“Libera Nos” – Dipinto da Fausto Nazer
Bergamo riceverà in dono il quadro “Libera Nos” del pittore di Venasca Fausto Nazer, dipinto nei giorni più difficili dell’emergenza sanitaria dovuta al Covid-19. Un gesto, insieme a molti altri, che sta disegnare idealmente la solidarietà e la vicinanza dell’artista e di buona parte del Piemonte, versole zone più colpite dalla pandemia.
A ricevere il dipinto sarà il Ducato di Piazza Pontida, ovvero l’associazione per la salvaguardia della tradizione bergamasca che ha come mascotte le maschere più famose della tradizione popolare bergamasca “Giopì” e “Marghì”, ospiti del Carnevale che si è svolto a Saluzzo nei mesi che anticipavano tutto quello che poi è stato. In quell’allegra occasione ha preso forma una sorta “gemellaggio” o meglio fratellanza tra i questi comuni che si erano ripromessi di restituire la visita a Bergamo. E, quando la visita non si è potuta fare per ovvi motivi, il Piemonte, ha comunque trovato il modo di portare il suo cordoglio e la sua vicinanza in terra Bergamasca.
Fausto Nazer, colui che ha ha dipinto questo meraviglioso quadro in un intervista ad un noto megazine locale, ha detto: “Ho dipinto di getto Libera Nos, sull’onda emotiva di quei camion carichi di bare che portavano vie le vittime a Bergamo. Mi sono ispirato agli affreschi medievali delle nostre chiese, dove spesso ricorre il tema della gente afflitta da guerre ed epidemie. Sono felice di poter portare il mio quadro in dono agli amici bergamaschi”.
Ed è proprio guardando “Libera Nos”, ad oggi a fronte di quello che è stato, in questi ultimi mesi, che Bergamo si prepara ad una nuova alba. Da pochi giorni infatti la terapia intensiva è diventata Covid-free. Non ci sono più pazienti positivi nei letti della rianimazione del Papa Giovanni XXIII.
E forse “Libera Nos”, non poteva arrivare in un momento migliore.
Mi chiamo Alessia, scrivo per difendermi, per proteggermi e per dare una mia visione del mondo, anche se in realtà io, una visuale su tutto quello che accade, non ce l’ho, e probabilmente non l’ho mai avuta. Ho paura di ritrovarmi e preferisco perdermi.
Culturalmente distante dal pensiero comune. Emotivamente sbagliata. Poeticamente scorretta. Fiore di loto, nel sentiero color glicine. Crisantemo all’occorrenza. Ho più paure che scuse. Mi limito a scrivere e leggere la vita. Mi piace abbracciare Biscotto, anche da lontano. Anche se per il mondo di oggi sembra tutto più difficile.
Scrivo per questo magazine da circa un anno. Ho pubblicato anche un libro ( ma non mi va di dire il titolo perché qualcuno penserebbe “pubblicità occulta”). Ho aperto un mio blog personale: “Il Libroletto” dove recensisco libri per passione.