I tour virtuali: un nuovo modo per visitare i musei di tutto il mondo

Fonte immagine in evidenza: Il giornale – Sasso

 

La situazione di grave emergenza che investe il nostro paese, com’è ormai noto, ha portato la Presidenza del Consiglio e quella dei Ministri ad adottare misure restrittive per arginare il contagio da Covid-19 anche nella sua seconda ondata. In questo clima di reclusione forzata, fondamentale e  necessaria per la salute pubblica, emerge però un dato interessante ovvero la digitalizzazione dell’informazione, ma anche della cultura. Mai come prima, nel nostro Paese, abbiamo assistito ad una massiccia digitalizzazione di servizi e prodotti. Un argomento interessante riguardo il sapere pubblico, è quello che sin da marzo 2020 è stato messo a disposizione dei cittadini grazie ai musei. Le persone infatti, possono navigare in un tour virtuale, nelle camere d’arte più importanti d’Italia e del mondo.

 

Scopriamo insieme in quali musei è possibile “visitare” virtualmente le opere d’arte all’interno grazie alle nuove tecnologie.

 

Il Louvre in Francia: Ci offre le sue esposizioni più importanti a trecentosessanta gradi. Se non avete mai visto la Gioconda ora lo potrete fare comodamente dal salotto di casa.

 

Gli Uffizzi a Firenze: Nella culla dell’arte Italiana, si potranno visitare attraverso dellle descrizione le opere che si trovano al suo interno.

 

Pinacoteca di Brera: Anche uno dei musei più suggestivi di Milano espone le sue opere al popolo del web.

 

National Gallery of Art: Dall’ Italia all’America risparmiando tempo, soldi, voli e ore di viaggio per visitare uno dei luoghi d’arte più importanti dello stato di Washington.

 

Metropolitan Museum – New York: poi se vogliamo proprio strafare possiamo passare grazie al motore di ricerca Google a New York city, per un giretto nelle opere (ma non solo) in questo grandissimo luogo di arte, cultura e storia.

 

Insomma internet pullula di opere d’arte che aspettano solo di essere ammirate, facciamolo ora, che forse abbiamo più tempo, diamo spazio anche alla cultura, in un modo inusuale, ma anche simpatico, per non dimenticarci di quanto è bello sapere (anche a distanza di sicurezza).