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È molto tempo ormai che si parla del live action di Biancaneve, il classico Disney che vedrà Rachel Zegler nei panni della principessa dalla pelle candida e Gal Gadot nelle vesti dell’invidiosa matrigna.
Ma la data di uscita, prevista per il 2024, continua a slittare. Ecco però arrivare un nuovo aggiornamento: pare che dovremo attendere il 21 Marzo 2025, per scoprire se il classico abbia retto il peso del tempo o se la sceneggiatura abbia dovuto subire importanti modifiche per essere resa più attuale.
Il classico d’animazione Disney
Biancaneve e i sette nani è un film d’animazione Disney del 1937, basato sulla fiaba dei fratelli Grimm. Si tratta del primo lungometraggio animato prodotto da Walt Disney Productions.
La trama di Biancaneve ruota attorno a una giovane principessa di nome Biancaneve, che viene cacciata dal castello dalla sua malvagia matrigna, la Regina Cattiva, invidiosa della sua bellezza. Biancaneve trova rifugio in una casetta nel bosco, che appartiene a sette nani: Dotto, Brontolo, Mammolo, Cucciolo, Eolo, Gongolo e Pisolo. La Regina Cattiva, scoprendo che Biancaneve è ancora viva e temendo che possa essere più bella di lei, complotta per liberarsi della principessa attraverso una mela avvelenata.
Il film è noto per essere stato un enorme successo al suo tempo e per aver introdotto il concetto di lungometraggio d’animazione. La colonna sonora, composta da canzoni indimenticabili come Heigh-Ho e Whistle While You Work, è diventata un’icona. La voce di Biancaneve, nel doppiaggio italiano, fu interpretata da Adriana Caselotti, e la Regina Cattiva da Lucille La Verne.
Biancaneve e i sette nani ha avuto un impatto duraturo sulla cultura popolare e ha aperto la strada per molti altri classici animati Disney. La sua influenza nel mondo dell’animazione e dell’intrattenimento è ancora evidente oggi.
Le polemiche riguardo il live action
È un dato di fatto che gli ultimi live actions Disney siano stati accolti da un mare di critiche, riguardanti il tentativo di attualizzare e rendere polittically correct dei classici. Basti pensare al caso de La Sirenetta, il cui più recente live action, ambientato in una località caraibica con una protagonista l’attrice statunitense Halle Bailey, dalla pelle non chiara e senza i famosi capelli rossi raccontati nella versione animata. Molte sono stati i delusi che avrebbero preferito ritrovare in carne ed ossa la beniamina dell’infanzia con le fattezze che l’anno resa famosa.
Anche questa nuova interpretazione di un classico Disney, tratto dalla famosa fiaba dei fratelli Grimm, presenta una protagonista dalla carnagione non candida, contrariamente a quanto suggerirebbe il nome della principessa stessa, descritta come “bianca come la neve”.
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La scelta della Disney per il ruolo principale è caduta sull’attrice statunitense Rachel Zegler, con origini in parte colombiane. Come già avvenuto con La Sirenetta, si sono sollevate accuse di blackwashing e revisionismo. A queste critiche si aggiunge anche la sorpresa per la scelta degli attori che interpretano i sette nani, gli amici minatori della principessa, i quali, dalle foto trapelate online, sembrano non essere affetti da acondroplasia, almeno sei di loro, e presentano un aspetto decisamente hipster. Un segmento di utenti social si è fortemente ribellato a ciò interpretandolo come un ulteriore caso di revisionismo di un capolavoro a causa del politically correct.
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La risposta alle critiche
A queste critiche risponde un portavoce della Disney, che ha chiarito in un’intervista al Daily Beast che quelle pubblicate dal Daily Mail siano foto contraffatte. Queste rappresenterebbero scatti realizzati durante la fase di produzione, ritraenti non l’attrice protagonista, ma una controfigura. Per quanto riguarda gli attori che interpretano i nani, secondo quanto riportato dal profilo Instagram The Disinsider, specializzato nel divulgare retroscena dal mondo Disney, si tratterebbe di immagini rubate durante una fase di prova tecnica. Tali immagini sarebbero destinate a essere modificate in post produzione, quando i personaggi ritratti, grazie alla CGI, assumeranno sembianze più fantasy, conservando solo alcuni dettagli umani, conformemente a quanto richiesto dalla fiaba: personaggi fantastici.
Sembra, insomma, esserci molta prudenza e l’esigenza di evitare passi falsi come già successo in passato. Che sia questo il motivo del ritardo nell’uscita del film?
Classe ’84, laureata in lingue straniere e discipline dello spettacolo. Ama il cinema, le serie tv, il teatro, l’arte e la scrittura. Indossa spesso gli occhiali da sole “per avere più carisma e sintomatico mistero”.
Ha scritto due fumetti (“I Voccapierto’s – Le Origini” e “I Voccapierto’s – Back to the Vocca”) e ogni tanto insegna quel poco che ha imparato in giro. Il resto del tempo aspetta che suo figlio si addormenti per leggere un libro.