Camminare sopra la città di Firenze indisturbati: il restauro del Corridoio Vasariano

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Il corridoio Vasariano è un’opera architettonica di straordinario valore: costruito in soli 5 mesi da Giorgio Vasari e voluto da Cosimo de’ Medici nel 1565 in occasione del matrimonio del figlio Francesco con Giovanna d’Austria.

Il Corridoio – lungo 760 metri  collocato nel centro storico di Firenze – sovrasta gli edifici simbolo della città collegando Palazzo Vecchio (sede del potere politico) a Palazzo Pitti (sede del “potere” artistico), passando per Ponte Vecchio, noto per essere sopravvissuto ai bombardamenti nazisti durante la seconda guerra mondiale, quando rimase l’unico punto di attraversamento della città per giungere Oltrarno. Oggi, esso è simbolo di ricchezza per la presenza di gioiellerie che un tempo erano macellerie, ma fu proprio in concomitanza alla costruzione del corridoio, che le botteghe delle carni vennero sostituite da negozi di orafi, più consoni al passaggio di nobili.

L’opera fu creata per consentire ai nobili di muoversi liberamente dalla loro residenza (palazzo Pitti) e dal Giardino di Boboli ad essa adiacente a piazza della Signoria, sede del governo.

Il Corridoio fa parte del complesso museale degli Uffizi ma dal 2016 la visita non è più consentita per la necessità di un restauro. Scopriamone insieme i dettagli.

La gara è stata vinta dall’associazione di imprese Fratelli Navarra-Dafne Restauri e il costo totale dell’investimento ammonta a 10 milioni di euro. Si tratta di un’operazione di restauro, adeguamento e messa in sicurezza; i lavori inizieranno subito dopo Pasqua con una durata prevista di 11 mesi, ai quali seguiranno altri 3 mesi necessari per l’allestimento al pubblico.

Gli interventi innovativi per la struttura esistente sono: piena accessibilità ai disabili grazie alla costruzione di ascensori che ne consentono l’attraversamento, la presenza di servizi igienici, un impianto di climatizzazione e riscaldamento che segue i principi di sostenibilità impiantando delle sonde geotermiche nel Giardino di Boboli. Inoltre sarà dotato di illuminazione a basso consumo con led ed interamente videosorvegliato. Infine, il Corridoio sarà dotato di nuove uscite di sicurezza.

Verranno aperte le 73 finestre che si affacciano sulle meraviglie di Firenze e durante la passeggiata saranno collocati due memoriali storici, dedicati a due eventi distruttivi per la città: Via dei Georgofili e Ponte Vecchio.

Il Corridoio Vasariano aprirà così in autonomia, con un biglietto ed un percorso dedicato. I visitatori potranno finalmente godere di una passeggiata nel cuore della città restandone allo stesso modo “isolati” e senza doversi immergere nella folla che la contraddistingue.

I lavori saranno portati a termine nel 2022 e ciò è considerato anche dal Direttore degli Uffizi Eike Schmidt come un evento simbolico per rilanciare il patrimonio culturale, così duramente colpito dalla pandemia nell’ultimo anno. La speranza del Direttore sarebbe l’inaugurazione il 22 maggio 2022, giorno nel quale ricorre l’anniversario della Strage dei Georgofili, un attentato mafioso che nel 1993 oltre alla morte di alcune persone causò la perdita di opere d’arte della Galleria degli Uffizi. Nel punto esatto in cui avvenne l’attentato (Via dei Georgofili, vicolo adiacente alla Galleria degli Uffizi) è stato piantato un albero di ulivo nel 2004, simbolo di rinascita della strada e dell’intera città colpita da un attentato mafioso.

Ed è proprio dal concetto di rinascita che anche il patrimonio culturale deve ripartire.


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