Samantha Cristoforetti, dai sogni alle stelle

Astronauta, aviatrice, ingegnere. Prima donna italiana nello spazio e prima donna con più giorni consecutivi in orbita. Ma anche capitano dell’Aeronautica Militare italiana, Premio Hemingway 2020 “Testimoni del nostro tempo”, fluente in inglese, francese, tedesco e russo. Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine e Commendatore dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana.

 

Sono sufficienti poche righe per capire che si ha dinanzi una persona come poche ne esistono al mondo. È Samantha Cristoforetti, una personalità che rappresenta molto più del sentimento di orgoglio italiano e femminile che i suoi successi spontaneamente suscitano: Samantha è innanzitutto un modello che sconfina dalla sua nazionalità e genere; è un simbolo di tenacia e di perseveranza a cui guardare con ammirazione e altrettanta determinazione.

 

AstroSamantha, questo il suo nome sui social, nasce a Milano il 26 Aprile 1977, ma cresce a Malè, in provincia di Trento, nella verde Valle del Sole adagiata tra le montagne. Ed è da qui che ha inizio il suo straordinario percorso. Nel 1994, durante gli anni delle scuole superiori, si trasferisce per 12 mesi negli Stati Uniti grazie ad un programma di Intercultura, studiando presso la Saint Paul Central High School in Minnesota e cogliendo l’occasione per partecipare ad uno Space Camp. Nel 1996 ottiene la maturità scientifica a Bolzano. Nel 2001 consegue la laurea magistrale in Ingegneria Meccanica presso l’Università Tecnica di Monaco di Baviera (Germania), specializzandosi in propulsione aerospaziale e strutture leggere. Si impegna in un progetto sperimentale di aerodinamica, trascorrendo quattro mesi alla Ecole Nationale Supérieure de l’Aéronautique et de l’Espace di Tolosa (Francia), e successivamente si trasferisce per dieci mesi presso l’Università di Tecnologie Chimiche Mendeleev di Mosca (Russia), al fine di completare la tesi di laurea incentrata su propellenti solidi per razzi.

 

Il 2001 è anche l’anno in cui Samantha entra come allieva ufficiale nell’Accademia Aeronautica di Pozzuoli (NA), dove per quattro anni ricopre il ruolo di capocorso, fino ad arrivare oggi al grado di capitano. Nel 2004 consegue una seconda laurea in Scienze Aeronautiche presso l’Università Federico II di Napoli. Nel frattempo partecipa al programma di addestramento “Euro-NATO Joint Jet Pilot Training” alla Sheppard Air Force Base, negli Stati Uniti, e nel 2006 ottiene il brevetto di pilota militare, in seguito al quale viene assegnata in Italia al 51° Stormo di Istrana su velivolo AM-X, prima nella Squadriglia Collegamenti e poi nel 132º Gruppo Cacciabombardieri. Samantha ha inotre prestato servizio presso il 61º Stormo (Lecce) e il 32º Stormo (Aeroporto di Amendola), avendo in aggiunta ottenuto abilitazione al pilotaggio degli aeromobili Aermacchi SF-260, Cessna T-37 Tweet, Northrop T-38 Talon, Aermacchi MB-339A e Aermacchi MB-339CD.

 

Ma è nel Maggio 2009 che ha luogo la svolta decisiva: tra oltre 8500 candidati, uomini e donne, Samantha si classifica nei migliori sei e viene selezionata dall’ESA (Agenzia Spaziale Europea) come nuova astronauta. Da Settembre 2009 a Novembre 2010 prende parte all’addestramento ed è in seguito riconosciuta come astronauta di riserva, guadagnando per di più le qualifiche per attività extra veicolari e robotiche, oltre che la certificazione di ingegnera di bordo dello Soyuz, veicolo spaziale russo.

 

A Marzo 2012 il sogno prende vita: l’ESA assegna Samantha alla spedizione ISS Expedition 42/43 Futura. Il 23 Novembre 2014, con partenza dal cosmodromo di Baikonur (Kazakhistan) e dopo oltre due anni di training intensivo, Samantha viene lanciata verso la Stazione Spaziale Internazionale (ISS), dove trascorre 199 giorni e 18 ore, stabilendo ben 6 record: Prima donna italiana nello spazio, Astronauta italiano con più giorni consecutivi nello spazio, Astronauta italiano con più giorni trascorsi nello spazio, Astronauta dell’ESA con più giorni consecutivi nello spazio, Donna con più giorni consecutivi nello spazio, Astronauta non russo con più giorni nello spazio alla sua prima missione.

E la lista non si ferma qui. Nel 2013 viene insignita del titolo di Commendatore dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana e nel 2015 di Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine. Nel 2017 riceve una laurea honoris causa in Bioingegneria presso l’Università degli Studi di Pavia, nel 2019 una laurea honoris causa in Ingegneria Arospaziale presso il Politecnico di Torino. A Giugno 2020, la giuria della 36° edizione del Premio Hemingway la incorona vincitrice nella categoria “Testimone del nostro tempo”.

 

«Per averci fatto guardare la Terra da un’altra prospettiva, che non è solo quella dello spazio, ma soprattutto quella dei sogni. Per averci insegnato che le imprese spaziali non appartengono solo a chi li vive in prima persona, ma sono il frutto della collaborazione da parte di tanti Paesi che mettono insieme una sapienza scientifica, industriale e anche artigianale, e che l’avventura del singolo è anche l’avventura del genere umano».

 

Suoi sono anche due recenti libri: Diario di un’apprendista astronauta (2018) e Nello spazio con Samantha (2020), dedicato ai più piccoli. E ultimo, ma non per importanza, forse il record più amato da noi italiani: mettendo in funzione la macchinetta ISSspresso, una macchina per il caffè realizzata da Argotec e Lavazza in collaborazione con l’Agenzia Spaziale Italiana, il 3 Maggio 2015 Samantha è stata la prima astronauta a sorseggiare un vero espresso all’interno della Stazione Spaziale Internazionale!

 

Fonte dell’immagine: Samantha Cristoforetti

 

E così come Samantha ha saputo guardare alle stelle, inseguendo con straordinaria caparbietà la sua strada, e tentando coraggiosamente la sorte che tanto avvinghia le vicende umane, ugualmente tutti noi non dovremmo mai scordarci di alzare di tanto in tanto lo sguardo al cielo; per cercare le stelle, per cercare la nostra.

 

“L’addestramento migliore è quello in cui si fanno tutti gli errori possibili.”

 

Samantha Cristoforetti