si dice

Si dice che l’assoluto non basta

Tutte le immagini sono © 2022 dell'autore

Si dice assolutamente?

Ma sì, certo che si dice! È del tutto legittimo rispondere a una domanda con “assolutamente”. Solo che non basta!

si dice

Io non ho capito.

Premetto che, contrariamente a tutte le altre cosa che abbiamo già trattato, come la questione degli apostrofi o quella dei pronomi di cortesia, questa è un po’ più cattivella.

Perché è bella!

Eh, avanti, ammettiamolo: tutti quanti rispondiamo con assolutamente quando vogliamo essere categorici. Ci muoviamo con totalità, in assoluto.

“Tu pensi che sia così?”

“Assolutamente!”

È decisa, è univoca, è flemmatica. Sottolinea perentorietà e urgenza. Ed è sbagliata.

Non è univoca!

si dice

Avete presente quando, appena due righe fa, ho detto che è univoca? Ero giovane e stupido, lo ammetto. E no che non la è! “Assolutamente” cosa? Assolutamente sì o assolutamente no?

Che significa?

Assolutamente significa in maniera assoluta. Non si ravvede, pertanto, in tale uso un valore prettamente affermativo o prettamente negativo. Il valore di tale avverbio resta pertanto neutro, deducibile unicamente dal contesto del dialogo. Solo raramente, purtroppo. Mentre infatti l’uso dell’avverbio in questione come rafforzativo degli avverbi o no assume inequivocabilmente il valore dell’avverbio certamente (e ciò è valido sia nel contesto positivo che in quello negativo), il suo uso in maniera olofrastica non si regge.

Come se fosse Antani?

D’accordo, ho capito, vi spiego anche questa. L’uso olofrastico di un elemento linguistico è quello di costruire una intera frase con una sola parola. Le olofrasi più classiche sono, appunto, gli avverbi o no, ma anche ecco o appunto, quando sono usate come risposta ad un’altra frase che in tale contesto resta del tutto sottintesa senza far crollare la forza espressiva della presente. Hanno lo stesso valore di olofrasi anche le interiezioni (Boh!).

Da dove viene?

Questa è facile. L’uso in italiano di assolutamente nella sua forma errata nasce dal doppiaggio cinematografico di absolutely; il quale, però, nella lingua inglese, non ha valore neutro ma è parivalente di certainly: in tale contesto può essere quindi usato olofrasticamente sia in funzione intensiva che sostitutiva, a seconda della domanda di partenza cui punta a rispondere.

Quindi in italiano è sempre errato?

Sì, per il semplice fatto che non risponde. La risposta assolutamente alla domanda “ti va bene?” potrebbe significare contemporaneamente sia che per niente, dato che il contesto della domanda non lascia desumente la direzione della risposta in maniera certa.

Ma…

E niente, bisogna anche essere onesti, comunque, in queste cose. L’accademia della Crusca suggerisce di utilizzare assolutamente solamente come rafforzativo degli avverbi o no, o addirittura di non usarlo, se non è proprio strettamente necessario. Perciò è chiaro che l’uso di assolutamente in maniera olofrastica non può funzionare. Tuttavia, l’uso intensivo di tale avverbio nella sua forma non corretta in risposta all’uso nella forma inglese sta chiaramente modificando la sua funzione.

Quindi, per una volta (ma non fateci l’abitudine!), è un errore. Ma un giorno non lo sarà più.

Nel frattempo cercate di farvi capire quando parlate, che è quello che conta!