Amorematico

Amorematico, il significato di “Dentro i miei vuoti”

Fonte immagine di copertina: block10.it

Tratto da un album il cui significato d’insieme sta nel titolo “Amorematico”, una combinazione dei termini amore, automatico e ematico – che stanno per sentimenti, ossessioni  e drammi interiori – “Dentro i miei vuoti” ne rappresenta forse il compendio.

Attraversata da una vena di malinconia, la terza traccia del lavoro più rappresentativo dei Subsonica dopo Microchip Emozionale può essere definita come una ballad distopica, poichè descrive in maniera impeccabile il vuoto della solitudine e l’istinto umano nel provare a riempire quella mancanza con dei rapporti sentimentali che talvolta si rivelano fallaci o addirittura deleteri.

Quando si è soli si cerca di creare delle connessioni, per scongiurare l’esclusione dal mondo. Ma la ricerca improvvisa e affrettata è un salto nel vuoto che non sempre porta a risultati soddisfacenti, facilmente la fragilità interiore fa inciampare in relazioni alimentate da passioni insane, che non hanno possibilità di sviluppo.

È così che “Dentro i miei vuoti” parte sul flebile accordo della chitarra, che sola crea un’atmosfera alienante, mentre la voce cupa e sussurrata di Samuel attraverso un vocoder scandisce meccanicamente le parole.

Impalcature spartitraffico, fari alonati blu monossido

Due solitudini si attraggono tu chi sei?

 Come due intrusi che sorvolano le tangenziali dell’intimità

Fiutando diffidenze e affinità

Resta qui.

 Il tema è ben rappresentato da uno scenario notturno, poeticamente identificato con quello delle strade di Torino (città natale della band) e della sua cultura underground degli anni ’90, quando i social erano lontani dall’immaginazione di qualunque intellettuale nerd e per conoscere nuove persone bisognava interagire per le vie e i locali della città.

Sulle strade scarsamente illuminate, che diventano teatro di incontri e sguardi fugaci tra i passanti che si incrociano, nasce all’improvviso un sentimento, una passione travolgente di quelle che ti fanno restare a letto un’intera notte o un intero giorno, fino a diventare logoranti e asfissianti.

 Da quanto siamo qua non chiederlo

Dalle finestre luci scorrono

Lenzuola stropicciate che ora è?

Stai con me.

È qui che il brano si apre e lascia il passo alle percussioni che sposano perfettamente le ritmiche degli altri strumenti, creando un andamento dalle sonorità jazz. Alla voce elettronica e robotica subentra quella reale di Samuel, che in modo suadente invita  “dentro i miei vuoti puoi nasconderti”.

Se c’è un motivo trovalo con me

Senza ingranaggi senza chiedere perché

Dentro I miei vuoti puoi nasconderti

Le tue paure addormentale con me

Se c’è un motivo

Due solitudini si avvolgono

Due corpi estranei s’intrecciano

Duemila esitazioni sbocciano

Stai con me

 Nel video del brano una sequenza di dipinti di Daniele Galliano, artista torinese i cui dipinti si connotano per un realismo vivido che fa della fotografia amatoriale il suo strumento ausiliario, ritraggono alla perfezione gli ambienti, le folle alienanti, i momenti di desolazione nella propria intimità, i luoghi chiusi e spogli in cui “due solitudini si avvolgono” e “duemila esitazioni sbocciano” perché ci si può accorgere che un incontro di natura sessuale, magari anche soddisfacente per entrambi, non necessariamente va a colmare gli spazi segnati dalle insoddisfazioni personali.

Amorematico

Fonte: Metroquadroarte.com

Ma non è questo il momento di essere razionali, perché in un crescendo di suoni il brano ci invita nella sua outro finale a lasciarci andare e a crogiolarci in questa dipendenza che ci permette di “addormentare” le nostre paure. E così il testo si ripete fino all’ossessione.

Se c’è un motivo trovalo con me

Senza ingranaggi senza chiedere perché

Dentro I miei vuoti puoi nasconderti

Se c’è un motivo trovalo con me

Senza ingranaggi senza chiedere perché

 

Dentro I miei vuoti puoi nasconderti

 Le tue paure addormentale con me

Le tue paure addormentale con me

Le tue paure addormentale con me

Le tue paure addormentale con me

Le tue paure addormentale con me

 In un continuum di emozioni che spaziano tra le sonorità elettroniche e l’essenzialità di un ambient che destruttura il ritmo a favore di toni e atmosfere cupe, “Dentro i miei vuoti” riassume un disco che, detto con le parole dei Subsonica stessi “ è il più  intimista, dalle tonalità un po’ grigie, influenzate dalle esperienze nostre e del mondo che ci sta intorno”.