Il villaggio Leumann

Quando ci si passa davanti è impossibile distogliere lo sguardo, ad attrarre non sono le dimensioni ma la sua bellezza.


Il villaggio Leumann accoglie il visitatore con una generosa cancellata nera in ferro battuto che permette di riempire lo sguardo con il suo ingresso caratterizzato da due torri.

 

L’intero villaggio è in stile liberty e al suo interno di trovano: una piccola stazione, una chiesa, un piccolo albergo, villini, alloggi, un centro sportivo, una cooperativa alimentare, un asilo, una scuola, bagni pubblici, una palestra, un ambulatorio… Una vera e propria città in scala ridotta!

Nasce sul finire dell’800 grazie ad una serie di fortunate coincidenze. Infatti Napoleone Leumann, imprenditore con un’ideologia politica rivolta al sociale e alla beneficenza, decide di spostare l’azienda di famiglia da Voghera a Torino.

 

Il trasferimento avviene in una Torino volta al cambiamento, dopo che la capitale è stata spostata a Roma, per potersi creare un posto di rilievo nel nuovo tessuto del Regno d’Italia.

 

Le agevolazioni fiscali e la possibilità di acquistare i terreni a un prezzo molto vantaggioso permettono a Napoleone Leumann di realizzare il villaggio operaio Leumann.


Per il suo progetto Napoleone Leumann acquista 60.000 ettari di territori vicino al comune di Collegno in cui creare un nuovo stabilimento per la lavorazione del cotone.La scelta ricade proprio su questo lotto di terra perché garantisce anche una mano d’opera di alta qualità a basso costo, la vicinanza di un canale d’acqua e della ferrovia.

 

Certo Villaggio Leumann non è l’unico nel suo genere presente sulla nostra penisola ma ne è l’esempio meglio organizzato e distribuito, su un’area davvero molto vasta.


Non si tratta solo di un’azienda con annesse abitazioni per gli operai poiché per Napoleone Leumann è fondamentale che la ricchezza venga redistribuita ed in questo modo chi vive nel villaggio è coperto da previdenza sociale, gli spazi comuni sono studiati in modo che il tempo libero degli operai sia di alta qualità.

 


Infatti nelle ore che non vengono dedicate al lavoro le famiglie hanno a loro disposizione spazi studiati per: la famiglia, la scuola, la religione, il tempo libero e le relazioni sociali.

 

Oggi Villaggio Leumann, uno dei pochi esempi giuntoci intatto, è ancora parte attiva sul territorio come ecomuseo. I suoi spazi sono visitabili e una parte fondamentale delle visite è dedicata allo studio di quei momenti di vita quotidiana che, per Napoleone Leumann, era di primaria importanza dare ai suoi dipendenti.

 

Avere a disposizione un presente tanto imponente porta a riflettere su come il mercato globale e il consumismo moderno si riflettano sul mondo del lavoro e di come sono cambiati i valori e il concetto di benessere.

 

In definitiva possiamo tranquillamente dire che la volontà di Napoleone Leumann è stata tanto forte da perdurare nel tempo, dando al suo villaggio una luce che ancora oggi aiuta a riflettere sulla condizione umana.

 

Lo fa solo attraverso gli spazi che vengono impiegati per eventi culturali quali: concerti, presentazioni di libri, esposizioni, interviste, visite scolastiche e molto altro.

Il cuore del villaggio è dato da una collezione di fotografie che i membri dell’Associazione Amici della Scuola Leumann ha selezionato fra quelle ritrovate all’interno del villaggio. Queste foto costituiscono l’album fotografico di famiglia della borgata e ci regalano momenti felici come gite e rappresentazioni teatrali.

Per vederlo basta percorrere corso Francia in direzione Collegno e fermarsi al civico 313, mentre per saperne di più potete cliccare qui