liberale e decisamente contro ogni tipo di guerra e meschinità umana.

 

 

 

Mike insieme ai Linkin Park, e a Chester Bennigton, riesce ad arrivare ai cuori di tanti giovani, riesce a rispondere, o per lo meno a raccontare quella solitudine che molti si trovavano a vivere e a rivivere attraverso testi dalle rime arrabbiate, parole e melodie, pregne di voglia di rivalsa. Le canzoni dei Linkin Park, facevano sentire meno soli. L’mc sputafiamme, veniva chiamato e celebrato, ed ancora oggi, con un nuovo album da solista, e le sue creazioni in live ed il costante attaccamento alla fan base distrutta dei Linkin Park continua ad utilizzare la musica per esprimersi e trovare le parole e la melodia che raccontino anche gli altri.

 

Con Post Traumatic, l’album da solista uscito dopo la scomparsa di Bennigton,  ha raccolto consensi e dissensi, ma nonostante tutto ha continuato imperterrito nella sua elaborazione del trauma, per il suicidio di Chester Bennigton. Con un tour che ha toccato anche l’ Italia, per due date imperdibile per i fan, Mike ha tributato la sua band, la sua carriera da solista e soprattutto il dolore, ma anche la gioia di aver collaborato con una delle voci del secolo per più di vent’anni.

 

 

Tanti Auguri Mike!