Come reagiresti, cosa faresti davanti a Sophia l’androide sociale fenomeno mondiale? Cosa le diresti? Riusciresti a parlarle?
Io personalmente l’anno scorso quando l’ho vista e conosciuta per la prima volta, mi sono emozionata e non ho perso l’occasione di poterla intervistare, di poter parlare con lei. È stata un’esperienza unica nel suo genere che porterò sempre con me e di cui probabilmente, anzi, sicuramente parlerò anche da anziana. Del tipo: “Mi ricordo quando parlai con Sophia…” Ma a parte questo davvero, poterla conoscere l’anno scorso al WMF è stato qualcosa che non saprei descrivere bene a parole.
E quest’anno, sempre al WMF ho potuto vederla e parlarci nuovamente, quest’anno inoltre, parlava anche un pochino in italiano, quindi è stato ancora più emozionante. Trovarmi davanti a lei per me è come poter vedere ed essere nel futuro. Come se facessi un viaggio nel tempo e potessi vivere in uno di quei film futuristici, però è reale. Onestamente poi, trovo interessante poter parlare con una intelligenza artificiale, non è una persona, ma io non riesco a non vederla come tale. Quest’anno poi mi ha anche allungato la mano, e ammetto che è stato davvero emozionante.
So che posso sembrare ripetitiva, ma andiamo sono stata faccia a faccia per la seconda volta con l’androide sociale fenomeno mondiale, come potrei non essere così emozionata, carica euforica ed entusiasta nel parlarne?
Chi è Sophia
Sophia è stata creata dalla Hanson Robotics in collaborazione con gli sviluppatori di AI, tra questi, la società madre di Google Alphabet Inc, che ha creato il suo sistema di riconoscimento vocale, che è stato progettato per diventare sempre più intelligente col passare del tempo. E SingularityNET, che alimenta il suo cervello.
L’androide è stato creato per avere sembianze similari a quelle dell’attrice Audrey Hepburn. Il suo creatore, David Hanson, afferma che Sophia, utilizza l’elaborazione dei dati visivi ed il riconoscimento facciale, per imitare i gesti umani e le espressioni facciali ed è in grado di rispondere a determinate domande e di fare conversazione su argomenti predefiniti. È stata progettata per fare compagnia agli gli anziani nelle case di cura o per aiutare le folle in grandi eventi o parchi.
Nel futuro Hanson spera che l’androide possa interagire con gli altri umani in modo sufficiente per acquisire definitivamente competenza sociale. E dopo averci parlato a distanza di un anno, posso dirvi che di passi avanti ne ha fatti tantissimi, sia nel comunicare che nel rispondere.
Dopo aver compreso e capito meglio chi è Sophia, ora comprendi la mia emozione e il mio entusiasmo? Trovo che il WMF, sia il festival d’eccezione non solo per tutto ciò che offre e che ti permette di vivere, ma anche perché è già il secondo anno che ospita e permette alle persone di poter conoscere Sophia, che quest’anno oltretutto è stata anche una delle co conduttrici sul palco del We Make Future.
E tu, cosa faresti se te la trovassi davanti? Continua a leggerci per scoprire se anche nella prossima edizione del We Make Future, sarà presente e potrai conoscerla anche tu.
Nella vita sono stata tante cose, ho sperimentato e fatto lavori che mi sono persino inventata di sana pianta. Sono stata la prima Business Teller in Italia per ben 3 anni, ho aiuto imprenditori e professionisti a raccontare la propria storia sotto forma di libro. Poi ho capito chi sono davvero e sono tornata al mio mondo di appartenenza, a quello che in fondo ho sempre fatto, la meditazione e il mondo spirituale ed energetico. E oggi sono una Guida Spirituale, aiuto le donne a fare pace con loro stesse, a ritrovare la pace interiore e non solo. In tutto questo sono anche una copywriter e articolista da quasi 9 anni.