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Pace Edizioni: casa editrice calabrese in crescita

La Pace Edizioni, fondata da Oreste Kessel Pace nel marzo 2022, è una casa editrice che punta a valorizzare gli autori, distinguendosi da una semplice tipografia. Il suo obiettivo è pubblicare libri per i lettori, inserendoli nel mercato editoriale per dare agli scrittori il riconoscimento che meritano e incentivare la creatività, spesso frenata dall’insoddisfazione. Il progetto risponde alle esigenze del mercato moderno, dove gli acquisti online prevalgono grazie a vantaggi come sconti, consegne rapide e accessibilità globale, rappresentando una nuova opportunità per gli scrittori di raggiungere il pubblico. È una piccola realtà calabrese che già si sta facendo spazio nel vasto panorama editoriale. Ne ho parlato con il direttore e fondatore.

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Oreste Kessel Pace

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Oreste Kessel (pseudonimo) Pace, nato nel 1974, vive a Palmi con la moglie Romina e il figlio Edoardo. Da circa trent’anni si dedica a attività culturali legate alle civiltà antiche e alla letteratura, collaborando con enti e riviste internazionali.

Pubblicazioni

Tra le sue opere spiccano romanzi come Palmi Anno 2100, San Rocco (premiato con il Calabria Cultura e Turismo), Scilla, S. Elia Juniore, e Italo. Ha scritto anche saggi, tra cui Popoli del Mare e Storia della Biblioteca, e sillogi fotografiche come Salus e Poetica.

Attività Culturali

È organizzatore dei “Simposi Internazionali sulle Civiltà Antiche” e del concorso “Stesicoro”. Insegna “Tecnica della Narrativa” presso enti culturali privati.

L’intervista

Partiamo dalle origini: Quando e come nasce Pace Edizioni?

La casa editrice Pace Edizioni è nata, direi, in modo automatico. Era uno dei miei sogni “nel cassetto”. Soltanto non mi sono mai sentito abbastanza “pronto” per un’esperienza così importante e forse, in realtà, non lo sono nemmeno adesso. Ma dopo oltre 35 anni di attività culturali di ogni tipo, 30 libri pubblicati, una cartella biografica di oltre 15 pagine e 5 riconoscimenti alla carriera, ho preso coscienza che, in fondo, è solo una questione timidezza. Ho fatto ricorso al mio lato intraprendente ed alle centinaia di amici che mi stanno vicino e sui quali posso sempre contare.

 Da chi è composta la redazione?

Fin dal primo momento ho condiviso l’idea con mio padre, Natale Pace, attivo come autore e conosciuto nel settore culturale da oltre mezzo secolo, che mi ha subito incoraggiato ad aprire la partita iva come editore e cominciare. Mio padre è energia allo stato puro ma anche un “maniaco” della tecnica della scrittura. Una spalla molto importante per me.

I primi giorni ho condiviso l’idea con Saverio Verduci, un grande amico che mi segue come autore e che ha scritto persino alcune prefazioni ai miei libri. Lo ritengo un professionista del settore culturale e uno dei maggiori studiosi della storia di Calabria. Saverio mi ha aiutato ad affrontare i primi problemi della Casa Editrice ed a risolverli ed è proprio grazie ai suoi interventi che ne sono venuto fuori. Ecco perché lo consideriamo tutti come un secondo direttore oltre che responsabile della collana Leucopetra: “Studi Storici Calabresi”.

Ma la Pace Edizioni ha guadagnato una svolta decisiva con la mia amica Amalia Papasidero, una donna importante dotata di una umanità incredibile, una professionista dell’editing e dell’editoria che ho sempre desiderato avere nella squadra. Ci conosciamo da molti anni ed ho seguito alcuni suoi corsi di scrittura creativa. Quando le ho proposto di dirigere la collana Narrativa, nonostante i suoi impegni di editor e docente con la sua ditta “Scrittura&dintorni” ha accettato di buon grado, coinvolgendo anche altre professioniste, come Paola Suraci, Emanuela Marra, Assunta Adamo, Anastasia Cicciarello.

Mi faccia dire che le donne sono importantissime.

Ma nella redazione si è aggiunto anche un altro amico, un professionista della grafica e della impaginazione, il tecnico informatico Mena Nada. Un amico importante con il quale mi confronto ogni giorno e che sta apportando migliorie proprio nello stile, nella tecnica e nel settore informatico.

E poi tanti altri collaboratori che sono entrati ad aiutarci, come la dolcissima Viviana Calì.

In realtà, tutti gli autori presenti nel catalogo collaborano fattivamente alle attività della Casa Editrice, anche dall’estero.

Qual è la giornata tipo all’interno della redazione?

Dipende. Ogni collaboratore prosegue il proprio lavoro secondo gli input fornite da me, da Amalia Papasidero, da Saverio Verduci, da Natale Pace. Ci confrontiamo per procedere nel migliore dei modi.

