Il 20 maggio di ogni anno si festeggia la Giornata mondiale delle api (e indirettamente anche degli apicoltori) per sensibilizzare l’opinione su questo spettacolare insetto che, fin dalla comparsa dell’uomo sulla terra, ha rivestito un ruolo di primaria importanza.
Perché le api sono così essenziali per la vita degli uomini e degli animali?
Perché contribuiscono alla salvaguardia e alla tutela della biodiversità, garantiscono cibo sano, contribuiscono alla mitigazione dei cambianti climatici e al mantenimento dell’agrobiodiversità grazie alla loro attività di impollinatrici poiché tramite questa attività è possibile la produzione di alimenti per gli esseri umani e per gli animali oltre che sono le uniche che producendo il miele, la pappa reale, la cera, il polline e la propoli.
Un’altra importante azione svolta dall’ape è quella ecologica, poiché con le sue continue esplorazioni diventa una vera sentinella ambientale sulla quale vengono poi effettuate le dovute analisi per monitorare l’ambientale.
Il contributo che ci dona l’ape con l’azione impollinatrice è praticamente inestimabile ma la diminuzione delle api è una minaccia per gli ecosistemi naturali in cui esse vivono.
La FAO (Food and Agricolture Organization) ha informato la comunità internazionale dell’allarmante riduzione a livello mondiale di questi insetti impollinatori.
Alla luce dell’importante ruolo che le api svolgono nell’impollinazione e nell’alimentazione dell’uomo, si comprende l’enorme attenzione che nell’ultimo decennio la comunità scientifica ha rivolto nei confronti dei fenomeni d’improvvisa e massiccia perdita di colonie di api.
Le cause sono varie e nessuna da sola è in grando di determinare la moria della api poichè è da ricercare nella combinazione tra fattori quali infestazione da varroa (un acaro parassita che provoca la morte dell’insetto impollinatore), pratiche agronomiche errate, cambiamenti climatici, uso massiccio di fitofarmaci e così via.
Purtroppo i fenomeni di mortalità e di perdita di intere colonie rappresentano e rappresenteranno un problema che ha e avrà un enorme impatto non solo sul settore ma sull’agricoltura e sull’ambiente.
Tra tutti i possibili agenti causali purtroppo i cambiamenti climatici sembrano giocare un ruolo particolarmente importante come anche gli stress nutrizionali legati alla perdita degli habitat naturali e al diffondersi delle monocolture, cosa che ha reso deboli le famiglie d’api.
L’apicoltura è un’attività che non è mai stata industrializzata perché nessuna attrezzatura sarà mai in grado di effettuare il lavoro delle api così diligentemente e come tale va tutelata e preservata. Le loro attività e la loro perfetta organizzazione suddivisa in complesse società hanno da sempre affascinato il genere umano.
Nata a Napoli nel 1989, sono agronomo e sommelier del vino, animata da una profonda passione per la natura e i suoi straordinari doni. Dedico il mio tempo ad esplorare e valorizzare tutto ciò che la terra ci offre, coniugando competenze tecniche e un sincero amore per l’ambiente.