Il Premio Campiello è un ambito riconoscimento letterario italiano nato nel 1962 da un gruppo di industriali veneti. Oltre al concorso classico, esiste anche il “Campiello Giovani”, istituito dalla stessa Fondazione “Campiello” nel 1994.
Origini e funzionamento
Le prime edizioni della gara si sono svolte soltanto a livello regionale, in Veneto. Tuttavia, il successo riscosso nel tempo ha fatto sì che nel giro di pochi anni si trasformasse in una competizione a carattere nazionale. Per poter vincere è necessario passare tre selezioni. La prima selezione avviene attraverso una specifica giuria, composta dai finalisti e dai vincitori delle passate edizioni. Essa ha il compito di scegliere 25 lavori tra gli scritti dei ragazzi tra i 15 e i 22 anni. In secondo luogo, entra in gioco il Comitato Tecnico, composto da esperti di letteratura italiana, incaricato di scegliere la cinquina da mandare in finale. In conclusione, la Giuria dei Letterati del Campiello proclama il vincitore assoluto.
La premiazione
Chi ha la fortuna di essere selezionato per la cinquina finalista, ottiene in regalo una scorta di libri e ha il diritto di partecipare alla serata finale. Il giovane scrittore che viene proclamato vincitore, invece, ottiene una vacanza-studio in uno dei paesi facenti parte dell’Unione Europea. La premiazione, come per il Premio classico, avviene a Venezia durante un esclusivo ricevimento in cui si può partecipare solo se invitati.
Ecco i 25 racconti semifinalisti della ventiseiesima edizione:
– La cena di Elena di Elisa Agostinelli
– L’agnello di Anna Battista
– Fiorivano i ciliegi di Daniele camagna
– Delirio di Lorenzo Carusi
– Αμηχανία di Sofia Checchin
– Sono troppa poca gente di Maria Anna corona
– Tragicità calabrese di Mattia Crescenzi
– Iniziare dalla fine di Vittoria Dini
– Nella tana del lupo di Ramon Guevara
– Tra sogno e realtà di Sofia Guidolin
– Roman di Salvatore Lamberti
– Trascurabili paure di Arianna Luison
– Kiyoshi nella tempesta di Shannon Magri
– Pettegolezzi assassini di Chiara Miscali
– Fandango cinema di Lorenzo molinetti
– La luce rossa di Luigi Remo Parente
– Famelici di Eleonora Laura Pasqualetto
– Blu colomba di Martina San Gallo
– Ritratto di Parigi di Alice Scalas Bianco
– Il porco avventuriero ovvero la breve ma molto intensa storia di un maiale che voleva vedere le stelle di Federico Schinardi
– Confessioni di Niccolò Alessandro Tavian
– La somiglianza di Camilla Tibaldo
– Quando i nostri corpi si intrecciano di Miriam Irene Tinazzo
– Bussola di Benedetta Vagnarelli
– Chirale di Alice Vittorini
È stato inoltre segnalato:
Storia del re Salmanassar, primo del suo nome e ultimo della sua stirpe di Letizia Rigotto
Giornalista, lettrice professionista, editor. Ho incanalato la mia passione per la scrittura a scuola e da allora non mi sono più fermata. Ho studiato Scrittura e Giornalismo culturale e, periodicamente, partecipo a corsi di tecnica narrativa per tenermi aggiornata.
Abito in Calabria e la posizione invidiabile di Ardore, il mio paese, mi fa iniziare la giornata con l’ottimismo di chi si ritrova la salsedine tra i capelli tutto l’anno.