Fonte foto: PassioneLibri
Il web a volte è un luogo poco affidabile per lo sviluppo della cultura, anzi, spesso, quello che passa sulle nostre piattaforme digitali non ha nulla a che vedere con la bellezza della ragione, eppure, qualche eccezione esiste. Soprattutto, se oltre ad essere una bella ragazza, sei anche una ragazza curiosa, intraprendente, dinamica ed intelligente. Ci sono un sacco di influencer che tra profili istagram e facebook, appaiono e non sono, invece, esiste qualcun altro, o meglio qualcun’altra, come Alessia Grasselli che è, nel vero senso dell’essere. Ed oltre che ad essere una persona sensazionale Alessia, ha una passione: i libri. Mi ha colpita da subito, per il modo in cui si rapporta al suo pubblico. Perché si, questa ragazza, dallo spiccato accento emiliano, è una bookblogger, ovvero una blogger che si occupa della cultura che vien leggendo.
Alessia, inoltre svolge davvero un ruolo fondamentale per gli scrittori emergenti, perché si presta nel recensire anche autori poco conosciuti, dandogli slancio.
Abbiamo deciso di intervistarla, per il suo modo di essere, per il suo modo di reggersi sulle sue gambe, per la sua grandissima forza di volontà, oltre che per la sua enorme passione verso un mondo, che per chi ama i libri, è linfa vitale.
Leggere, non è solo leggere, e Alessia, alias “Passione Libri” lo sa.
foto di Grazia Catellani – nella foto Alessia Grasselli
Ciao Alessia, grazie di aver accettato l’intervista, per prima cosa parlaci un pò di te… chi è Alessia, fuori dal mondo del blog?
“Alessia fuori dal mondo del blog è una ragazza come tutte le altre. Parlare di me in terza persona è molto difficile, quindi da ora in poi userò “Io”, se non ti dispiace. Fuori dal mondo del blog io sono una studentessa lavoratrice. Eh già, sembra strano e quasi impossibile, ma non lo è davvero. Studio Scienze della comunicazione all’università di Modena e Reggio Emilia con l’ambizione di aprire, tra tanti anni e tanto studio, una mia casa editrice. Quando non studio, lavoro. Faccio la cassiera in un supermercato e devo dire che mi piace tantissimo. Quando ero piccola, alla domanda “cosa vuoi fare da grande”, rispondevo sempre allo stesso modo: “la cassiera”. Oggi sono una cassiera, una studentessa e una blogger.”
Che cosa è che ti ha spinto ad aprire un un blog? Insomma i libri piacciono a chi ama leggere, ma avere un blog come il tuo comunque impegnativo…Cosa ti ha spinto ad intraprendere questo percorso?
“Quando ho aperto il blog, non sapevo ancora cosa fosse e quanto impegno richiedesse la sua gestione. In un giorno qualunque di aprile 2016 mi sono seduta alla mia scrivania, ho acceso il mio computer e sono andata su “Wordpress.com”. Quel giorno avevo deciso di voler creare qualcosa che fosse solo mio. Aprii così Passione Libri anche su WordPress con l’intento di scrivere le recensioni dei libri che leggevo e di condividere l’amore per i libri con chi ha la mia stessa passione. Ho scritto “anche” dopo “Passione Libri” perché “Passione Libri” esisteva già. Qualche giorno prima di creare il blog, infatti, ho creato un profilo autore su Wattpad con l’intenzione di scrivere una storia, la mia storia. Iniziai, ma dopo qualche anno cancellai tutto per paura di incorrere in problemi legali. Ho ancora tutto salvato sul computer. Chissà, magari un giorno sarai proprio tu a recensire la mia storia!”
Che tipo di lettrice sei?
“Sono una lettrice esigente, emotiva, sincera e critica. Da quando collaboro con gli emergenti, ho sviluppato una criticità che prima non avevo. Quando leggevo per svago, certe cose non le notavo nemmeno. Ora che leggo per recensire, leggo per parlare di libri a chi mi segue, sono diventata molto più critica ed esigente. Non sempre questo sta bene agli autori, tant’è che mi è capitato molte volte di discutere per la sincerità che metto nelle recensioni. Capita raramente, ma capita. C’è anche da dire, però, che sono molto emotiva. Mi appassiono facilmente e mi affeziono così tanto ai personaggi che finire il libro, fare la foto e rimetterlo in libreria per me è molto difficile a volte. L’unico modo per esorcizzare la mancanza dei personaggi è convincere gli autori a scrivere sequel… qualche volta ci sono anche riuscita!”
