Già all’età di 23 anni, Oscar Olivares può vantare un talento insolitamente prolifico. Andando sulla sua pagina Instagram, prima di tutto, noti che tutte le sue opere sono sature di colori brillanti, succosi ed estivi. Be’, 160 mila iscritti dicono che si dovrebbe dare un’occhiata più da vicino ai suoi dipinti.
Il ragazzo trae ispirazione da ogni dove: c’è un UFO, accanto a un’immagine dedicata a Star Wars, e subito dopo appare il tema della maternità, Dio e un bambino. L’intimità si intreccia strettamente con la fantascienza nelle opere del giovane maestro di Caracas. Nel dipinto “Il Rinascimento dell’Umanità” vediamo Firenze, dove l’artista dipinse una veduta famosissima dal Piazzale Michelangelo, facendosi da parte con modestia, regalandoci un altro sguardo rivolto alla perfezione delle linee della città, ma allo stesso tempo non ci lascerà da soli, partecipando al viaggio dello spettatore, in piedi accanto all’artista.
Fonte foto: instagram.com/olivarescfc/21
Olivares è un artista incredibilmente umano e sensibile: ciò si può notare in tutti i suoi dipinti e non sorprende che abbia avuto la grande idea di utilizzare i rifiuti nelle sue opere.
Il genio dell’artista, tre mesi di lavoro certosino, più di 200mila bottiglie di plastica: infine Oscar Olivares ci ha regalato un murale incredibile. Ispirato dalla “Notte stellata” di Van Gogh, che è diventato lo sfondo generale del mosaico, l’artista ha raffigurato i simboli di Caracas e del Venezuela, giustapposti in un variopinto insieme di colori.
Fonte foto: instagram.com/olivarescfc/
Diamo un’occhiata più da vicino: cosa vedremo? Certo, ci sono quattro Ara, uccelli splendidi, presenti in gran numero a Caracas, e si possono vedere mentre brillano nel firmamento “stellato” notturno e diurno della città; ecco Caracas stessa, l’eroe del dipinto, il suo simbolo, e anche là, nel cielo e nella luna a forma di arepa (una pagnotta di riso rotonda): come la pizza nel nostro Paese, l’arepa è il simbolo del Venezuela. Come ha detto l’artista, l’arepa rappresenta l’unità del popolo venezuelano, dal più povero al più ricco, perché tale pane si trova sulla tavola di qualsiasi venezuelano. Inoltre nel cielo di Van Gogh vediamo un UFO, simbolo della scienza, e vediamo anche dei girasoli, che sarebbero anche piuttosto appropriati in alcuni quadri di Van Gogh.
È difficile immaginare quanto impegno ci sia voluto per creare un murale del genere. La fase più difficile, secondo l’artista, è stata la preparazione. Trovare bottiglie di plastica dei colori giusti, prepararne i tappi e installarli sotto forma di un murale è un lavoro incredibile.
Il dipinto, senza dubbio, è diventato uno dei simboli di Caracas, abbellendo la città; l’uso di materiali di riciclo ha liberato il mondo, anche solo un po’, dall’inquinamento; e la dedica al grande maestro Van Gogh ha avvicinato l’opera di Olivares di un altro passo all’immortalità.
- Nata a Mosca, nel 2011 trasferita in Italia. Mezzasangue, come Volan de Mort.
- Scrittrice fantasy, libri per bambini
- Ghostwriter
- Giornalista freelance
- Attivista Greenpeace
- “Un genio, miliardario, playboy, filantropo” (c) Tony Stark