Proprio nel cuore dell’Italia, in Umbria il polmone più verde per eccelenza a pochi chilometri dalla splendida Assisi e da Foligno, sorge un piccolo borghetto caratteristico che vi lascerà negli occhi l’incanto e la magia di un luogo da favola. Ogni anno,infatti, questo paesello di sole cinquata abitazioni in pietra, ospita vere e proprie ondate di turisti, scolaresche e viaggiatori che vogliono ammirare la meraviglia che lo rende unico al mondo. Dovete sapere infatti che in questa laguna, dai colori umbri, fatta di ruscelli e di storia che ancora profuma tra suoi muri, solo una cinquantina persone hanno il privilegio di viverci tutto l’anno. Già, solo cinquata persone, che hanno la possibilità di viversi, viverci e scriverci mille e mille storie. Tra una casetta e l’altra si possono osservare ed ascoltare i rumori dei ruscelli che scorrono tra le vie, e quello dei mulini che se in movimento servono ancora per macinare il grano. A Rasiglia, si vive di natura, l’acqua infatti è l’elemento pricipale, non solo perchè è grazie a lei che questo borgo esiste, ma perchè contribuisce a far specchiare l’anima verde, e naturalistica di chi qui ha le proprie radici e di chi ci porta il cuore. E’ propria grazie alle sgorgare dell’acqua di Capovena e di altre sorgenti, che Rasiglia esiste. Ed esiste anche grazie, alla caparbietà e alla voglia di rivalsa dei suoi abitanti, che dopo il tragico sisma del 1997 hanno deciso di dare ascolto al loro cuore e di continuare a far vivere questo piccolo angolo di paradiso.
Ma cosa si deve assolutamente vedere (e sopratutto vivere) mentre si va alla scoperta di questo incanto?
La caratteristica di ogni borgo che si rispetti, sono sicuramente i suoi vicoli, le sue viuzze, i suoi ciottoli che ci tengono compagnia sotto i piedi, alla scoperta della cittadina. Ogni piccolo scorcio, ha qualcosa di unico da mostrare. Il castello, che sicuramente è uno degli elementi tipici, di ogni paesello che si rispetti ha una storia molto antica: costruito nel 1300, dai signori di Foligno, che avviarono il paese ad un attività di commercio e manifatturiere, cercando di rendere profiqua anche la grossa abbandanza di acqua. Un altra cosa molto interessante è il vecchio mulino, utilizzato appunto per la macinatura dei prodotti che davano i campi ed il vecchio telaio, utilizzate dalle signore dell’epoca.
Rasiglia è bella tutto l’anno ma di sicuro quando si colora a festa lo deve essere ancora di più. Due feste curiose che si svolgono durante l’anno in questo luogo sono: Penelope a Rasiglia, che si volge a Giugno, una sorta di rievocazione storica, sui lavori che si svolgevano in età medievale e Rasiglia Paese Presepe, una sorta di vera e propria rievocazione natalaizia, dove prima di arrivare alla capannina di Gesù Bambino, si passa per le vie del paese che si animano con le loro attività storiche.
In conclusione, è doveroso fare una riflessione: l’Italia è davvero bella, sopratutto la sua parte più piccola e meno conosciuta perchè nasconde, davvero qualcosa di molto prezioso e che molti spesso si dimenticano: l’umanità e la storia che stiamo stati. Una delle cose che colpisce anche solo dalle immagini, è propria questa, la veridicità che pervade queste zone e ne impregna il cuore e gli occhi di chi ci passeggia. La si sente tutta, anche solo googlando “Rasiglia” sui vostri motori di ricerca.
Beh, ma non accontentavi di un articolo su Internet, zaino in spalla e ci si vede a Rasiglia.
Mi chiamo Alessia, scrivo per difendermi, per proteggermi e per dare una mia visione del mondo, anche se in realtà io, una visuale su tutto quello che accade, non ce l’ho, e probabilmente non l’ho mai avuta. Ho paura di ritrovarmi e preferisco perdermi.
Culturalmente distante dal pensiero comune. Emotivamente sbagliata. Poeticamente scorretta. Fiore di loto, nel sentiero color glicine. Crisantemo all’occorrenza. Ho più paure che scuse. Mi limito a scrivere e leggere la vita. Mi piace abbracciare Biscotto, anche da lontano. Anche se per il mondo di oggi sembra tutto più difficile.
Scrivo per questo magazine da circa un anno. Ho pubblicato anche un libro ( ma non mi va di dire il titolo perché qualcuno penserebbe “pubblicità occulta”). Ho aperto un mio blog personale: “Il Libroletto” dove recensisco libri per passione.