Ed eccoci arrivati all’ultima parte di Libri da leggere prima di morire, un’idea di Hermes Magazine che consiglia, insieme alla sottoscritta, quali libri e pagine accogliere tra le proprie dita prima di ritrovarsi sotto a un cipresso. E per questo infausto compito di proporvi altri dieci libri, anche io, cosciente della mia estrema ignoranza riguardo ai grandi classici, mi sono avvalsa dell’aiuto di una fidata collega, stratega e appassionata di libri di altissimo livello e qualità. Insomma, una spanna sopra a quelli che vi avevo già elencato nel primo articolo. Cominciamo allora la scalata, dopo aver attraversato la selva oscura, per farci accompagnare nella conoscenza e nella filosofica visione della vita da Camus a Pessoa, prima di arrivare al forno crematorio.
Come sempre, augurandovi un lieto eterno riposo, vi rinnovo la mia ignoranza e vi ricordo che, di ciò che andrò a elencarvi, io non ho letto assolutamente nulla. Ebbene, insieme a voi, mie adorati lettori, mi voglio lasciare – e lasciarvi – ispirare da alcune citazioni e dalle copertine di questi capolavori.
Lo straniero – A. Camus
“Tutte le persone normali hanno, una volta o l’altra, desiderato la morte di coloro che amano.”
Sommario di Decomposizione – E. Cioran
“Non c’è salvezza fuori del suicidio.”
Il libro dell’inquietudine – Pessoa
“La vita è un viaggio sperimentale fatto involontariamente. È un viaggio dello spirito attraverso la materia, e poiché è lo spirito che viaggia, è in esso che noi viviamo. Ci sono perciò anime contemplative che hanno vissuto più intensamente, più largamente, più tumultuosamente di altre che hanno vissuto la vita esterna. Conta il risultato. Ciò che abbiamo sentito è ciò che abbiamo vissuto. Si ritorna stanchi da un sogno come da un lavoro reale. Non si è mai vissuto tanto come quando si è pensato molto.”
Opinioni di un clown – Boll
“Un artista ha la morte sempre con sé, come un bravo prete il suo breviario.”
Dizionario del Diavolo – Bierce
“Funerale: uno spettacolo con cui attestiamo il nostro rispetto per il morto arricchendo l’impresario delle pompe funebri, e corroboriamo il nostro dolore con una spesa che rende più profondi i nostri gemiti e raddoppia le nostre lacrime.”
Insetti senza frontiere – Ceronetti
“Date a Cesare quel che è di Cesare”. “Date a Dio quel che è di Dio…”. “Non ci resterebbe niente. Proviamo a non dare niente a nessuno dei due.”
Il maestro e Margherita – Bulagakov
“Che cosa avrebbe fatto il tuo bene se non fosse esistito il male, e che aspetto avrebbe la terra se ne scomparissero le ombre? È dalle cose e dalle persone che si genera l’ombra.”
Lolita – Nabokov
“Tutt’a un tratto ci innamorammo, pazzamente, goffamente, spudoratamente, tormentosamente; e senza speranza, dovrei aggiungere, perché l’unico modo di placare quella mutua frenesia di possesso sarebbe stato assorbire, assimilare sino all’ultima particella lo spirito e la carne dell’altro.”
Il nostro bisogno di consolazione – Dangerman
“Dal momento che mi trovo sulla riva del mare, dal mare posso imparare. Nessuno ha il diritto di pretendere dal mare che sorregga tutte le imbarcazioni o di esigere dal vento che riempia costantemente tutte le vele. Così nessuno ha il diritto di pretendere da me che la mia vita divenga una prigionia al servizio di certe funzioni. Non il dovere prima di tutto, ma prima di tutto la vita!”
Al di là del bene e del male – Nietzsche
“Tutto ciò che è profondo ama la maschera; le cose maggiormente profonde provano addirittura odio per immagine e metafora. Non dovrebbe essere soprattutto l’antitesi il giusto travestimento nel quale si manifesta il pudore di un dio?”.
E con il caro Nietzsche terminiamo il nostro viaggio nelle seconda parte dei dieci libri da leggere prima di morire. Ecco, io non so se ne avrò tempo ma, viste queste perle di saggezza, cercherò d darmi da fare, fatelo anche voi!
Mi chiamo Alessia, scrivo per difendermi, per proteggermi e per dare una mia visione del mondo, anche se in realtà io, una visuale su tutto quello che accade, non ce l’ho, e probabilmente non l’ho mai avuta. Ho paura di ritrovarmi e preferisco perdermi.
Culturalmente distante dal pensiero comune. Emotivamente sbagliata. Poeticamente scorretta. Fiore di loto, nel sentiero color glicine. Crisantemo all’occorrenza. Ho più paure che scuse. Mi limito a scrivere e leggere la vita. Mi piace abbracciare Biscotto, anche da lontano. Anche se per il mondo di oggi sembra tutto più difficile.
Scrivo per questo magazine da circa un anno. Ho pubblicato anche un libro ( ma non mi va di dire il titolo perché qualcuno penserebbe “pubblicità occulta”). Ho aperto un mio blog personale: “Il Libroletto” dove recensisco libri per passione.