Valentina Cortese è da molti considerata l’ultima grande interprete del cinema italiano e internazionale, nonché eccellente attrice teatrale.
A celebrare il suo centenario – nacque infatti il primo gennaio del 1923 – ci ha pensato Regione Lombardia, che le ha dedicato la mostra “Valentina Cortese – Album di famiglia. Immagini inedite di una diva“, ospitata nella città di Milano presso lo Spazio espositivo “IsolaSET” di Palazzo Lombardia, in Via Galvani 27.
La mostra, visitabile fino al 26 marzo 2023, dal lunedì alla domenica dalle 10.30 alle 19.30, prevede una serie di talk aperti al pubblico con ospiti d’eccellenza. I prossimi appuntamenti in programma sono:
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- “Il guardaroba disperso. La moda interpretata da Valentina Cortese” – giovedì 16 marzo alle ore 17.30;
- “Very Valentina. La realtà oltre la leggenda” – giovedì 23 marzo 2023, sempre alle ore 17.30.
Fonte foto: franzvitali.com
“Valentina Cortese. Album di famiglia” è una mostra totalizzante, che celebra sia l’estro artistico che l’eleganza caratteriale di una delle più grandi dive di tutti i tempi. Curata dalla giornalista esperta di costume Elisabetta Invernici con Antonio Zanoletti, l’esposizione ha un approccio fortemente biografico volto ad esaltare gli aspetti più intimi della vita di questa donna e madre, oltre che attrice ambita da tutto il mondo.
Disposte su un unico piano ma in due corridoi adiacenti, le fotografie illustrano l’evoluzione di Valentina Cortese dalla primissima infanzia fino agli ultimi anni di vecchiaia. Dei circa sessanta scatti, molti provengono da rarissimi archivi e fondazioni private, e sono stati realizzati dai più importanti ritrattisti del Novecento, come Giovanni Gastel, nipote di Luchino Visconti, e Ghitta Carell, solo per citarne alcuni.
Proprio a quest’ultima è dedicato un corner realizzato in collaborazione di Fototeca Gilardi, che ha prestato alcuni negativi di Carell ritraenti personaggi di alto rango.
Fonte foto: ilfogliettone.it
Il percorso espositivo illustra diversi periodi della vita di Valentina Cortese, a cominciare dalla sua infanzia. La futura diva visse a Stresa con la madre e la nonna poiché il presunto padre non la riconobbe mai ufficialmente. Nonna Elena era una presenza fondamentale nella vita della nipote, al punto che divenne la sua consigliera e agente fidata, tanto da seguirla ovunque nei suoi spostamenti una volta diventata famosa.
Valentina aveva una carnagione perlacea e degli occhi azzurro ghiaccio; il suo fisico era esile ma ugualmente sensuale, anche se parecchio lontano dalla silhouette di maggiorate come Sophia Loren o Elizabeth Taylor. Il suo era uno sguardo magnetico ma malinconico, anche quando sorrideva, il che la rese ancora più enigmatica nelle foto che la ritraevano.
Da sinistra a destra: Franco Zeffirelli, Valentina Cortese, Elizabeth Taylor e Richard Burton Fonte foto: ilfogliettone.it
Lo si può capire dalle numerose lettere esposte nelle bacheche dove è testimoniata la sua pacatezza, unita all’affetto che nutriva per i suoi più importanti collaboratori, come l’amato regista Franco Zeffirelli. Non solo: le vetrine allestite presso Spazio IsolaSET contengono anche accessori che la diva indossava, dalle scarpe appuntite ai guanti di velluto, dal binocolo rifinito d’oro ai foulard che amava tanto legare sui capelli.
Ad accogliere, dunque, il pubblico non vi sono solo foto o memorabilia, ma anche le note trascinanti dell’Eroica di Beethoven con la direzione di Victor De Sabata – il suo primo grande amore – inclusa una installazione video con degli spezzoni dei più importanti ruoli cinematografici e teatrali interpretati dall’attrice.
Valentina con il marito Richard Basehart e il loro figlio Jackie Fonte foto: dilei.it
Valentina Cortese. Dagli esordi alle ultime apparizioni
Decisivo fu l’incontro con il direttore d’orchestra Victor de Sabata, più grande di lei di trent’anni, sposato e con figli. Victor si invaghì della giovane ed ammaliante Valentina al punto da fornirle personalmente un’educazione di alto livello: di fatto, conoscere de Sabata ha significato per lei apprendere rudimenti di musica classica ma, soprattutto, entrare nell’elitè culturale dell’Europa del secondo dopoguerra.
Tra gli anni Quaranta e Cinquanta, Valentina comparve nei suoi primi film ottenendo ruoli via via più impegnativi, tanto da attirare l’attenzione della 20th Century Fox, una delle più importanti case di produzione statunitensi. Firmato il contratto, Valentina si trasferì a Hollywood dove lavorò accanto ai più celebri attori e alle più celebri attrici dell’epoca, come James Stewart, Spencer Tracy, Orson Welles, Audrey Hepburn e Ava Gardner.
Valentina insieme a Giorgio Strehler durante le prove de "Il giardino dei ciliegi" Fonte foto: Harper's Bazaar
Con l’avanzare della vecchiaia, Valentina non si è rassegnata sparendo dal grande schermo o accettando solo ruoli televisivi come hanno fatto alcune sue colleghe. Fece ritorno al palcoscenico, dove aveva esordito già nel 1941, ma questa volta lo fece affiancando il suo collega e compagno di vita Giorgio Strehler. Insieme, vissero un sodalizio artistico e amoroso dei più famosi di sempre, e grazie agli spettacoli portati in scena Valentina consolidò la sua fama presso le nuove generazioni di ammiratori.
Nel 1973 ottenne una candidatura all’Oscar per la migliore attrice non protagonista grazie al suo ruolo nel film di Francois Truffaut “La nuit americaine“. Qui interpretava Severine, una non più giovane e fragile diva del cinema in preda a crisi esistenziali, mentre è impegnata sul set di un film immaginario.
La sua ultima apparizione televisiva risale al 2012 nel programma “Che tempo che fa”, dove presentò la sua autobiografia Quanti sono i domani passati curata da EnricoRotelli.
Nasce a Milano il 31 agosto 1998 da madre e padre egiziani, originari del Cairo e cresce con il piede in due staffe: da un lato, viene educata in seno alla cultura italiana, ampiamente assorbita sui banchi di scuola iscrivendosi al liceo classico, dall’altro si nutre di tutto ciò che ha a che fare con il mondo arabòfono. Di fatto è bilingue, ma non chiedetele quale dei due idiomi preferisce: sarebbe come scegliere tra mente e cuore. Inoltre, mentre cerca di capire cosa fare da grande (in verità le piacerebbe tornare bambina e passare i pomeriggi a guardare cartoni animati alla televisione), si dedica alla scrittura di articoli online per testate giornalistiche.