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Filosofi lungo l’Oglio: il sapere che si estende da una riva all’altra

Fonte foto: Logo della rassegna dei Filosofi Lungo L'Oglio

Filosofi lungo l’Oglio è una rassegna di incontri gratuiti itinerante che coinvolge i paesi della bassa bresciana ed anche quelli della bergamasca, uniti dal passaggio di uno degli affluenti maggiori del Po: Il fiume Oglio. Un fiume che passa, ed accompagna le parole e le riflessioni di coloro che prendono parte come relatori e spettatori a questi incontri totalmente gratuiti, dove filosofia, ambiente, vita, arte, letture, libri si incontrano in un connubio di grande bellezza.

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Fonte foto: Alessia Viviani, Orzinuovi

Filosofeggiando da diciotto anni

Quest’anno il festival ha raggiunto la maggiore età, compie infatti il suo diciottesimo compleanno. Francesca Nodari, madrina del festival nonché direttore scientifico dal suo debutto, ci tiene sempre ad ogni incontro nelle piazze, negli auditorium nei luoghi incantati delle nostre belle provincie, a ribadire quanto sia importante la gratuità del sapere, l’importanza dell’avere un pensiero critico, del farsi domande, della fame e delle sete del sapere… In un mondo che spesso mette al bando questi valori lasciando spazio alla mera pochezza del estetica più sfrenata, messa in mostra sui social e non solo.

La storia del festival e le sue finalità

La Fondazione Filosofi Lungo l’Oglio, non è a scopo di lucro, ma avanza nel territorio dei comuni bresciani e bergamaschi in modo propositivo, con progetti sempre nuovi di solidarietà sociale, promuovendo tutto ciò che è cultura ed in particolare la conoscenza della filosofia accompagnata ovviamente dal altre discipline come l’antropologia, la sociologia, la psicologia, la pedagogia, l’etnologia, la religione nonché tutte le branche del sapere che dialogano e si confrontano tra loro in un dialogo a più voci e a più pensieri. Nel periodo di Bergamo e Brescia capitali della Cultura 2023, e soprattutto dopo il buio delle stesse città dettato dalla pandemia che, tre anni fa, ha dilaniato queste zone.

Osare come filo conduttore dei maratoneti del pensiero

Ma chi sono i filosofi che hanno preso parte a questa vera e propria maratona filosofica ricca di spunti e di riflessioni, che quest’anno hanno messo a disposizione le loro Lectio Magistris sul tema dell’osare? Sono parecchi e tutti con un pensiero differente, in grado di smuovere sia  l’intelletto umano, ma anche la coscienza ed il cuore, in un percorso di grande conoscenza, non solo del  mondo fuori, ma anche di quello interiore.

Ed è cosi che per la XVIII edizione del Festival sul palco si sono susseguiti nomi dal calibro di Enzo Bianchi, Ivano Dionigi, Massimo Cacciari, Massimo Recalcati, Umberto Galimberti, Maria Rita Parsi, Donatella Di Cesare, Massimiliano Valerii, Salvatore Natoli, sempre coadiuvati da Francesca Nodari, con molti altri nomi.

La madrina del Festival: Francesca Nodari

 

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Fonte: Filosofi Lungo L'Oglio

Francesca Nodari presiede la rassegna Filosofi Lungo L’Oglio: nasce infatti da lei l’idea di questo festival. E, credetemi, sentirla parlare accanto ad una grande donna e professoressa, Maria Rita Parsi, in occasione della giornata mondiale delle donne, è stato illuminante.

Allieva di Bernhard Casper

Non solo per la grande capacità dialettica di cui ha enormemente padronanza, ma per l’umanità  che ci mette, nel raccontare il mondo della filosofia con una grande preparazione, e rielaborazione da vera pensatrice. Allieva e filosofa Levinasiana di Bernhard Casper del quale ha detto, in una delle tante serate dei maratoneti del pensiero:

“Io devo a lui la differenza tra l’essere laureata in filosofia e l’essere diventata filosofa!”

Ha a cuore non solo il pensiero filosofico, ma anche la moralità e la solidarietà di cui il mondo di oggi forse necessita più di ogni altra cosa.

L’inaugurazione della sede

Quest’anno in occasione della “maggiore età” del festival con i suoi diciotto sulle rive a portare pensiero e pensatore è stata inaugurata la sede della fondazione presso Villachiara (BS) insieme ai sindaci delle municipalità che aderiscono al festival e sono ben venticinque quest’anno. Insieme a Maria Rita Parsi e a Francesca Nodari. La centralità del tema di quest’anno e “Osare” nelle sue declinazioni in un mondo conformato a stereotipi che non hanno nulla di culturale. Ed i filosofi, sulle rive di questo fiume che unisce le provincie di Bergamo e Brescia, ci sono riusciti per davvero.