Chi è Neige Sinno vincintrice premio strega europeo 2024

Neige Sinno, chi è la vincitrice dello Strega Europeo 2024

Condividi su

Fonte foto: Sito Ufficiale Premio Strega Europeo

L’opera vincitrice del Premio Strega Europeo 2024 è stata annunciata a maggio. Si tratta di Triste Tigre, pubblicata in Italia dalla casa editrice Neri Pozza, scritta da Neige Sinno e tradotta da Luciana Cisbani. È un’autobiografia, fa parte della collana Bloom, conta 240 pagine ed è sugli scaffali al prezzo di 18 euro.

L’autrice

Neige Sinno vincitrice Premio Strega Europeo 2024 con Triste Tigre

Fonte foto: Neri Pozza

Neige Sinno, nata nel 1977 nelle Hautes Alpes, ha vissuto negli Stati Uniti prima di stabilirsi in Messico con il compagno e la figlia. Ha studiato anglistica, è traduttrice e autrice di un romanzo e una raccolta di racconti. Il suo libro “Triste tigre”, uscito in Francia, è diventato rapidamente un caso editoriale e ha vinto numerosi premi, tra cui il Prix littéraire Le Monde, il Prix Blù Jean-Marc Roberts, il Prix Les Inrockuptibles, il Prix Femina e il Prix Goncourt des Lycéens.

La traduttrice

Luciana Cisbani è una traduttrice editoriale dal francese. Ha lavorato come redattrice di dizionari bilingui e ha insegnato traduzione francese per diversi anni alla Civica Scuola Altiero Spinelli. Attualmente, è docente di traduzione specialistica all’Università Statale di Milano e di italiano L2 presso l’Università La Bicocca di Milano. Inoltre, dirige gli ateliers ViceVersa francese-italiano per traduttori professionisti ed è tutor nel programma di specializzazione in traduzione dell’Università di Losanna. Tra gli autori che ha tradotto figurano Sophie Calle, Catherine Cusset, Anna Gavalda, Victor Hugo, Pascal Kramer, Léo Malet, Philippe Rahmy, Jocelyne Saucier, Georges Simenon e Neige Sinno.

Triste Tigre

Triste Tigre è un’opera potentissima, divenuta subito un caso editoriale. Non solo per il talento di Sinno, ma anche perché non si tratta di finzione: il racconto è l’autobiografia della scrittrice, che ha vissuto uno degli avvenimenti più traumatici nella vita di un bambino… L’abuso.

Neige Sinno non ricorda con precisione quanti anni avesse, forse sette o nove, quando il patrigno iniziò ad abusare di lei. Sebbene il trauma abbia distorto la cronologia esatta degli eventi, i ricordi di quei momenti rimangono impressi nella mente e nel corpo della donna che è diventata. A diciannove anni, Neige decise di rompere il silenzio, denunciando l’abuso, affrontando un processo pubblico che portò alla condanna del suo stupratore e al suo trasferimento in prigione. Successivamente, Neige si trasferì lontano dalla Francia per iniziare una nuova vita.

Per anni, si è chiesta se dovesse scriverne, trovando spesso motivi per non farlo. Tuttavia, il passato l’ha raggiunta, trasformando l’impossibilità di scrivere in un’esigenza irrefrenabile. Questo libro non è solo la storia di una bambina abusata per anni, ma anche una ricerca ostinata di mezzi per descrivere quel luogo oscuro dove vivono coloro che hanno subito abusi simili. È un rifiuto della retorica delle vittime, senza resilienza, oblio o perdono, e una necessità di esprimere con parole semplici e precise l’irreparabilità del danno subito.

Il libro rappresenta un viaggio in questa dimensione di solitudine e omertà, un dialogo essenziale con i grandi della letteratura che hanno esplorato simili tematiche, fornendo all’autrice gli strumenti per raccontare la sua storia. Triste tigre si interroga sul paradosso della creazione: chi ha creato l’agnello ha creato anche la tigre?

Il riconoscimento

Il romanzo Triste Tigre di Neige Sinno ha vinto l’undicesima edizione del Premio Strega Europeo, ottenendo 10 voti su un totale di 23 dalla giuria composta da 25 scrittrici e scrittori italiani che hanno vinto o sono stati finalisti del Premio Strega. La cerimonia di premiazione si è svolta al Circolo dei Lettori di Torino, con la giornalista Eva Giovannini a fare da moderatrice. Tra gli intervenuti, oltre ai cinque autori candidati, c’erano Stefano Petrocchi, direttore della Fondazione Bellonci, che ha portato i saluti di Giuseppe D’Avino, presidente di Strega Alberti Benevento, Claudia Corazza, responsabile Sponsorships di BPER Banca, che offre il premio per la traduzione, e Giulio Biino ed Elena Lowenthal, rispettivamente presidente e direttrice della Fondazione Circolo dei Lettori di Torino.

La giuria che ha assegnato il premio includeva: Marco Amerighi, Silvia Avallone, Andrea Bajani, Marco Balzano, Giuseppe Catozzella, Antonella Cilento, Mario Desiati, Claudia Durastanti, Paolo Giordano, Helena Janeczek, Nicola Lagioia, Lia Levi, Melania G. Mazzucco, Daniele Mencarelli, Marco Missiroli, Matteo Nucci, Valeria Parrella, Romana Petri, Sandra Petrignani, Veronica Raimo, Antonio Scurati, Elena Stancanelli, Domenico Starnone, Nadia Terranova e Sandro Veronesi.


Condividi su