Firenze è senza ombra di dubbio una delle città italiane più amate al mondo: in un’area di poco più di 100 chilometri quadrati si concentra una quantità d’arte e storia altissima, che elegantemente si srotola tra vie, vicoli e piazze in cui è un piacere perdersi.
Quando si nomina Firenze non si può prescindere dal ricordare gli Uffizi, uno tra i musei più importanti d’Italia. La Galleria degli Uffizi racchiude un’enorme collezione artistica che permette ai visitatori di intraprendere un viaggio nel tempo e nella bellezza.
Utile da sapere da subito è che nell’ultimo anno sono cambiate le modalità di accesso alla Galleria: se voleste visitarle ricordate di prenotare la visita dal sito ufficiale, per evitare code o, peggio, di non trovare posto al vostro arrivo. Quindici minuti prima della prenotazione sarà necessario recarsi in biglietteria per ritirare i ticket e dunque accedere al museo all’orario stabilito.
Galleria degli Uffizi: la storia
Costruita tra il 1560 e il 1580 su progetto di Giorgio Vasari sotto commissione di Cosimo I de Medici, venne completata da Bernardo Buontalenti e Alfonso Parigi il Vecchio. Il Vasari concepì la struttura come una geniale macchina prospettica volta all’esaltazione della torre di Palazzo Vecchio.
La Galleria non era stata ideata come luogo espositivo, bensì come un insieme brulicante di spazi funzionali per le sedi delle arti, gli ufficiali della Grascia, gli ufficiali dell’Onestà e le Manifatture granducali. Spazi pratici e riservati alla famiglia, al personale e pochissimi eletti ospiti dei Medici.
I suddetti ospiti però dovevano percepire la maestosità e la ricchezza della famiglia più importante di Firenze e tutto era stato pensato per ricordare ai fortunati ospiti, ad ogni passo, di chi era tutto quello splendore.
Nel XVIII secolo con la morte dell’ultimo erede della famiglia Medici, Firenze cadde sotto dominio austriaco e le opere d’arte già allora conservate nei palazzi della famiglia rischiarono di essere trasferite a Vienna.
Fu solo grazie alla lungimiranza della duchessa Ana Maria, ultima della dinastia se questo non avvenne: nel testamento lasciò scritto il desiderio di donare l’intera collezione ai cittadini fiorentini. Nel 1769 la Galleria si trasformò ufficialmente in museo aperto al pubblico che inizio ad ammirarne le sue opere fino a diventarne, ai nostri giorni, una delle attrazioni turistiche più visitate d’Italia.
L’imponenza architettonica degli Uffizi, insieme a tutto il suo patrimonio artistico, strabilia ancora oggi; passeggiando da Piazza della Signoria verso Ponte Vecchio si può attraversare il cortile della galleria. Da lì, alzando lo sguardo, ci si sente avvolti dall’imponenza dell’architettura, simmetrica ed elegante con il suo ordine dorico: al suo interno 50 stanze traboccano di arte e storia dalle quali è impossibile non restare affascinati.
La pianta a U della Galleria previde l’abbattimento e la demolizione di numerosi altri edifici, come la chiesa di San Pier Scheraggio, un’ antica e importante chiesa romanica dell’ XI secolo di cui ancora sono visibili gli archi e le colonne dei padiglioni, da via della Ninna davanti a Palazzo Vecchio.
Gli Uffizi di Firenze oggi: il museo
Come dicevamo, entrare agli Uffizi significa intraprendere un viaggio nella storia dell’arte. Il benvenuto è già di per se da lasciare senza fiato: un lunghissimo corridoio completamente affrescato che percorre tutta la lunghezza del palazzo. Un lato del corridoio affaccia sul cortile e l’altro da accesso alle sale contenenti la collezione.
Il percorso museale si articola in senso cronologico così da aiutare anche gli avventori meno preparati a collocare l’evoluzione degli stili nei secoli.
Si inizia con il XIII secolo con le pale d’altare, i primi accenni di prospettiva, i volti delle famiglie nobili riconoscibili ai piedi dei santi ad apporre prova della commissione e come forma di redenzione. Ogni stanza qualcosa in grado di stupire e far riflettere chi la guarda.
Il viaggio continua fino al XVIII secolo e sicuramente vi capiterà di sostare di fronte alla “Madonna sul trono” di Giotto, la “Battaglia di San Romano” di Paolo Uccello, il dittico di Piero della Francesca “Federico da Montefeltro“.
Ancora, forse una delle opere più iconiche della Galleria fiorentina, “La nascita di Venere” del Botticelli e a seguire tele e tavole di Leonardo da Vinci, Michelangelo, Raffaello, Tiziano e Caravaggio.
La visita agli Uffizi di Firenze deve essere goduta e tranquilla, un viaggio nel tempo dove ogni secondo merita di essere assaporato.
Informazioni utili Uffizi di Firenze
La Galleria degli Uffizi di Firenze è aperta da martedì a domenica dalle 8.15 alle 18.30 con ultimo ingresso alle 17.30. Il biglietto intero costa 12€ ed è prenotabile online.
Bergamasca, ma nomade per il nord d’Italia, classe 1989 e di professione navigo nel mondo del marketing e della comunicazione.
Mi contraddistinguo per la testa dura e la curiosità che mi portano ad interessarmi sempre a ciò che succede nel mondo. Amo l’arte in maniera viscerale, leggo sempre troppo poco per quanto vorrei, cucinare e camminare. Hermes mi da la possibilità di raccontarvi con le mie parole questi mondi e di portarvi a spasso con me.