All’ombra di Alagna:un racconto tra il fascino della stregoneria e la riflessione

La magia e la stregoneria fanno parte di una tradizione millenaria che risale all’età della pietra, l’epoca in cui gli uomini primitivi praticavano culti pagani per ottenere il favore delle divinità.

 

E’ proprio nei riti propiziatori indoeuropei delle prime civiltà, legati all’abbondanza, alla fertilità e alla prosperità dei raccolti, che il naturale e sovrannaturale si mescolano: in queste cerimonie le donne vengono a contatto con gli spiriti dei boschi, dell’acqua, delle piante per ottenere fertilità, forza e salute.Ed è proprio la magia ad essere la protagonista indiscussa del libro di Cassandra all’Ombra di Alagna.

 

È la storia di una congrega di streghe e stregoni che si appresta a festeggiare la festa più importante per loro: quella dei morti, del 31 ottobre . Quella  sera nulla va come previsto e sperato, perché un vampiro di nome Tristan si mostra a Cassandra e le dà una notizia che le cambierà totalmente la vita. Dall’arrivo di Tristan e la sua famiglia, strani eventi continueranno a susseguirsi nel tranquillo paesino, che troverà difficoltà nel gestirli. Tutto inizia da un cadavere, trovato dissanguato e con due fori nel collo. 

 

Le vicende catturano il lettore e lo trasportano in un mondo magico, oscuro e gotico nello stesso tempo. Irride la diversità che, in un mondo sano, è utile alla formazione di un mosaico sempre luminoso, sempre omogeneo coerente e perfetto. Un meraviglioso, avvincente fantasy dalle soavi tinte gotiche che non lascia tregua, che affascina, ammalia e conquista, ma soprattutto, fa riflettere.

 

La scrittura incanta, stordisce e rende i personaggi vivi e vulnerabili nelle loro scelte che stupiscono il lettore e rendono il racconto affascinante e ricco di sfaccettature.