Elogio della banalità di Salvatore Patriarca: da ottobre in libreria

Elogio della banalità di Salvatore Patriarca: da ottobre in libreria

Salvatore Patriarca è giornalista e filosofo, attualmente impegnato nella direzione di progetti editoriali e strategic communications manager. In passato ha pubblicato Il digitale quotidiano. Così si trasforma l’essere umano (2018) e Popgiornalismo. Il caso Dagospia e la post- notizia (2019), entrambi per Castelvecchi Editore.

Salvatore Patriarca

L’opera

La banalità è spesso demonizzata. Pare, infatti, che non esista nulla al mondo tanto terrificante come risultare all’occhio altrui ordinari, comuni. Solo le novità hanno spazio rivelante nella nostra vita e catturano la nostra attenzione. Soltanto le prime volte, l’eccitazione che precede in questi casi, sono degni del nostro interesse. Tuttavia, questo non è necessariamente il modus vivendi migliore.  Salvatore Patriarca, in Elogio della banalità, si interroga proprio su questo e ripercorre le origini etimologiche del termine per venirne a capo. “Banale”, ci informa l’autore, vuol dire “a disposizione di tutti” e ciò ha un forte valore simbolico nella nostra epoca, in cui troppo spesso viene valorizzato solo l’individualismo e l’opportunismo. Patriarca afferma:

 “La banalità necessita di una ricomprensione che sappia valorizzarne il contenuto comunitario. Da qui passano l’elogio e l’accettazione necessari della banalità: riscoprire la dimensione partecipativa della costruzione di senso, evitando ogni tentazione totalizzante.”

Si tratta, quindi, di un excursus filosofico che, partendo dal significato originario del termine, spinge il lettore a un’articolata riflessione sulla società moderna, sui paradossi dovuti alla digitalizzazione, sulla percezione delle cose. Il pensiero del giornalista permea il muro delle nostre convinzioni e, attraverso l’analisi di eventi come le rivoluzioni americana e francese, il feudalesimo e l’illuminismo, ci costringe a rivederle attraverso la consapevolezza data dal rinnovato ragionamento. L’opera conta circa 144 pagine. Il prezzo è di 15 euro.

La casa editrice

Castelvecchi Editore è una casa editrice italiana del Gruppo Lit. É nata negli anni Novanta e si occupa principalmente della pubblicazione di narrativa e saggistica italiana e straniera. La sede è a Roma e il suo fondatore è Alberto Castelvecchi.