Il noto artista statunitense Bill Viola, padre della videoarte americana, è in mostra a Napoli, con la personale “Bill Viola. Ritorno alla Vita” ideata appositamente per la riapertura al pubblico ed appunto ri-nascita della Chiesa del Carminiello a Toledo, un affascinante gioiellino architettonico situato in via Carlo de Cesare 30 a due passi da piazza Trieste e Trento, nei pittoreschi Quartieri Spagnoli.
All’interno dell’edificio vengono accolte ben cinque video-opere accuratamente selezionate dal Bill Viola Studio per la suggestiva location, e visitabili fino all’8 gennaio 2023.
Fonte foto: Napoli da Vivere
La Chiesa del Carminiello a Toledo è “incastonata” in quello che oggi è un palazzo, e ne occupa di fatto la corte. Un gioiello che vanta, tra i suoi punti forti, il pavimento maiolicato, opera della Bottega di Giuseppe e Donato Massa, mastri riggiolari, noti soprattutto per aver realizzato il Chiostro Maiolicato di Santa Chiara, ma attivi in tutta Napoli e, in particolare, nelle più importanti chiese della città nel XVIII secolo.
Fonte foto: Napoli da Vivere
“Bill Viola. Ritorno alla Vita”, le opere esposte
All’interno della Chiesa, che potrà essere apprezzata interamente durante la visita, saranno presenti per la mostra dal titolo “Bill Viola. Ritorno alla Vita” le opere Earth Martyr, Air Martyr, Fire Martyr e Water Martyr (tutte del 2014), derivate dall’installazione video permanente su larga scala Martyrs (Earth, Air, Fire, Water), inaugurata nella Cattedrale di St. Paul a Londra, nel maggio del 2014, e Three Women (2008), parte della serie Trasfigurazioni, dedicate alla riflessione sullo scorrere del tempo e sul processo attraverso il quale si evolve l’interiorità di una persona.
Fonte foto: Correre del Mezzogiorno
L’artista Bill Viola
Bill Viola, nato nel 1951, è riconosciuto a livello internazionale come uno degli artisti più importanti della scena artistica odierna, colui che ha la capacità di rileggere il passato della storia dell’arte e rivitalizzarlo nella contemporaneità. È stata inoltre, una figura imprescindibile e determinante nell’affermazione e consolidazione del video come forma vitale di arte contemporanea e, così facendo, ha contribuito ad ampliarne notevolmente la portata in termini di tecnologia, contenuto e storia. Le video installazioni di Viola, ambienti totali che irretiscono completamente lo spettatore con immagini e suoni, adoperano tecnologie all’avanguardia e si distinguono per la loro precisione e semplicità. Sono esposte in musei e gallerie di tutto il mondo e si trovano in molte collezioni illustri.
Fonte foto: duomo.firenze.it
Viola si serve del video in quanto medium, per esplorare i fenomeni della percezione sensoriale come via per la conoscenza di sé. Le sue opere si concentrano sulle esperienze umane universali, nascita, morte, lo sviluppo della coscienza, e hanno radici sia nell’arte orientale che in quella rinascimentale occidentale, nonché nelle tradizioni spirituali, tra cui il buddismo zen, il sufismo islamico e il misticismo cristiano. Utilizzando il linguaggio interiore dei pensieri soggettivi e delle memorie collettive, i suoi video comunicano a un ampio pubblico, consentendo agli spettatori di vivere l’opera in modo totalmente personale.
Studentessa di Didattica e Mediazione culturale del patrimonio artistico. Amante della musica, teatro, della danza, dell’arte in ogni sua manifestazione, appassionata di Monet, Klimt- Secessione viennese ed arte contemporanea orientale.