Fonte foto: Artepiù
In questi mesi Palazzo Barberini è lo scenario di un evento senza precedenti che segna un punto di continuità con un nucleo originario di arte e cultura seicentesche propriamente italiano. L’Autoritratto e la Sacra Famiglia con Santa Elisabetta, Giovannino e un angelo, i due capolavori di Orazio Borgianni esposti nel Palazzo, hanno finalmente avuto l’opportunità di ricevere una loro legittimazione artistica universale, estendendosi nella prima mostra monografica dedicata al celebre pittore romano, a cura di Gianni Papi.
Nato a Roma il 6 aprile 1576, Borgianni può essere considerato tra i protagonisti della sua epoca, che sono riusciti a trarre giovamento dalle proprie esperienze di vita e a convertirle in una versatilità pittorica ineguagliabile. Cresciuto e formatosi sotto l’influenza della corrente manieristica, iniziò a maturare la sua natura artistica dapprima in Sicilia e poi in Spagna.
Quando tornò in Italia nel 1602, dovette confrontarsi con il mondo in cui era nato e cresciuto tendente all’idolatria e all’imitazione di un percorso artistico che trovava i suoi massimi esponenti nelle figure di Da Vinci, Raffaello e Michelangelo, da cui non riuscì mai a staccarsi del tutto. Il difficile rapporto che ebbe con quest’ultimo, non privo tuttavia di una profonda ispirazione per il Borgianni, può essere agevolmente spiegato proprio attraverso il rapporto esistente tra le opere presenti nel Palazzo Barberini.
Forse non è un caso che la prima mostra monografica dedicata a Orazio Borgianni venga realizzata contestualmente all’esposizione di alcuni importanti dipinti del Caravaggio. Nonostante i dissidi tra i due artisti, infatti, il pittore romano non poté fare a meno di subire l’influenza di Michelangelo Merisi, dal quale ereditò la nuova interpretazione luministica del Manierismo.
Ma già la Spagna aveva rappresentato un punto di passaggio cruciale per lo sviluppo del suo personale talento: sotto l’influenza di El Greco, aveva infatti abbracciato il principio di quello che poi avrebbe plasmato il carattere trasfigurante della sua mano, dando ai dipinti un’essenza opulenta e cangiante di colori vivi ed enigmatici, dai quali, ad un occhio più attento, trapela un’inclinazione essenzialmente drammatica dell’artista che guarda con fascino al passato remoto di un’umanità in continua evoluzione. Elementi di scavo come bassorilievi e frammenti in alcuni dei suoi lavori lasciano una testimonianza di questo sentimento. L’unione di tali elementi forgiarono le opere del Borgianni, che ebbero una grande influenza sugli autori italiani successivi, ma soprattutto su quelli spagnoli del primo Barocco.
La mostra a Palazzo Barberini si compone di due sezioni: nella prima sono esposte 18 opere autografe provenienti dai più disparati musei italiani e stranieri che, attraverso una sequenza armonica di immagini e colori, delineano le vicende storico-artistiche più significative che interessarono la sua vita a Roma durante i primi due decenni del ‘600. La seconda sezione, composta da 17 opere, mostra invece le conseguenti influenze che il genio dell’artista ebbe sugli altri pittori. Vi troviamo infatti le opere di Antiveduto Gramatica, Giovanni Lanfranco, Carlo Saraceni, Giovanni Serodine, Simon Vouet.
Informazioni:
Orari: giovedì/domenica 10.00 – 18.00. La biglietteria chiude alle 17.00
Giorni di chiusura: lunedì, martedì, mercoledì
Biglietti: Intero 12 € – Ridotto 2 € (per i giovani dai 18 ai 25 anni). Il biglietto è valido dal momento della timbratura per 20 giorni in entrambe le sedi del Museo: Palazzo Barberini e Galleria Corsini. Gratuito: minori di 18 anni, scolaresche e insegnanti accompagnatori dell’Unione Europea (previa prenotazione), studenti e docenti di Architettura, Lettere (indirizzo archeologico o storico-artistico), Conservazione dei Beni Culturali e Scienze della Formazione, Accademie di Belle Arti, dipendenti del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, membri ICOM, guide ed interpreti turistici in servizio, giornalisti con tesserino dell’ordine, portatori di handicap con accompagnatore, personale docente della scuola, di ruolo o con contratto a termine, dietro esibizione di idonea attestazione sul modello predisposto dal Miur.
Contatti: tel. 06-482418/ email: comunicazione@barberinicorsini.org
Mi sono laureato in Giurisprudenza all’Università degli Studi di Napoli \”Federico II\” e in seguito ho realizzato varie esperienze di studio e di lavoro all’estero (Egitto, Francia, Spagna). Tornato in italia, ho inizato a specializzarmi nel settore della scrittura e dell’editoria. Dopo aver collaborato per un breve periodo con la casa editrice Einaudi, mi sono trasferito a Parigi, dove vivo tutt’ora. Al momento collaboro con la casa Editrice Italo Svevo Edizioni in qualità di Responsabile di progetti di coedizione internazionale, occupandomi di curare i rapporti con alcune case editrici francesi e di altri paesi europei ed extraeuropei. A partire dal mese di settembre 2020 scrivo per Hermes Magazine, di cui sono anche responsabile della sezione libri.