Oltre Caravaggio: tutto sulla mostra sul '600

Oltre Caravaggio: tutto sulla mostra sul ‘600

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Fonte foto: napolidavivere.it

È iniziata a marzo e finirà il prossimo gennaio la mostra Oltre Caravaggio. Un nuovo racconto della pittura a Napoli”.

La mostra è a cura di Stefano Causa, docente di Storia dell’arte moderna e contemporanea e Patrizia Piscitello, responsabile Ufficio mostre e prestiti del Museo e Real Bosco di Capodimonte, ufficio che si sviluppa nelle 24 sale del secondo piano del Museo e Real Bosco di Capodimonte, diretto da Sylvain Bellenger. Ma scopriamo qualcosa in più.

La mostra, realizzata in collaborazione con le associazioni Amici di Capodimonte Ets e American Friends of Capodimonte, si propone di rilanciare il dibattito presentando un’altra lettura del ‘600 napoletano, considerato il secolo di Caravaggio. L’obiettivo è per l’appunto quello di vedere la sua influenza a Napoli ma di esplorare anche artisti napoletani, con un’esposizione 200 opere provenienti tutte dalle collezioni permanenti del museo, senza alcun prestito esterno.

Abbiamo deciso di mettere il museo in mostra con dei racconti che avvicinano il pubblico alle opere e un nuovo percorso espositivo. Stefano Causa e Patrizia Piscitello, curatori della mostra, hanno indicato un tema preciso per ogni sala che non è più solo cronologico o iconografico ma che offre diverse aperture multidisciplinari al pubblico dei musei sempre più attento e sensibile”.

Queste le parole del direttore Sylvain Bellenger.

Nel corso del ‘600, Napoli era una delle città più popolose del mondo, che esercitava una profonda influenza sulla cultura europea. La storia di Napoli è stata caratterizzata da diverse civiltà, popoli e espressioni artistiche che hanno indubbiamente lasciato tracce nel patrimonio artistico e monumentale. Presentare quindi la storia artistica di questa città significa mettere in risalto i rapporti e gli scambi con gli altri centri, nonché la presenza di artisti non napoletani. Questo è quindi l’obiettivo di Oltre Caravaggio.

Per questo avranno risalto artisti lombardi come Caravaggio, emiliani come Giovanni Lanfranco, Domenichino e Guido Reni, lo spagnolo Jusepe de Ribera, i francesi Simon Vouet e Pierre-Jacques Volaire, il bergamasco Cosimo Fanzago, i romani Artemisia Gentileschi e Gregorio Guglielmi, il belga François Duquesnoy.

E voi, andrete a vedere questa mostra?


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