Nel quartiere della ChinaTown Milanese, c’è un locale dove la magia del libro accompagna, tra i suoi scaffali, le persone che vogliono gustarsi anche un pranzo al volo. Oppure vogliono semplicemente bersi un caffè o farsi una semplice colazione tra fogli, profumo di pagine e vinili.
La Librosteria, parla di libri, e lo fa cullando il cliente attraverso il suo caratteristico metodo di approccio: “Ti offriamo un libro gratis, o un luogo dove scrivere mentre mangi o sorseggi ciò che ti aggrada in santa pace come in qualsiasi bar.” Un posto, insomma, per chi ha nel suo dna quella parte magica delle storie che trova il suo posto sulle pagine che si sfogliano a poco a poco durante la giornata.
Un luogo e per chi ama perdersi e ritrovarsi tra quei racconti anche senza fare assolutamente nulla, se non guardare gli immensi scaffali che contengono sogni, paure, speranze, addi, grandi amori e tutto il resto. Insomma, tutto ciò ha in sè un incanto straordinario in pochi metri quadrati. La Librosteria con le sue seggioline colorate e i suoi tavoletti in ferro rende decisamente l’idea del vintage, che tanto piace ai giorni nostri. Inoltre, a mio parere a rendere ancora una volta questo posto speciale sono anche i biglietti attaccati ai muri, scritti da chi c’è stato e da chi vuole tornare.
Inoltre si organizzano serate a tema con autori, ma anche serate in musica, dove note e libri si corteggiano e si tengono per mano.
Questo posto così speciale lascia davvero tanto a chiunque ci metta piede. Ed è bello pensare che tra quelle vetrine fatte di pagine e inchiostro, nascano davvero delle belle storie, magari non solo da leggere.
Mi chiamo Alessia, scrivo per difendermi, per proteggermi e per dare una mia visione del mondo, anche se in realtà io, una visuale su tutto quello che accade, non ce l’ho, e probabilmente non l’ho mai avuta. Ho paura di ritrovarmi e preferisco perdermi.
Culturalmente distante dal pensiero comune. Emotivamente sbagliata. Poeticamente scorretta. Fiore di loto, nel sentiero color glicine. Crisantemo all’occorrenza. Ho più paure che scuse. Mi limito a scrivere e leggere la vita. Mi piace abbracciare Biscotto, anche da lontano. Anche se per il mondo di oggi sembra tutto più difficile.
Scrivo per questo magazine da circa un anno. Ho pubblicato anche un libro ( ma non mi va di dire il titolo perché qualcuno penserebbe “pubblicità occulta”). Ho aperto un mio blog personale: “Il Libroletto” dove recensisco libri per passione.