Indossando le corna del Capo dei Cervi

Indossando le corna del Capo dei Cervi

Quando un artista è così bravo da non aver bisogno di mediare le immagini con le parole nascono capolavori come Il Capo dei Cervi, realizzato da Danijel Zezelj ed edito da Eris.

Danijel Zezelj 

Danijel è sia fumettista che illustratore che graphic designer ed i suoi lavori sono stati pubblicati sia in Europa che negli Stati Uniti da case editrici del calibro di DC Comics e Marvel; giusto per citarne un paio. Questo però non porta l’autore a distaccarsi dal suo paese d’origine, la Croazia, continuando a vivere tra Brooklyn e Zagabria nonostante il suo successo.

Il capo dei cervi

Il capo dei cervi

Fonte foto: Eris Edizioni

In questo graphic novel Danijel usa la tribalità del linguaggio del corpo per unire la modernità della società odierna, dalla quale il protagonista esce e rientra, alla radice archetipale: il legame tra l’essere umano e i boschi e quello tra l’uomo ed il cervo.

Realizzato completamente in bianco e nero, la mancanza del testo riesce a dilatare i tempi di lettura portando il lettore a cadere e a rialzarsi con il protagonista.

Inoltre, grazie alla scelta di non mostrare mai il volto del personaggio principale e al fatto che molto spesso si vedono le scene da punto di vista del protagonista, in poco tempo il lettore stesso diventa il capo dei cervi.

Chi è davvero il capo dei cervi?

Osservando le tavole che lasciano ampio spazio all’interpretazione personale, diventa inevitabile chiedersi se il capo dei cervi sia il ragazzo. Infatti almeno inizialmente il capo è un cervo adulto che sostiene e protegge il nuovo venuto. Quest’ultimo ad un certo punto, quando ritrova completamente l’unione con la sua istintualità selvaggia, acquista in qualche modo la stessa regalità del cervo che gli è stato vicino.

Una lettura che annulla il concetto di tempo

In questa pubblicazione sia la storia che l’ambientazione che il modo nel quale si chiede al lettore di approcciare al volume, sembrano essere stati creati per arrivare al fine di spezzare la velocità del tempo moderno. Quando si apre si accetta il compromesso silente di mettere da parte impegni, rumore e speranza di arrivare alla conclusione attraverso una lettura veloce. In questo modo, quando uscirete dal bosco con il protagonista, si ritroverà cambiato non solo il protagonista ma anche il lettore.