Le mostre da non perdere a maggio

Le mostre da non perdere a maggio

Le mostre da non perdere a maggio sono davvero tantissime, in un mese così florido non possono che sbocciare interessanti ed imperdibili appuntamenti artistici.

Vediamo alcune delle proposte culturali provenienti da centri d’arte e musei di tutta Italia.

SantAfrika, Sabrina Poli lo sguardo diagonale al 515 Creative shop di Torino

Dal 3 al 26 maggio 2023 negli spazi di 515 Creative Shop di Torino, spazio creativo trasversale, da sempre un laboratorio di ricerca per le arti visive e performative, sarà ospitata la mostra fotografica SantAfrika ideata da Sant’Era, con le fotografie di Sabrina Poli, a cura di Marcella Pralormo, storica dell’arte, già Direttrice della Pinacoteca Agnelli di Torino e ideatrice del progetto curatoriale Arte, Benessere e Colori.

Fonte foto: Torino Today

Le fotografie di Sabrina Poli rappresentano donne keniote, che indossano abiti senza tempo di stilisti nordici provenienti dalla collezione di Sant’Era. Un’esposizione di scatti che celebrano la libertà e una visione di bellezza spontanea e inconsueta.

Fonte foto: Beni Culturali online

L’artista-fotografa ci racconta, attraverso l’arte, la sua esperienza di vita anche dolorosa e conduce lo spettatore in un viaggio intimo e personale dove l’arte rappresenta una vera e propria cura sia per l’artista che la crea che per lo stesso spettatore che la osserva. Nel suo testo la curatrice scrive:

“Come una contemporanea Frida Kahlo, Sabrina mostra a noi oggi come da una ferita fisica e psicologica possa nascere l’arte”.

Una ferita che si è trasformata in pura bellezza, la stessa bellezza che ritroviamo negli scatti della mostra.

Proseguendo, la curatrice osserva che:

“Sabrina ha uno sguardo ‘diagonale’, riprende le modelle dal basso verso l’alto attraverso una traiettoria inclinata che esprime la ferita di un lungo percorso di cura che l’ha segnata profondamente e ancora oggi influenza il suo modo di vestirsi e di portarsi nel mondo. Il suo corpo ha bisogno di libertà. E la libertà e la bellezza sono il tema di questa mostra […] Sabrina si rivolge d’istinto alla tecnica del ritratto di profilo perché la visione di una sola parte del volto le permette di sintetizzare la forma senza soffermarsi sull’indagine psicologica che non le interessa. L’artista vuole rappresentare quella solennità ancestrale che percepiamo immediatamente quando guardiamo queste donne dalla bellezza antica. Il genere del ritratto di profilo risale infatti all’antichità classica: gli Egizi e i Greci lo utilizzavano per conferire regalità e solennità alle figure ritratti con la tecnica del bassorilievo e nelle pitture”.

Fonte foto: Arte.it

Mario Carrieri, Amati fiori 2023 alle Gallerie d’Italia di Milano

Nell’elegante ambiente delle Gallerie d’Italia di Milano, in mostra l’artista Mario Carrieri (Milano, 1932) un protagonista della fotografia italiana, noto in particolare nel campo della fotografia di architettura e design, impegnato da anni a seguire il lavoro di apprezzati architetti del nostro tempo, da Aldo Rossi a Renzo Piano, da Norman Foster a Richard Meier e Rem Koolhaas.

La mostra intende esporre una selezione di opere desunte dalla ricerca artistica che Mario Carrieri da oltre quarant’anni, dedica al tema della “tragicità dell’umana esistenza”. Opere di grandi dimensioni, tra le quali alcune inedite, immaginate come grandi palcoscenici, sui quali i fiori-attori recitano la tragedia della fragilità della bellezza e della coscienza della sua caducità. La mostra viene proposta in occasione della manifestazione Orticola 2023 dedicata all’intelligenza dei fiori, dal titolo dello scritto di Maurice Maeterlinck, premio Nobel per la letteratura nel 1911. Il tema di quest’anno intende porre l’attenzione sulle piante e sui fiori come organismi viventi e non solo ornamento, per cogliere la loro intelligenza, la loro capacità di adattarsi, crescere, moltiplicarsi. La mostra si inserisce nel palinsesto del FuoriOrticola 2023.

 Fonte foto: Gallerie d'Italia

Medea, all’Antico Mercato di Siracusa

Medea, icona tragica della condizione femminile è la protagonista della mostra internazionale d’arte contemporanea a Siracusa.

Fonte foto: Arte.it

Giovedì 4 maggio nella sede espositiva dell’Antico Mercato di Ortigia a Siracusa ci sarà la presentazione stampa della mostra internazionale d’arte contemporanea Medea, proposta dall’amministrazione comunale di Siracusa, curata dal noto critico d’arte Demetrio Paparoni, organizzata e prodotta da Aditus e con il catalogo edito dalla casa editrice Skira. Dopo la conferenza stampa seguirà la preview alla mostra. La mostra, ospitata negli storici spazi del loggiato dell’Antico Mercato di Siracusa, si inaugurerà il 5 maggio 2023 e sarà aperta ai visitatori, con ingresso gratuito, fino al 30 settembre 2023.

In esposizione un nucleo composto da 17 opere di artisti differenti, realizzate espressamente per questa esposizione sul tema di Medea, tra i personaggi più celebri e controversi della mitologia greca.

Medea, icona della mitologia greca, musa ispiratrice della mostra

Soggiogata dalla passione per Giasone, Medea lo aiuta con le sue arti magiche a conquistare il vello d’oro, tradendo suo padre e la sua patria. Capace di ogni efferatezza pur di raggiungere il suo scopo, vedrà il suo amato trasformarsi sotto i suoi occhi da coraggioso eroe in meschino opportunista e il suo amore in dolore, umiliazione, odio profondo e rabbia. Una rabbia che, nella tragedia di Euripide, culminerà nell’uccisione dei loro figli. Medea è una delle più attuali protagoniste del mito antico: la sua tenacia e la sua disperata fierezza sono ritrovabili in tante relazioni contemporanee. La sua esclusione dalla società, la sua tragica vendetta, il senso di isolamento non sono estranei a tanti fatti di cronaca dei nostri giorni. La mostra affronta però il mito di Medea andando oltre la narrazione dell’infanticidio.