Netflix non ha rimosso i film di Johnny Depp dal catalogo

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Fonte immagine: cinema.everyeye.it

 

Gira da diversi giorni la notizia secondo la quale Netflix, negli Stati Uniti e in Australia, avrebbe rimosso dal proprio catalogo le pellicole con protagonista Johnny Depp. Questo sarebbe accaduto in seguito alla causa persa mossa verso l’attore nei confronti del giornale The Sun, il quale l’aveva definito un “picchiatore di mogli”. Questa causa era già costata all’attore la perdita del suo ruolo di “Grindelwald” nella saga cinematografica di “Animali Fantastici”. E così, vedendo sparire dal catalogo Netflix australiano e americano alcune delle pellicole più celebri di Johnny Depp, molti hanno pensato che anche la piattaforma streaming volesse in qualche modo punirlo.

 

Ad alimentare la notizia sono state anche alcune testate giornalistiche, le quali non si sono degnate di verificare la veridicità di quanto riportato sui vari social e così, questa presunta notizia ha fatto il giro del mondo, causando numerosi tumulti e portando molte persone a disiscriversi dalla piattaforma in segno di protesta. Se non fosse che Netlfix non ha mai cancellato i film di Johnny Depp. Almeno, non per i motivi che tutti credono. Alcune delle sue pellicole più famose appartengono alla Disney e sono quindi semplicemente passate su Disney+. Se si è in possesso di una VPN, si può consultare il catalogo americano e australiano e accorgersi tranquillamente che i suoi film, magari quelli meno famosi, sono ancora lì.

 

Molto rumore per nulla, insomma. Alcune testate hanno avuto il buon senso di smentire la notizia, ammettendo di aver sbagliato. Altre, invece, dicono che Netlfix rimuoverà le pellicole con protagonista l’attore, senza però precisare quando questo avverrà o senza riportare le parole precise di un portavoce della piattaforma.

 

Netlfix non ha mai espresso la volontà di rimuovere suddetti film, anche perché, banalmente, non ha il potere di farlo: i prodotti di una qualsiasi piattaforma streaming vengono rimossi solo quando i diritti decadono. Insomma, questa situazione ci conferma ancora una volta che indignarsi è molto più semplice di verificare le notizie.


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