Gli organizzatori (Marilisa Capuano con Tommaso Santini per Associazione Futuro delle Idee, in collaborazione con Fondazione di Venezia, e co-organizzato da M9-Museo del ’900) del Festival delle Idee di Mestre hanno deciso di incentrare la seconda edizione sul tema: idee per la rinascita.
Rinascita della vita e del modo in cui viverla nell’epoca post pandemia, un argomento delicato che si tratta a fondo nell’arco dei 4 giorni della manifestazione, dal 15 all’18 Ottobre 2020 presso l’M9, mantenendo un contesto intimo e colloquiale durante gli interventi dei vari ospiti.
Si parte dalla citazione di Pablo Neruda: “Nascere non basta. È per rinascere che siamo nati. Ogni giorno” per approdare a nove visioni del futuro: una per ogni ospite presente in base alla propria esperienza artistica di vita.
Dunque diamo uno sguardo agli ospiti che si apprestano a rispondere a questa domanda imponente:
– Corrado Augias (giornalista e scrittore) nel suo intervento propone una visione del futuro che deve sempre tenere presente il passato poiché un futuro luminoso può esistere solo se capace di trasmettere il passato;
– Valeria Parrella (scrittrice) che parlerà di come per creare un futuro nel quale si può essere capaci di afferrare la bellezza che ci circonda, c’è bisogno di cercare dentro di noi la nostra vera essenza e intorno alla quale cambiare quello che la circonda; sia dentro che al di fuori di noi;
– Telmo Pievani (filosofo) ci invita a volgere il nostro sguardo verso l’unica cosa che durante il lockdown è rinata con vigore: la natura. Ci chiede di riflettere poiché con non curanza si sta ripartendo senza variare il comportamento distruttivo della nostra società;
– Fiona May (sportiva) chiede di avere un atteggiamento flessibile e creativo per poter creare qualche cosa di nuovo in cui si metta al primo posto il miglioramento della vita di tutti in un mondo di pace ed eguaglianza;
– Jury Chechi (sportivo) sposta l’attenzione sui nostri corpi. Su quanto sia fondamentale tenerlo in salute per poter condurre una vita al pieno delle sue possibilità;
– Camila Raznovich (conduttrice televisiva) auspica ad una rinascita all’insegna della consapevolezza e dell’ecosostenibilità, ricordandoci che siamo ospiti del pianeta da sempre si prende cura di noi;
– Donato Carrisi (scrittore e regista) mantenendo quell’alone di mistero da scrittore di thriller per ora svela solo di volerci accompagnare in un percorso di discesa verso il nostro universo interiore.
– Laura Valente (presidente del Museo Madre di Napoli) ci dice che bisogna pensare ad un futuro capace di essere sostenibile, inclusivo e solidale. Queste premesse non le analizza solo dal punto di vista umano ma anche dal punto di vista museale;
– Patrizio Roversi (conduttore televisivo) si dichiara insofferente davanti alla retorica della ripartenza e si chiede senza peli sulla lingua quali siano i percorsi da poter intraprendere senza rischiare di pestare la merda di eri, ovvero senza rischiare di fare nuovamente i medesimi errori. Anche Roversi mette al primo posto la sostenibilità e l’etica.
Per questa seconda edizione è possibile seguire tutti gli interventi anche in streaming. Per vedere la programmazione la disponibilità dei biglietti per presenziare all’evento cliccare qui.
Lavoro come grafica-creativa, illustratrice e content editor freelance.
Sono diplomata in grafica pubblicitaria e parallelamente ho studiato disegno e copia dal vero con Loredana Romeo.
Dopo il diploma ho frequentato beni culturali presso l’università di lettere e filosofia e parallelamente seguivo un corso di formatura artistica, restauro scultoreo e creazione ortesi per il trucco di scena.
A seguire l’Accademia Albertina di Belle Arti con indirizzo in grafica d’arte (che mi ha permesso di approfondire: disegno, illustrazione, incisione, fumetto).
Sono sempre stata interessata e assorbita dal mondo dell’arte in tutte le sue forme e dopo la prima personale nel 1999-2000 non ho mai smesso di interessarmi alle realtà che mi circondavano.
Nel 2007 ero co-fondatrice e presidente dell’Associazione Arte e Cultura Culturale Metamorfosi di Torino e in seguito ho continuato e continuo a collaborare con vari artisti e ad esporre.
L’amore per l’arte in tutte le sue forme, il portare avanti le credenze e le tradizioni familiari hanno fuso insieme nella mia mente in modo indissolubile: filosofia, letteratura, esoterismo, immagine e musica.