Hai avuto esperienze negative, libri che non ti sono piaciuti? Raccontaci, come ci si approccia ad un autore di un libro che non ci piace?
“Purtroppo sì, mi è capitato. Mi è capitato che mi inviassero libri che proprio non riuscivo a leggere. Recentemente ho mollato una lettura dopo due pagine: scritto male, non editato, completamente senza senso. Mi sono scusata con l’autore e gli ho proposto di rispedirgli il libro. Mi ha detto di tenerlo e che gli faceva piacere se lo accettassi come regalo. Un’altra volta, circa un anno fa, mi è capitata invece la prima e unica discussione “grave” con un’autrice che mi aveva inviato il libro. Non è che quel libro non mi fosse piaciuto, semplicemente non era editato (qui aprirei un capitolo enorme sulle CE a pagamento, ma passo oltre e ti racconto di noi) e la narrazione era troppo veloce. Quando l’autrice lesse la recensione sul mio blog mi minacciò di farmi contattare dall’editore e mi chiese di togliere la recensione. Io rifiutai, smisi di seguirla e tutto scemò in poche ore. Ci credi se ti dico che quelle critiche le sono servite proprio per riprendere in mano il suo libro, farlo editare e ripubblicarlo? Ho appena finito di leggere la nuova edizione. Sono così felice che abbia deciso di riprovarci. Chiaramente, abbiamo chiarito. Ora parliamo tutti i giorni, per è un punto di riferimento importante. Tutto è bene ciò che finisce bene, no? Comunque, con gli autori dei libri che non ci piacciono dobbiamo approcciarci nello stesso modo con cui ci approcciamo con quelli dei libri che ci piacciono. Non sono diversi, scrivono solo in maniera diversa. Io, come blogger ma anche come persona, preferisco sempre la sincerità e l’onestà.”
Autrice preferita?
“Federica Bosco!”
Autore preferito?
“Sono due (tre, in realtà, il primo è lo pseudonimo di una coppia di autori). Sono Lars Kepler e Claudio Colombi (sì, il secondo è un autore emergente).”
foto di Marco Spaggiari
Qual è stato il primo libro letto?
“Il primo libro che ho letto e di cui mi sono follemente innamorata è “Per questo mi chiamo Giovanni” di Luigi Garlando. L’ho letto in prima media con la mia classe e la mia professoressa di Italiano. Da quel momento in poi non ho più mollato un libro.”
Il libro che più ti ha fatto piangere?
“Ce ne sono due: Bianca come il latte, rossa come il sangue di Alessandro d’Avenia e Innamorata di Angelo (è una trilogia, quindi tutti e tre questi libri) di Federica Bosco.”
Il libro che ti rappresenta di più?
“Non credo esista un libro che mi rappresenta. Non ancora, per lo meno.”
Parlaci del tuo “lavoro” con i libri? Di chie cosa ti occupi, oltre al tuoi blog?
“Il mio lavoro con i libri consiste nel leggerli, scrivere una recensione e condividerla sui social (ne parlo ovunque, sia su instagram che su Facebook). Per completare il tutto scatto anche una foto “rappresentativa”, che condivido su Instagram. Da qualche tempo però il mio lavoro si è ampliato. Infatti, sto iniziando anche a correggerli, i libri! Eh sì! Ne ho già corretto uno, ora sono alle prese con un racconto. Mi piace molto, è una cosa che mi affascina tantissimo!”
Hai mai scritto un libro?
“Sì, ne ho scritti tre. Ma sono tutti sul computer. Prima o poi li termino e li pubblico, promesso!”
Il personaggio che ti ha colpito di più e perché?
“Sono atipica se ti parlo di un personaggio del mio libro preferito? Il personaggio che mi ha colpita di più è certamente “Il distruttore” de “La bibbia di Kolbrin” di Claudio Colombi. E’ un personaggio maniacale, calcolatore. E’ il cattivo, è l’assassino di tante donne. Eppure ha una famiglia, ha due figlie, ha un lavoro e una vita soddisfacente. Lo ammiro, perché nonostante tutto riesce sempre a farla franca. Il distruttore è uno di quei personaggi che non vorrei mai incontrare sulla mia strada ma con cui scambierei volentieri due chiacchiere.”
