È stato riconsegnato allo Stato italiano il presunto capolavoro perduto del grande Tiziano. Dopo quasi 20 anni di scomparsa, riappare in Italia il gentiluomo con il berretto nero.
Il capolavoro perduto
L’opera si credeva perduta per sempre, il quadro in questione è chiamato “Ritratto di gentiluomo con berretto nero” e sarebbe da attribuire al famoso Tiziano Vecellio. Del dipinto si persero le tracce all’inizio del duemila, precisamente nel 2003, quando fu trasportato illegalmente nella vicina Svizzera.
L’opera è di nuovo nelle mani dello Stato italiano per essere studiata e restaurata e per assicurare che il pittore sia in effetti Tiziano, per poi essere esposta al pubblico in un museo. L’indagine sarà coordinata dal Nucleo Tutela Patrimonio Culturale Torino.
Storia del “gentiluomo con berretto”
Il dipinto rappresenta un giovane uomo, che rivolge lo sguardo allo spettatore, posando il volto a 3/4, come in qualsiasi tradizionale ritratto. Lo sfondo è scuro e il volto luminoso, a caratterizzare la figura il berretto nero. Il valore stimato fin ora sarebbe di 7 milioni di euro.
Fonte foto: Lastampa.it
Il 19 maggio, al Palazzo Chiablese a Torino, è stato riportato all’Italia il presunto Tiziano andato perduto. Rinvenuto dai carabinieri del NTPC (Nucleo Tutela del Patrimonio Culturale) di Torino in un laboratorio, per delle indagini.
Le indagini sul quadro iniziarono già nel 2020, quando una coppia di collezionisti piemontesi avvertirono l’Ufficio esportazione di Torino, per quanto riguarda opere di grande valore. Fu precedentemente esportato senza alcun tipo di permesso in Svizzera. Dopo il sequestro nel 2021 è seguita la confisca e ora verrà esposto nei nostri musei.
I pareri della critica
Sorgono delle critiche e i dubbi sull’appartenenza del quando tra i dipinti del Tiziano, in particolare Vittorio Sgarbi ha contestato dicendo: “ Basta guardare la fotografia, ma sarebbe sufficiente contattare un esperto. Io ho solo certezze. Se questo dipinto fosse stato di Tiziano sarebbe stato pubblicato e poi nella sua produzione non si trova nemmeno un quadro simile per soggetto o colori. Ho chiesto a critici ed esperti che lo hanno definito “mezza crosta” aggiungendo che “non è nemmeno veneto”. Ho anche ricevuto una perizia dal professor Sandro Donati”
Di fatto quest’ultimo ha dichiarato: “Non si capisce come si sia potuto fare il nome di Tiziano per un’opera così diversa dal suo stile, che rimanda a quello italianizzante tedesco-fiammingo […] Di Tiziano in questo ritratto io non ci vedo nemmeno l’ombra”.
Hi Guys! Sono Chiara, sebbene le presentazioni non siano il mio forte… preparatevi a tre righi intensi di sonno…
Nata sotto il segno del sagittario, come tale il mio punto forte è l’ironia, il debole ancora da scoprire… scherzo, è la buona cucina! Nel mezzo troviamo passione per l’arte, la letteratura, i viaggi e la scrittura.