Da tempo immemore l’uomo ha inventato personaggi e animali mitologici, a cui ha dato forma sia in incredibili leggende che con disegni o dipinti e anche traducendoli in configurazioni statuarie tridimensionali.
Anticamente
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La più antica e più nota scultura fantastica è senz’altro la Sfinge della piana di Gisa in Egitto. Il grande leone con testa umana scolpito nella pietra calcarea della pianura prospiciente Il Cairo resta tuttora un mistero. Non si conosce esattamente l’epoca della sua realizzazione e nemmeno l’autore o di chi siano i lineamenti del volto. Alcuni attribuiscono al faraone Kufu (Keope) o a suo figlio Kefren (2600 a.C. circa) l’idea e il compimento dell’opera ma ancora non si è giunti a una datazione definitiva.
Anche a Luxor, sempre in Egitto esiste un intero viale fiancheggiato da 1200 sfingi criocefale cioè con il corpo di leone e testa di ariete, risalenti a 3500 anni fa.
Un altro antico animale fantastico riprodotto nella pietra è il Grifone: corpo di leone, testa e zampe anteriori d’aquila, grandi ali e, a volte, coda di serpente. Appare in diverse epoche dai bassorilievi degli Assiri alle espressioni araldiche quattrocentesche.
Recentemente
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Parlando di epoche più recenti l’effige in bronzo del personaggio più iconico delle fiabe è la Sirenetta, simbolo di Copenaghen e situata all’ingresso del porto della città danese. Realizzata dallo scultore Edvard Eriksen nel 1913, rappresenta la protagonista della nota fiaba di Hans Christian Andersen (1805-1875), e riproduce le fattezze della moglie dell’autore, Eline e il volto della ballerina Ellen Price.
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Un altro simpatico protagonista di varie sculture e riproduzioni in tutta Londra ma in particolare presso la stazione ferroviaria di Paddington, dove esiste un bronzo, è Paddington Bear, l’estroverso orsetto di pezza dei racconti per bambini di Michael Bond a cui gli inglesi sono molto affezionati.
Anche il Giappone ha le sue effigi bronzee di personaggi immaginari. Esattamente nella prefettura di Kumamoto, sono state posizionate ben otto statue dei protagonisti del manga “One Piece” (per Italia “La ciurma di Cappello di Paglia”). Ben otto sculture per ringraziare l’autore Eiichiro Oda del suo consistente contributo alla ricostruzione della zona dopo il disastroso terremoto del 2016. L’ultimo eroe della saga ad essere ritratto in tre dimensioni è il grosso Jinbe e, tutte insieme, le grandi sculture hanno contribuito all’incremento turistico della regione.
Dopo aver seguito studi artistici si interessa appassionatamente ad approfondire i meccanismi e l’evolversi della storia dell’arte contemporanea.
Proprio in qualità di critico d’arte e corrispondente, negli anni ’80 e ’90, ha firmato saggi e recensioni per alcuni dei maggiori periodici del settore, tra i quali: Terzoocchio delle edizioni Bora di Bologna, Flash Art di Milano Julier di Trieste ed il genovese ExArte .
Inoltre affiancherà attivamente come consulente la famosa galleria d’Arte avanguardistica Fluxia durante tutto il periodo della sua esistenza.
Ha partecipato all’organizzazione di numerosi eventi, tra i quali l’anniversario del centenario dell’Istituto d’Arte di Chiavari e la commemorazione del trentennale della morte del poeta Camillo Sbarbaro a S. Margherita L.
Nel 2010 pubblica il suo primo romanzo: “La strana faccenda di via Beatrice D’Este”, un giallo fantasioso e “intimista”.
Nel 2018 pubblica il fantasy storico “Tiwanaku La Leggenda” ispirato alla storia ed alle leggende delle Ande pre-incaiche.
Attualmente collabora con alcuni blog e riviste on-line come “Chili di libri, “Accademia della scrittura”,
“Emozioni imperfette”, “L’artefatto”,” Read il magazine” e “Hermes Magazine” occupandosi ancora di critica d’arte e di recensioni letterarie.