C’è un messaggio che vorresti dare a tutti i ragazzi o le ragazze che vorrebbero intraprendere il tuo stesso sogno?
“Sì. Vorrei dire loro di crederci, di non mollare mai. Vorrei dire loro di non aver paura di aver la passione per la lettura e di volerne parlare con qualcuno. Ti racconto questa. Durante il periodo della quarantena ho aperto uno spazio sul mio blog per i bambini. Io davo un tema e loro mi inviavano disegni o fumetti inerenti. In quell’occasione ho fatto amicizia con un bambino di 9 anni, appassionato di lettura. Ho scambiato qualche parola con lui ma soprattutto con la mamma, la quale mi disse che il figlio vede in me un punto di riferimento e un punto di svago per poter leggere e parlare di libri serenamente. Lui ha paura a parlarne con i suoi coetanei perché lo prendono in giro se sanno che legge. E’ una cosa triste ma purtroppo molto vera: i libri sono passati di moda. Quindi, come ho detto a lui, voglio dire a tutti voi di crederci e di non mollarci mai. Se amate leggere, non smettete mai. I libri salveranno questo mondo.”
Facciamo un piccolo esperimento: Libri e canzoni. Scegli tre libri (che ami) e aggiungici una colonna sonora a tuo piacimento, spiega il perché hai fatto questa o quella scelta?
“Difficilissimo! Premetto che non ascolto musica in modo normale, nel senso che non sono una che si chiude in camera con le cuffiette e ignora il mondo per ore. Io ascolto la musica in macchina mentre vado a lavorare, ma solo ed esclusivamente per cantare. Comunque…
– After – Rondini al guinzaglio. Trovo che questa canzone rappresenti appieno i due protagonisti.
– Un amore di Angelo di Federica Bosco – L’unica fra tante di Olly Vincent. Ricordo che quando leggevo questo libro, mi stavo per lasciare con il mio attuale fidanzato. Avevo 14 anni, mia mamma non voleva che stessimo insieme. Era un periodo bruttissimo per me, non potevo vivere la mia vita. Così i libri erano diventati la mia casa. Questi libri in particolare mi davano sollievo e mi facevano sognare una vita che non avevo. Questa canzone era una scusa: mi ero inventata di dover fare un progetto per scuola e che mi serviva una voce maschile. Non era vero, ma tutto ciò l’avevo detto per poter rivedere Marco. Mia mamma non ci aveva creduto ed io quella canzone non potevo cantarla con nessuno, ma ci avevo provato. Ogni volta che la sentivo mi veniva in mente Mia che ballava su un palco e Patrick che la guardava da dietro la porta. Ma Patrick era morto e Mia era andata avanti. Leggilo questo libro, se non l’hai mai letto.
– La verità sul caso Harry Quebert – My life is going on. Non so perchè, ma ogni volta che ascolto questa canzone mi vengono in mente Harry e Nola.”
Ringrazio Alessia, per questa bella intervista, per le sue parole, e per come si è raccontata tramite le mie domande. Molti ragazzi, fanno delle loro passioni dei veri e propri sogni: è giusto dare una possibilità, a chi si sa costruire da solo. Ed Alessia, è rimasta integra, in piedi, con i suoi sogni appessi, i libri al guinzaglio e la voglia di vivere, di chi è unica tra tante.
Mi chiamo Alessia, scrivo per difendermi, per proteggermi e per dare una mia visione del mondo, anche se in realtà io, una visuale su tutto quello che accade, non ce l’ho, e probabilmente non l’ho mai avuta. Ho paura di ritrovarmi e preferisco perdermi.
Culturalmente distante dal pensiero comune. Emotivamente sbagliata. Poeticamente scorretta. Fiore di loto, nel sentiero color glicine. Crisantemo all’occorrenza. Ho più paure che scuse. Mi limito a scrivere e leggere la vita. Mi piace abbracciare Biscotto, anche da lontano. Anche se per il mondo di oggi sembra tutto più difficile.
Scrivo per questo magazine da circa un anno. Ho pubblicato anche un libro ( ma non mi va di dire il titolo perché qualcuno penserebbe “pubblicità occulta”). Ho aperto un mio blog personale: “Il Libroletto” dove recensisco libri per passione.