Il Film Festival della Lessinia è l’unico concorso cinematografico internazionale unicamente dedicato alla vita, alla storia e alle tradizioni della montagna. Al Teatro Vittoria di Boscochiesanuova (VR) verranno presentati film, film di animazione, documentari, cortometraggi e lungometraggi dal 19 al 28 agosto.
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Storia del Film Festival della Lessinia
Nel 1995 da una idea del Curatorium Cimbricum Veronense si svolse, a Boscochiesanuova, una rassegna videografica dedicata alle sole montagne veronesi. Nelle edizioni successive, l’oggetto della manifestazione, è andato ampliandosi alle montagne di tutto il mondo con esclusione dei lavori dedicati allo sport e all’alpinismo. Nel 1996 il Festival si tenne ad Erbezzo, dal 1997 al 2006 a Cerro Veronese per poi stabilire definitivamente la propria sede a Boscochiesanuova.
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Tema del Festival
Il Film Festival della Lessinia si è evoluto da rassegna di opere di interesse locale a concorso cinematografico internazionale su Vita, storia e tradizione in montagna. L’intento è chiaramente promuovere la conoscenza e valorizzare le realtà ambientali, artistiche, economiche, linguistiche, naturalistiche, sociali, storiche, umane, della montagna e di terre comunque isolate dai centri urbani. Le consuetudini, le tradizioni e le usanze delle genti che abitano questi luoghi vengono portate all’attenzione del pubblico che, spesso, non ne ha alcuna conoscenza. Il pubblico del Festival non è composto, infatti, solo da esperti di cinema o della montagna e questo è considerato un punto di forza ai fini della condivisione degli argomenti esposti.
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Edizione 2022 del Festival
Al Festival 2022 saranno presentati 68 film che provengono da 44 paesi, 29 saranno le anteprime italiane. Ci saranno, inoltre,10 presentazioni letterarie, 13 incontri culturali, 2 tavole rotonde, 9 escursioni, 6 concerti, 12 laboratori, 4 mostre e 91 eventi. Quest’anno ritornano anche l’Osteria del Festival, la Libreria della Montagna, le conferenze e il caffè con i registi. Cliccate qui per il programma completo.
Tutte le opere in concorso saranno sottoposte al giudizio di una giuria internazionale che assegnerà Premi Ufficiali e Speciali.
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Organizzazione del Film Festival della Lessinia
L’organizzazione del Festival è affidata alla Associazione Film Festival della Lessinia il cui presidente è Renato Cremonesi. Direttore artistico è dal 1997 Alessandro Anderloni. Nelle due precedenti edizioni era stato comunque presente in veste di ospite e presentatore.
Sostengono la manifestazione gli enti: Comune di Bosco Chiesanuova, Comunità Montana della Lessinia, Regione Veneto, Ministero della Cultura, Fondazione Cariverona, Fondazione Banca Popolare di Verona, Università degli Studi di Verona, Cassa Rurale Vallagarina, Gruppo Fimauto. Per il secondo anno consecutivo il Festival non avrà il patrocinio del Parco Naturale Regionale della Lessinia che in precedenza lo aveva sempre concesso.
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Conosciamo meglio il direttore artistico
Alessandro Anderloni, classe 1972, inizia giovanissimo a recitare in teatro. Successivamente diviene autore e regista. Nel 1990 a Velo Veronese, dove è nato e ha deciso di continuare a vivere, fonda la compagnia teatrale Le Falie. Lavora molto nelle scuole con laboratori che nel corso degli anni han visto recitare oltre tremila bambini. Dal 2014 ha fondato e dirige Il Teatro del Montorio, Compagnia formata da detenuti nel carcere di Verona. Ha scritto numerosi libri sulle tradizioni delle Montagne veronesi. Il suo documentario L’abisso ha vinto dieci premi internazionali.
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Intervista ad Alessandro Anderloni
Incontro il direttore artistico del Film Festival della Lessinia nella piazza di Velo Veronese e gli chiedo come definirebbe il Festival. La sua risposta è:
“Un albero maestoso, con molte radici che penetrano profondamente nel terreno, un grosso tronco e una gran quantità di rami che si allungano sempre di più”.
Sorride pronunciando queste parole che esprimono tutto l’amore che prova per questo evento. Racconta di aver visto all’incirca un migliaio di film per arrivare a scegliere quelli che saranno presentati dal 19 al 28 agosto e che, a breve, dovrà iniziare a lavorare per scegliere quelli per la prossima edizione. Quest’anno non ci saranno le limitazioni dovute alla pandemia e lo ritiene molto positivo per la buona riuscita del Festival:
“Finalmente ci si può di nuovo incontrare, confrontarsi dopo la visione di un film, magari mangiare assieme.”
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Un invito al pubblico
È importante la condivisione se si vogliono identificare problemi e possibili soluzioni delle realtà montane ma anche per individuare quelli che possono essere i punti di forza delle stesse. L’offerta del Festival è ben strutturata per soddisfare ogni target di pubblico. In particolare, il direttore artistico è molto orgoglioso delle proposte per bambini e ragazzi, mai numerose come quest’anno. Sono in 140 le persone che, a vario titolo, si occuperanno con lui dei numerosi eventi in programma. Gli chiedo cosa direbbe per invitare le persone a partecipare al Festival e lui risponde prontamente:
“Non perdete l’occasione di venire al Festival. Qualunque giornata vi potrà offrire l’opportunità di condividere con le altre persone intervenute un’esperienza irripetibile”.
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Alessandro Anderloni è fiducioso che quest’anno il Festival mostrerà un trend in crescita di visitatori, rispetto all’edizione del 2019, e che sarà così anche per gli anni a venire confermando l’importanza di questo evento. Si tratta senza dubbio di una grande valorizzazione per la Lessinia dove non ci si reca più solo per fuggire dal caldo dell’estate come avveniva un tempo. Oggi, infatti, la Lessinia ha una buona offerta ricettiva, enogastronomica e culturale anche nei paesi più piccoli. E questi sono motivi più che validi per visitarla. Ci si vede al Festival.
Monica Giovanna Binotto è un nome lungo e ingombrante ma è il mio da 57 anni e ormai mi ci sono affezionata. Ho sempre amato leggere. Fin da bambina. E anche scrivere, ma senza mai crederci veramente. Questo mi ha aiutato negli studi. Ho una laurea in Economia e Commercio e una in Psicologia dello Sviluppo. Da cinque anni faccio parte di un gruppo di lettrici a voce alta, le VerbaManent, con il quale facciamo reading su tematiche importanti sempre inquadrate da un’ottica femminile e mi occupo di fare ricerche e di scrivere e assemblare i copioni. Negli ultimi due anni, per colpa o merito di questa brutta pandemia che ci ha costretti in casa per lunghi periodi, ho partecipato a diverse gare di racconti su varie pagine Facebook e mi sto divertendo tantissimo anche perché ho conosciuto tante belle persone che condividono i miei stessi interessi.