Quello dei videogiochi è certamente un settore in crescita, l’industria del gaming ha infatti guadagnato miliardi di dollari, con un incremento di guadagni quasi del 20%, confermandosi così uno dei settori più redditizi del mercato dell’intrattenimento digitale.
Gli effettivi guadagni e l’incremento
Stando ai dati della società Newzoo, nel 2020 il mercato del gaming ha gua1dagnato precisamente il 19,6% in più rispetto all’anno precedente, per un incasso totale di 175 miliardi di dollari. Questa cifra ha superato di 15 miliardi le stime di crescita effettuate dagli analisti all’inizio della pandemia e che conferma l’aumento del divario rispetto agli altri settori del cosiddetto digital entertainment.
Nel 2018 il fatturato globale delle industrie cinematografiche e musicali ammontava infatti a 78 miliardi (precisamente, 42 al cinema e 36 alla musica).
Un ruolo fondamentale per la crescita del gaming, lo hanno avuto senza dubbio il lockdown e il distanziamento sociale, che hanno fatto sì che il giocare online fosse uno dei pochi momenti di compagnia, seppure virtuale. La socializzazione figura infatti al secondo posto tra le principali motivazioni che spingono le persone a videogiocare, infatti alcuni tra i titoli che hanno avuto maggior successo sono Fall Guys e Among Us, entrambi giochi che incoraggiano il giocare con amici.
Ad ogni modo, questo settore ha registrato una crescita in tutto il mondo, con picchi soprattutto nei mercati mediorientale e africano, dove rispetto al 2019 le vendite sono aumentate addirittura del 30,2%.
La situazione in Italia
Secondo i dati raccolti nel rapporto IIDEA 2020, i 17 milioni di utenti italiani che giocano hanno fatto generare, nel 2019, ricavi per 1,78 miliardi di euro (+1,7% su base annua). Anche nel nostro paese il mercato è dunque in crescita, in accordo con le tendenze globali, seppure sia meno redditizio rispetto ad altri paesi europei come Francia, Germania e Regno Unito che invece arrivano a fatturare anche 4 miliardi. Una svolta per raggiungere gli altri Paesi potrebbe giungere dall’istituzione del First Playable Fund, ovvero un fondo di 4 milioni messo a disposizione dal Ministero dello Sviluppo economico alle società italiane che investono in videogiochi. Nello specifico, si tratta di una forma di supporto alle aiende che hanno sede legale in Italia e che intendono realizzare prototipi di videogiochi destinati alla distribuzione commerciale.
Residente a Matera e laureata all’Università del Salento in Lingue, Culture e Letterature straniere, le mie più grandi passioni sono musica, film e serie tv e sono anche gli argomenti su cui scrivo di più. Amo questi argomenti così tanto che li discuto anche in un canale youtube
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