Mi sono imbattuto, in questi giorni, in un video satirico del comico Maccio Capatonda, dal titolo “Cigno Negro“, che mi ha riportato alla mente, con un sorriso beffardo, la notizia del nuovo decalogo hollywoodiano. La storia del cortometraggio di Capatonda: il personaggio è un ragazzo – cresciuto – con il sogno della danza classica. Figlio unico, si rivolge ai genitori per avere 50 mila euro, tanto è il costo della retta presso una rinomata scuola di danza. Il ragazzo ha del talento, viene presentato ad un coreografo – “gaio”- di fama mondiale. Se non che, l’aspirante ballerino viene beccato in flagrante in atteggiamenti intimi con una bella ragazza. Si scatena il putiferio! Anche i genitori si risentono, avendo sempre creduto che il figliolo fosse omosessuale. Ad una selezione, con relativa commissione esaminatrice, “confessa” di essere eterosessuale; in mezzo a risa di disapprovazione, viene brutalmente scartato. In quel momento, colpo di scena! L’aspirante nuovo Nureyev, si toglie un’apparente maschera, dalla quale spunta fuori il viso e i tratti somatici di un ragazzo di colore. Giubilo assoluto, applausi della commisione e provino superato.
Le lobbies sono agguerrite. Già nell’800, in uno scambio epistolare, Marx ed Engels parlavano – udite udite – della minaccia della ‘lobby gaia’, che sin da allora stava imperversano in certi ambienti letterari e nobiliari.
Eduardo De Filippo, in un delizioso monologo teatrale degli anni ’60, li chiamava “Gli Eleganti“, sottolineando, 50 anni fa, come quella schiera stesse facendo lobbismo in molte manifestazioni della società e della quotidianità. [Guarda caso quel video, visto circa 2 anni fa, su Youtube non si trova più].
Come si diceva, è notizia di questi giorni che quella confraternita, in cui spesso si esercita meretricio, uso di droghe e psicofarmaci, nonché financo rituali pedosatanisti, corrispondente al nome di Hollywood (coinvolgendo anche tutte le costole televisive, via cavo o web), lancia un nuovo decalogo, come se ve ne fosse bisogno, giacché è da 30 anni almeno che perseguono cause degeneri, oltre ad essere sovrastruttura di propaganda delle cause di cui sopra, ed altro. Per ‘statuto’, nei soggetti e nelle sceneggiature, devono obbligatoriamente comparire ‘talune minoranze’. L’assurdo sta anche nel fatto, oltre ad disconoscere e limitare chi ha talento, che se andassimo a vedere bene – in una becera visione da politicamente corretto – le percentuali non corrispondono alla realtà. Ma questo è il meno; il nocciolo è sempre quello: i padroni di Hollywood e altri media, come quelli dell’alta finanza, considerano goyim (servi, schiavi) tutti gli esseri umani non della loro ‘congregazione’. Soprattutto odiano l’uomo indoeuropeo di razza bianca caucasica. E nella loro secolare guerra di dominazione, l’europeo lo vogliono sfibrare e distruggere, eliminando millenarie radici tradizioni e culture. Per far ciò utilizzano concetti che, come una ‘Finestra di Overton‘, un tempo impensabili, fatti ripetere dai media prezzolati come mantra, oggi sono divenuti consuetudine nella massa depensante.
Multiculturalismo, meticciato e pansessualizzazione sono gli strumenti con cui annientare l’Uomo e la Donna bianchi ed etero.