Scritto da Marco Marinoni L’Epatologo, edito per la prima volta nel 2024, fa parte della collana Giungla Gialla della Mursia Editore, pertanto non è difficile immaginare che si tratti di un thriller. Nonostante questo, il romanzo ha qualcosa da dirci, ha una sua personale storia che esula dalla trama e che vi terrà ancora per qualche riga lontano da quest’ultima.
Dal 2016 al 2024
Marco Marinoni scrive L’Epatologo tra l’ottobre del 2015 e il giugno del 2016, la scintilla che accende l’idea dell’autore è un fatto di cronaca appreso da un articolo de La Repubblica scritto da Giovanni M. Pace che Marinoni, oltre a citarlo all’interno del romanzo, ne sottolinea la paternità tra le note dell’autore. Allora dov’è stato l’Epatologo fino ad ora? Aspettava pazientemente di trovare spazio per poter essere letto e assaporato nella sua versione estesa. Ho trovato importante scriverlo, non solo perché in ordine cronologico lo rende il secondo romanzo che vede come protagonista Damiano Danti, andandosi a collocare tra L’immagine divisa (del 2015) e La Memoria del Male (del 2018) ma anche perché questa attesa aderisce bene alla personalità dell’uomo che si nasconde dietro il nome mediatico l’Epatologo.
La trama
Ci troviamo a Roma ma non lo sappiamo da subito, le prime cose sulle quali viene posata l’attenzione non sono traffico, turisti e cittadini con le loro vite pronti a destreggiarsi per riuscire a far quadrare il tutto, nessun monumento all’appello. Siamo a Roma ma l’autore ci immerge in un non luogo che era tale anche prima di finire i suoi giorni come enorme cadavere di cemento impegnato nel suo processo di lento e inarrestabile degrado. A descrivercelo e Nadja, una studentessa del conservatorio dotata di un udito e di una vista fuori dal comune, che si guarda intorno per trovare il punto giusto in cui installare l’attrezzatura per catturare i suoni che le servono per poter completare con successo la sua tesi di laurea in musica elettronica. E che cosa può catturare Nadja in un non luogo se non dei non suoni? La ragazza vuole quei rumori impercettibili che il suo orecchio fine riesce a percepire e li vuole catturare senza contaminazioni, così decide di far partire la registrazione e di allontanarsi dalla sala appena allestita portandoci con lei in giro per i corridoi dell’ex ospedale Forlanini. Nadja stava cercando semplicemente un posto in cui leggere ma la curiosità e scarsa comodità delle sale la portano alla prima vittima dell’Epatologo. Tranquilli, non vi sto svelando nulla che già non abbia detto la copertina del libro all’osservatore attento, la stessa che molto probabilmente vi ha attratto portando il romanzo nelle vostre mani.
Tornando alla trama: dal la dato da Nadje con la sua chiamata al 112 all’arrivo del brillante profiler Damiano Danti si susseguono numerosi indizi, nuovi ritrovamenti e fatti che l’autore mette a nostra disposizione per farci conoscere i personaggi tanto quanto il misterioso omicida seriale.
Un contesto mistico
“Aqua a qua horti irrigantur
non est aqua a qua horti alutar”
(L’acqua dalla quale i giardini sono annaffiati non è l’acqua dalla quale sono alimentati), questa citazione con la quale si apre il romanzo è una costante da tenere presente durante la lettura, non è lì solo per evocare nella mente del lettore l’antica città. Ci parla in qualche modo del progetto dell’Epatologo, un assassino che asporta il fegato delle sue vittime ma che non le lascia semplicemente morire. Ad un certo punto, quando si è già nel vivo del romanzo, l’Epatologo intavola un discorso riguardo la vita e la morte affermando che oggi non è semplice stabilire il confine tra le due. L’interlocutore si anima non poco ribattendo che: “La morte sopraggiunge quando si spegne il soffio vitale!”. Non contento della risposta che lascia troppo spazio all’interpretazione l’assassino porta il suo interlocutore oltre, cercando di carpire il reale fulcro dal quale il suo ospite prende il suo fervente pensiero: “Dunque, quando gli elettrodi invadono un encefalogramma piatto e tutte le risonanze magnetiche parlano di una vasta catastrofe cerebrale e dell’impossibilità di un risveglio, poiché la corteccia è distrutta, ma il cuore continua a battere in virtù dell’attività automatica dei nuclei più profondi dell’encefalo, lei […] ritiene che una persona sia ancora in vita, e che questa sorta di vita vada a ogni costo preservata, pur in assenza di qualsiasi segno di coscienza o consapevolezza?”.
L’Epatologo è un personaggio decisamente affascinante, pungente e con una vasta conoscenza che in qualche modo gli fa indossare una sorta di palandrana da alchimista dei secoli passati nonostante la realtà effettiva della sua identità. Ed è così, con questa tipologia di fascinazione che vi saluto, lasciando un ultimo appunto. La cornice romana si presta alla perfezione a questo gioco grazie al suo assetto urbanistico dove reperti e siti archeologici si mescolano alla quotidianità e ai nuovo ruderi; forse meno romantici degli antichi templi ma comunque dotati di un grande fascino.
Lavoro come grafica-creativa, illustratrice e content editor freelance.
Sono diplomata in grafica pubblicitaria e parallelamente ho studiato disegno e copia dal vero con Loredana Romeo.
Dopo il diploma ho frequentato beni culturali presso l’università di lettere e filosofia e parallelamente seguivo un corso di formatura artistica, restauro scultoreo e creazione ortesi per il trucco di scena.
A seguire l’Accademia Albertina di Belle Arti con indirizzo in grafica d’arte (che mi ha permesso di approfondire: disegno, illustrazione, incisione, fumetto).
Sono sempre stata interessata e assorbita dal mondo dell’arte in tutte le sue forme e dopo la prima personale nel 1999-2000 non ho mai smesso di interessarmi alle realtà che mi circondavano.
Nel 2007 ero co-fondatrice e presidente dell’Associazione Arte e Cultura Culturale Metamorfosi di Torino e in seguito ho continuato e continuo a collaborare con vari artisti e ad esporre.
L’amore per l’arte in tutte le sue forme, il portare avanti le credenze e le tradizioni familiari hanno fuso insieme nella mia mente in modo indissolubile: filosofia, letteratura, esoterismo, immagine e musica.