Personalmente, la mia giornata comincia sempre con il leggere la posta di tutti gli indirizzi: rispondo alle richieste di informazioni, scarico i nuovi dattiloscritti, invio bozze, contratti e documenti vari. Procedo poi contattando i direttori, i collaboratori. Poi mi dedico al sito internet, ai contratti, alla commercialista, alle impaginazioni, alla grafica delle copertine e, ovviamente, alle pubblicazioni. In tutto questo tempo seguo comunque gli autori, gli enti e tutte le persone che mi contattano sia sui Social e su WhatsApp. E molte altre cose diverse. C’è davvero tanto da fare.

Sono molti gli autori che sognano la pubblicazione delle proprie opere: cosa succede quando in redazione arriva un manoscritto? Viene davvero letto tutto?

Grazie per questa domanda, è davvero essenziale. In redazione arrivano molte opere e di ogni genere, anche dall’estero. Il primo passo è quello di trasmettere le opere ai direttori delle varie collane per la lettura e le analisi tecniche. Certamente, vengono lette tutte le opere e questo richiede molto tempo, concentrazione, competenza e professionalità, pazienza.

Come viene presa la decisione di pubblicare un’opera rispetto a un’altra?

I direttori delle collane, di concerto con i collaboratori editor, valutano la tecnica narrativa, la poetica, la qualità storico scientifica. Dipende dal genere. Sulla base di queste valutazioni saranno proprio loro a decidere se l’opera sarà pubblicata. È molto importante che le opere non siano amatoriali, ossia rispondano a tutti gli elementi della tecnica del genere letterario a cui l’opera appartiene.

E dopo? Quali sono le fasi prima della pubblicazione vera e propria?

Se l’opera risulterà pubblicabile, l’autore sarà contattato e l’Editor gli proporrà un editing, al quale seguiranno delle bozze del libro e quindi il contratto editoriale, firmato il quale si procederà con la pubblicazione dell’opera.

Ci siamo: il libro è in stampa. Spesso gli autori pensano che a questo punto il più sia fatto… È davvero così?

Sì. È proprio così. L’ultima fase della pubblicazione è proprio la pubblicazione. Il libro sarà disponibile per l’acquisto ed il Lettore potrà godersi la lettura.

È chiaro che intervengono anche altri fattori, relativi alla pubblicità e diffusione dell’opera, il cui risultato saranno le vendite. La casa editrice propone l’opera ad un giro di contatti, per presentare il libro, dopo aver realizzato le locandine sui social e sul sito internet. Ovviamente sarà a discrezione dei contatti decidere se presentare il libro o farne rassegna stampa. Dipende dall’autore e dal suo impegno nel settore culturale oltre che dall’interesse che può suscitare il suo libro. Se questi due elementi mancano, gli sforzi di qualsiasi casa editrice saranno vani.

Parliamo del rapporto che si instaura tra casa editrice e scrittori: in che modo esso viene gestito da Pace Edizioni?

Noi prediligiamo l’amicizia. Non ci interessa un rapporto esclusivamente editoriale. Con tutti gli autori presenti in catalogo e con quelli che stanno per farne parte, siamo una “famiglia” in cui il rapporto umano ha la priorità. Non ci interessano gli autori che pensano di essere i migliori scrittori del mondo e di guardarci dall’alto verso il basso da gradini superiori. L’arte nasce dall’umanità, dall’umiltà, dal confronto. Spesso abbiamo rinunciato ad autori arroganti anche se le opere avrebbero potuto avere un futuro editoriale. L’arroganza, il narcisismo, l’esibizionismo, non possono far parte della nostra gentilezza.

Quali sono gli obiettivi a lungo termine di Pace Edizioni?

Desideriamo nuovi autori, nuove idee originali, insomma una nuova letteratura che sappia osare dove nessuno ha mai osato. Rompere il “fac-simile” letterario in cui il mondo culturale sembra essere entrato da molti anni è il nostro obiettivo.

Sono previsti nuovi progetti per il 2025?

Certamente! Stiamo avviando collaborazioni con le prime case editrici internazionali con le quali ci sarà uno “scambio” di autori ai quali proporremo la traduzione delle opere in altre lingue con la pubblicazione in case editrici straniere. Stiamo lavorando a gemellaggi con Enti Culturali come biblioteche, nelle quali portare i nostri autori. Vorremmo aprire nuove collane con generi letterari insoliti e inediti. La partecipazione alle fiere del libro che non siamo soltanto quelle di cui si sente parlare sempre, in modo ampliare la nostra “caccia” ai nuovi autori che rispondano alla intercettazione di opere originali.

Crescere, insomma, e farlo in modo sano, per lasciare qualcosa di importante ai nostri figli, unico motivo per cui facciamo sacrifici nella vita quotidiana. E per i nostri padri, ai quali dovremo ritornare senza vergognarci di aver vissuto una vita scarna di risultati, visto che siamo l’unico motivo per cui Loro sono esistiti.