Anna (Susanna) Giancontieri Mele è una scrittrice di origini siciliane che vive a Genova, dove ha svolto gran parte della sua brillante carriera lavorativa. Insegnante di Matematica e Scienze prima, responsabile di alcuni uffici amministrativi dei docenti dopo, ha concluso il suo percorso nell’Amministrazione Finanziaria, ricevendo persino l’Onorificenza di Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana nel 2004. Nonostante sia una donna di Scienza, ha ricevuto grosse soddisfazioni anche nell’ambito letterario, conseguendo prestigiosi riconoscimenti. Il suo ultimo romanzo è L’ineffabile sapore della dignità, edito da Pegasus Edition, e candidato al Premio Campiello 2021.
Trama
Si tratta di un testo di narrativa generale che conta circa 250 pagine e racconta la storia di Denise, scrittrice meridionale emigrata in Liguria. La donna, che vive in un contesto culturale e sociale distinto e borghese, è sposata da tempo e ha due figli, Paolo e Carlo. La narrazione principale si basa proprio sul racconto della vita amorosa di quest’ultimo: egli, infatti, sconvolgendo completamente la propria famiglia, si innamora di Maria, una ragazza transessuale. La decisione di Carlo di intraprendere questa relazione mette a dura prova il rapporto di coppia dei genitori e spinge Denise a interrogarsi su di esso. A primo acchito, proprio attraverso riflessioni e perplessità della protagonista, il suo rapporto con il marito ci appare ripetitivo e monotono.
Lo sconvolgimento emotivo dovuto all’imbarazzo per la scelta del figlio, porterà Denise a vacillare e a mettere in discussione tutto ciò che la circonda. Ad avallare le sue paure e i suoi dubbi, entrerà in gioco un misterioso sconosciuto con cui intraprenderà un fitto rapporto epistolare.
La sessualità raccontata attraverso il filtro dell’amore materno
Il tema dell’omosessualità e dell’identità di genere emerge, quindi, in maniera preponderante e viene sviluppato in modo intelligente e attento: Denise è una madre affettuosa e scrupolosa, che si mette a nudo, si tortura persino e, attraverso un doloroso viaggio interiore, smonta una a una tutte le sue paure. Tra le righe, il sentimento doppio tipico della maternità, che costringe ad analizzarsi anche quando si è convinti di essere nel giusto, viene riportato in maniera minuziosa ed esalta il legame madre-figlio nella sua interezza, difetti e sbagli compresi.
In conclusione
Il romanzo si sviluppa su diversi livelli di lettura, rendendo la narrazione tridimensionale e coinvolgente. I dialoghi sono attinenti ai personaggi, rispettano il registro e le caratteristiche di ognuno di essi, risultando spontanei e freschi. Lo scambio di mail con l’ignoto ammiratore, diventa l’occasione perfetta per conoscere pensieri e gusti della protagonista, senza che il testo ne perda in scorrevolezza. Il personaggio del Poeta senza volto è ben strutturato e la sua personalnità risulta così convincente, da renderlo persino fastidioso in molte sue uscite. In alcuni tratti del libro, sembra quasi di trovarsi di fronte a un duello tra due professionisti che si sfidano a colpi di poesia e letteratura.
La scrittura è evidentemente matura ed equilibrata e mantiene una certa cadenza quasi fino alla fine, quando invece il ritmo cambia improvvisamente, spaesando il lettore e facendo apparire gli ultimi capitoli un po’ frettolosi, troppo vincolati alla riuscita del finale.
Giornalista, lettrice professionista, editor. Ho incanalato la mia passione per la scrittura a scuola e da allora non mi sono più fermata. Ho studiato Scrittura e Giornalismo culturale e, periodicamente, partecipo a corsi di tecnica narrativa per tenermi aggiornata.
Abito in Calabria e la posizione invidiabile di Ardore, il mio paese, mi fa iniziare la giornata con l’ottimismo di chi si ritrova la salsedine tra i capelli tutto l’anno.