5 chiese in Basilicata da non perdere

5 chiese in Basilicata da non perdere

La regione ecclesiastica della Basilicata possiede ben 270 chiese. Qualcuna maestosa e ben nota altre sconosciute ma che custodiscono tesori dal valore storico inestimabile. Scopriamo insieme quali sono le 5 chiese in Basilicata da non dover assolutamente perdere.

Cattedrale di Matera

Fonte foto :sassidimatera

La cattedrale è dedicata alla Madonna della Bruna e a Sant’Eustachio, patrono della città. Si erge in tutta la sua bellezza sul punto più alto della città antica, quasi a volerne perfezionare la sua inestimabile bellezza.

Sulla facciata è visibile lo splendido rosone a 16 raggi su cui San Michele appare sorvegliare la città. All’interno la struttura in stile romanico pugliese si estende in una tipica croce latina a tre navate.

Cattedrale di Acerenza

Fonte foto: ciboecinema

Il borgo medievale di Acerenza custodisce la Cattedrale dell’Assunta e San Canio.

L’attuale cattedrale è stata edificata sui resti di una precedente chiesa paleocristiana. Nel 1456 un terremoto provocò gravi danni a causa dei quali la chiesa fu lasciata all’incuria e all’abbandono. Solo nel 1524 fu restaurata per volere dei Conti Ferrillo di Acerenza.

Anch’essa si presenta come una croce latina a tre navate. Sulla facciata sono presenti due porte. La più piccola conduce al museo del Duomo mentre quella centrale all’interno della Cattedrale.

Abbazia incompiuta di Venosa

L’Abbazia della Santissima Trinità di Venosa adiacente alla piccola chiesa è un complesso dalle origini incerte. La teoria più accreditata è quella secondo la quale furono i Benedettini ad edificare l’abbazia, ancor prima dell’arrivo dei Normanni, ma si pensa che l’opera sia rimasta incompiuta a causa delle precarie condizioni economiche dell’Ordine.

L’Abbazia incompiuta con i suoi bassorilievi, ornamenti e incisioni è considerata un luogo di un notevole valore storico e architettonico, un vero museo a cielo aperto.

Chiesa rupestre di Melfi

Fonte foto: touringclubitaliano

La chiesa rupestre di Santa Margherita può essere considerata la più prestigiosa cripta della regione.

L’antica cappella di San Michele custodisce meravigliosi affreschi testimoni dell’influenza normanno-sveva. Gli affreschi rappresentano un Re, una Regina e un ragazzo, si pensa si tratti del re Federico II, della sua terza moglie Isabella d’Inghilterra e il figlio Corrado.

Chiesa Sant’Antuono

Fonte foto: visitoppidolucano

A 6 km da Oppido Lucano sorge in prossimità di un’antica sorgente dove è ancora visibile il lavatoio, la piccola cappella che si estende in ben 19 grotte scavate nel tufo. Questa cripta custodisce degli affreschi dal un valore unico, che rappresentano l’intero corso della vita di Cristo e della Madonna.