Il linguaggio segreto dei fiori: dai petali alle parole passando per le pagine di un libro (parte II)

“… c’è bisogno d’estate e di intere legioni di margherite…”

Emily Dickinson

 

Raccontami il tuo libro: Scrittrici in giardino - Cultora, Cultora

Fonte: Cultora

Il libro che vi voglio consigliare in questo secondo articolo dedicato alla letteratura dei fiori è Scrittrici in giardino, una raccolta di racconti e aneddotti scritto da Adele Cavalli, che vede come protagoniste le scrittrici piu amate e la loro dolcezza nel curare i propri germogli, sia tra le pagine che scrivono, ma anche nei loro giardini. Questo libro è un vero  e proprio viaggio tra profumi e colori, tra alberi, giardini e fiori.

Vi sembrerà di passeggiare sotto il sole primaverile di dieci giardini in compagnia delle più amate ed apprezzate scrittrici dell’Ottocento e del Novecento. Sarà come spiarle entrado nel loro mondo d’incanto e poesia. Pagine che guideranno il lettore tra le architetture botaniche di Vita Sackville-West, passando nel giardino rasserenante di Eudora Welty. O ancora, si  potrà gioire insieme alla dolce Karen Blixen mentre fiorisce la sua peonia in Africa e camminare serenamente  nei parchi insieme alle stupende creature di Jane Austen. L’autrice di questo piccolo capolavoro racconta la grande passione di queste donne per i boschi, i fiori, la terra che amavano coltivare personalmente, svelandoci a poco a poco sorprendenti tratti delle personalità di ognuna: la storia famigliare, i loro figli, ma anche aneddoti sconosciuti al lettore delle loro meravigliose pagine. Questo libro nasce da un minuzioso lavoro di ricerca che, attraverso le biografie, le opere e le fonti dell’autrice si esprime in un scritto delicato, poetico, quasi per non disturbare le nostre scrittrici e i loro pensieri. L’opera è impreziosita anche da foto originali di molte di loro.

Ma passeggiando tra le pagine di quest’opera potreste incontrare dei fiori, che vorrebbero dirvi qualcosa. Ecco, quindi, anche la seconda parte del nostro piccolo dizionario dei fiori.

Iris

fonte: tulip store

Questo fiore porta con sé un messaggio molto positivo ed è spesso associato anche alla fiducia, alla sincerità e alla saggezza. Viene utilizzato, sin dai tempi antichi, non solo come pianta ornamentale ma anche medicinale, oltre che per la realizzazione di profumi.

Ha tre diversi colori: viola (o “giaggiolo di S. Antonio”) è considerato simbolo di sapienza; bianco (“giglio di Firenze” o “giaggiolo bianco”), indica la purezza e il candore. Il colore blu (“giaggiolo odoroso” o “giaggiolo delicato”), simboleggia fede e di speranza. Mentre l’’iris giallo indica amore e passione. Le leggende su questo fiore risalgono al tempo dei greci secondo la mitologia la dea Iris era la messaggera degli dei e personificazione dell’arcobaleno, collegava il cielo e terra, l’umanità e l’Olimpo. Una cosa molto carina che si può associare a questo fiore è anche la canzone dei Goo Goo Dools, Iris, che non a  caso è stata scelta come colonna sonora per il film La città degli angeli.

Bucaneve

fonte: Ital Agro

Il Bucaneve (galathus nivalis) è un fiore perenne dal caratteristico colore bianco candido latte che fiorisce al termine dell’inverno. Stiamo parlando dunque di un fiore invernale a tutti gli effetti, anche perché sbuca proprio dal candido e freddo manto della neve. L’etimologia greca del nome deriva infatti dalle parole: gala (latte), anthos (fiore) e nivalis (nella neve). Viene anche comunumente chiamato “stella del mattino”, in quanto spesso è il primo fiore a sbocciare anche quando la neve ricopre tutto il sottobosco.

Margherita

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Fonte: Best Prato

Le margherite sono dei piccoli fiori dalla corolla bianca appartenenti alla famiglia delle asteracee. Sono piante che durante il loro periodo vegetativo, in corrispondenza dei mesi che vanno da marzo a settembre, hanno bisogno di abbastanza frequentemente di acqua, iniziando con tre o quattro innaffiature settimanali in primavera, per poi passare ad irrigazioni quotidiane nei mesi esitivi. Il loro significato nel linguaggio dei fiori è molteplice e ricco di sfumature, tutte positive e collegate al concetto di “verità”. La margherita richiama alla purezza e all’innocenza, alla semplicità e alla modestia, alla pazienza, all’umiltà, e all’amore fedele. Da sempre apprezzato per la bellezza della sua apparentemente semplice fattezza, nella sua piccolezza ci riporta all’innocenza giovanile, libera dai sensi di colpa, dal peccato, dalla corruzione. Un tempo, ma anche oggi, infatti, era comunemente raccolto nei prati dalle fanciulle e infilato tra le ciocche dei loro capelli.

Ninfea 

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fonte: Pinterest

Spesso confusa con il meraviglioso fiore di loto, la particolarità che differenzia queste due specie è il loro portamento sull’acqua. La ninfea ha le foglie che poggiano sull’acqua, mentre il loto ha le foglie che fuoriescono dall’acqua, anche se le prime foglie del loto rimangono appoggiate sulla superficie dell’acqua. Capita la stessa cosa per i petali: infatti per le ninfee essi poggiano sulla superficie dell’acqua o in alcuni casi alcuni qualche centimetro sopra la superficie, mentre i fiori del loto svettano alti sopra l’acqua. La ninfea ha un duplice significato: Per gli antichi greci simboleggiava l’amore platonico e l’amore non corrisposto o destinato a non essere mai consumato, ed era considerato anche un potente antiafrodisiaco. Mentre, secondo le culture orientali, la ninfea simboleggia l’alba, il sorgere del sole in tutta la sua luminosa bellezza.

Fore della Nebbia o Velo da Sposa

velo da sposa – Rosella Wedding

Il suo vero nome è un pò impronunciabile, ma ci proviniamo! Gypsophila paniculata, meglio nota con il nome di Velo di sposa o fiore della nebbia, è una pianta perenne diffusa in tutto il mondo. Pur essendo perenne non rientra però nella categorie delle sempreverdi, visto che in inverno la parte aerea si secca . Ciò non sta a significare che la pianta muoia, ma è solo una parte del ciclo vitale in quanto al ritorno della bella stagione tornerà a germogliare e rifiorire. Dalle sue foglie strette e lunghe partono numerosi steli fioriferi che producono una notevole quantità di piccoli e incatevoli fiorellini bianchi che conferiscono alla pianta l’aspetto di un vero e proprio velo, da cui deriva il nome Velo di sposa.  Nel linguaggio dei fiori, questa meraviglia simboleggia una delicatezza tutta al femminile, e vista in lontanaza richiama un pò la nebbiolina che ci dà quel senso di impercettibilità di ciò che sta dall’altra parte, o sotto i veli. Insomma, una pianta anche molto sensuale, densa di grazia.