Tre racconti, tre protagoniste, di cui una è l’autrice stessa. È così che Giuseppina Amato ci porta dal Giappone a Palermo e poi a Canicattì, attraverso il suo libro Ricordi felici e altri racconti.
Il primo racconto, Ricordi Felici, si sviluppa in otto capitoli, introdotti da otto diverse tracce musicali, e ruota attorno all’amore per la musica della protagonista, che realizza il sogno di aprire il proprio negozio di dischi. La storia, ambientata a Tokyo, subisce poi un plot twist inaspettato.
Il secondo racconto, Il coinquilino, è una storia d’amore, tra tradimenti, nuove abitazioni nella città di Palermo e coinquilini affascinanti. Tutti questi elementi contribuiscono al percorso di crescita personale della protagonista.
Il terzo racconto, dal titolo C’erano una volta…i bambini, è autobiografico: parla dell’infanzia dell’autrice, che descrive come rosea e felice, mettendola a confronto con quella meno spensierata dei bambini di oggi.
Insomma, Giuseppina Amato in un centinaio di pagine spazia, senza minuzie, tra i temi più svariati: non solo i ricordi felici che riporta nel titolo ma anche quelli più tristi e difficili, come l’amore non corrisposto, la morte, il bullismo. Il linguaggio è molto semplice e il libro si legge tutto d’un fiato.
Abbiamo fatto qualche domanda all’autrice, per scoprire qualche dettaglio in più anche sul “dietro le quinte” di Ricordi felici e altri racconti.
L’intervista
Come sono nati i personaggi delle storie?
“Anche se avevo già le idee ben chiare sul loro carattere, i personaggi sono nati durante la scrittura. La prima storia è stata scritta ispirandosi alla canzone There you’ll be (di Faith Hill, ndr), che fa parte della colonna sonora del film Pearl Harbor. La seconda storia è nata partendo da un modo di pensare che ritengo sbagliato riguardo al punto chiave della storia, che non rivelo! La terza, infine, è autobiografica e ho deciso di scriverla a seguito dei grossi cambiamenti di stile di vita che vedo nei giovani di oggi rispetto a quelli di ieri”.
Perché il Giappone e perché Palermo? Cosa rappresentano per lei questi luoghi?
“Amo il Giappone e la cultura giapponese nella sua totalità: dalla musica, alle usanze e tradizioni, alle serie tv e molto altro. Amo questa terra fatta di colori e credenze così diverse dalle nostre, perciò è stato naturale scegliere il Giappone come ambientazione per una delle storie. Palermo invece l’ho scelta perché è il capoluogo della regione Sicilia, dove vivo”.
Oltre all’ultimo racconto che è dichiaratamente autobiografico, c’è qualcosa di lei anche nei primi due?
“Sì, nel primo racconto c’è tutto il mio amore per il Giappone e quello per la musica. La protagonista inoltre è una sognatrice, proprio come me! Ne Il coinquilino, la protagonista del racconto sono praticamente io, per quanto riguarda la descrizione fisica e le abitudini nel vestirsi. La storia però è inventata”.
Curiosi di saperne di più? Non vi resta che leggere Ricordi felici e altri racconti! A questo link trovate tutti i libri di Giusy Amato e potete restare aggiornati sulle novità.
Eterna indecisa e vagabonda, mi sono laureata in Lingue e poi in Economia, studiando tra Italia, Spagna e Francia. Ora divido le mie energie tra il lavoro in ambito export, Hermes Magazine e il mio blog The Worldwide Journal. Oltre a scrivere e organizzare compulsivamente viaggi e gite, leggo parecchio. Ho un debole per i soffitti affrescati, l’est del mondo e i cactus.