Avete presente viaggiare “vista finestrino”? Gustando il tutto con della buona musica su una macchina magari con la vostra persona al fianco? E’ proprio di questo “stile di viaggio” di cui vi voglio parlare in questo articolo che procede lungo la famosa “Gardesana”.
La strada che fa da contorno ad uno dei laghi più famosi d’Italia è costituita da due branchie: “Gardesana Occidentale” più scenografica e tortuosa e la “Gardesana Orientale” di gran lunga più tranquilla senza troppi tornanti.
Foto di Maria Enrica Bonetti
Sulle colline che si trovano davanti al Benaco si trova il “Vittoriale”, la residenza eclettica di Gabriele D’Annunzio con un vasto parco dal quale si può osservare dall’alto l’immenso panorama che il lago di Garda offre. Il viaggio continua alla volta di Limone, un tempo centro di coltivazione di agrumi grazie al clima particolarmente favorevole per la produzione di olio d’oliva ma anche di limoni, dai quali prende appunto il nome la località. Si prosegue lungo la strada che scorre parallela alla riva del lago dalla quale si può osservare da una parte gli enormi massi che sembrano calare a picco, sulla strada, caratterizzata da tortuose gallerie e dall’altra l’immensità del blu che fa de specchio al cielo. Le più suggestive gallerie sono quelle della “Strada della Forra” che la gente del paese e i turisti che la percorrano chiamano anche “Orridi” proprio per le grossissime montagne e massi che si stagliano dal lago al cielo.
La Forra è una strada da percorrere lentamente a pieni polmoni per gustarsi il panorama, la vallata verde, i piccoli borghi, lasciandosi cullare dal rombo del motore di una moto o da una bella canzone in sottofondo all’autoradio.
Strada della forra Fonte foto: Garda Online
La strada è a serpentina con una vista sul lago davvero unica. Le pieghe della roccia creano un effetto molto suggestivo, imponente quasi solenne.
Correndo poi verso l’Alto Garda si può raggiungere sopra Gargnano la diga del Valvestino che dà origine ad un lago artificiale di un bel turchese acceso, dalle sfumature che variano dal verde al blu a seconda della luce del sole. Uno specchio d’acqua nel cuore della riserva naturale del Parco Alto Garda Bresciano, capace di lasciare senza parole chiunque vi si trovi di fronte. Nascosto tra una fitta vegetazione sulle stradine impervie e che rendono fantastici i panorami su questi monti.
Questo posto magico, che si affaccia su delle ripide scogliere quasi marmoree, ha un trascorso ricco di storia e di mistero. Oltre ad essere un’antica traccia della dominazione austriaca anni orsono, essa infatti che riaffiora, di tanto in tanto, dalle acque di questo bacino artificiale.
Quando il lago si abbassa, infatti si possono vedere dei resti di un’antica dogana sommersa. Uno spettacolo meraviglioso che non si può mai prevedere con estrema esattezza e sicurezza ma che quando accade richiama l’attenzione di tantissimi turisti. Della struttura rimane solo lo scheletro delle fondamenta.
Insomma, un viaggio che va fatto con il finestrino abbassato, l’autoradio che suona “Californication” dei Red Hot Chili Peppers, e il cuore che sa guardare le meraviglie della nostra bella Italia. Non dimenticatevi le cinture sempre allacciate, ed il bacio prima di partire.
Mi chiamo Alessia, scrivo per difendermi, per proteggermi e per dare una mia visione del mondo, anche se in realtà io, una visuale su tutto quello che accade, non ce l’ho, e probabilmente non l’ho mai avuta. Ho paura di ritrovarmi e preferisco perdermi.
Culturalmente distante dal pensiero comune. Emotivamente sbagliata. Poeticamente scorretta. Fiore di loto, nel sentiero color glicine. Crisantemo all’occorrenza. Ho più paure che scuse. Mi limito a scrivere e leggere la vita. Mi piace abbracciare Biscotto, anche da lontano. Anche se per il mondo di oggi sembra tutto più difficile.
Scrivo per questo magazine da circa un anno. Ho pubblicato anche un libro ( ma non mi va di dire il titolo perché qualcuno penserebbe “pubblicità occulta”). Ho aperto un mio blog personale: “Il Libroletto” dove recensisco libri per passione.