Premio Strega 2024: vince Donatella Di Pietrantonio con “L’età Fragile”

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Il 4 Luglio 2024 a Roma, nella splendida cornice del Ninfeo di Villa Giulia, ad un’emozionatissima Donatella Di Pietrantonio è stato consegnato il Premio Strega 2024, famosa kermesse letteraria ormai arrivata alla sua 78esima edizione.

Il romanzo della scrittrice abruzzese L’età Fragile ha sbaragliato gli altri finalisti aggiudicandosi così l’ambito riconoscimento, a seguirla sul secondo e terzo gradino del podio si sono piazzati rispettivamente Dario Voltolini con “Invernale” e Chiara Valerio con “Chi dice e chi tace”.

Come si è svolta la serata?

Anche quest’anno, come da consuetudine, l’evento è stato trasmesso in diretta da Rai 3 a partire dalle ore 23:00. A presentarlo sono stati scelti i talentuosi Geppi Cucciari e Pino Strabioli, che, con la loro ironia e maestria, hanno condotto al meglio quello che può essere definito a tutti gli effetti il “Sanremo della letteratura”. Tra le novità introdotte quest’anno ricordiamo la presentazione dei libri fatta direttamente dagli autori e la reintroduzione dello spoglio degli ultimi 100 voti in diretta. Non sono mancati, nel corso della serata, anche momenti toccanti come l’omaggio allo scrittore e regista Mario Soldati in occasione del 25esimo anniversario dalla sua scomparsa.

Come è stato assegnato il Premio?

Con 189 voti “L’età Fragile” è stato il libro più votato dai 700 giurati così scelti: 400 voti agli Amici della domenica; 245 voti da studiosi, traduttori e intellettuali italiani e stranieri selezionati da 35 Istituti italiani di cultura all’estero; 30 voti dei lettori forti scelti nel mondo delle professioni e dell’imprenditoria e 25 voti collettivi espressi da scuole, università e gruppi di lettura.

Durante il corso della serata finale, su 700 votanti hanno espresso la loro preferenza in 644, pari a circa il 92%.

Chi è la vincitrice?

Donatella Di Pietrantonio non è un volto nuovo del Premio Strega, infatti l’autrice ha partecipato, e vinto, l’undicesima edizione del Premio Strega Giovani, con il longseller “L’Arminuta”, mentre nel 2021, con “Borgo Sud”, arrivò anche seconda proprio allo Strega.

Di origine Abruzzese, la scrittrice nei suoi libri ama raccontare soprattutto storie di donne, la stessa non a caso, in una intervista, ha affermato: “Prometto che userò la mia voce scritta e orale in difesa di diritti per cui la mia generazione di donne ha molto lottato e che oggi non sono più scontati”, una chiara dichiarazione di intenti che l’autrice ha perseguito anche con quest’ultimo romanzo.

L’età fragile: di cosa parla?

Protagoniste sono Lucia e Amanda, rispettivamente madre e figlia, e un tremendo fatto di cronaca realmente accaduto riguardante l’omicidio di due ragazze. La storia si svolge all’epoca del primo lockdown, quando Amanda, che era andata a studiare a Milano, torna a casa improvvisamente, mettendo un muro con la madre che non riesce a comunicare con lei. Solo dopo essere stata a Milano per sgomberare la casa della figlia, Lucia si renderà conto che lì le è successo qualcosa. Ed ecco riaffiorare sensi di colpa che partono da lontano, fragilità che Lucia pensava di aver sepolto per sempre.

Il tema che l’autrice affronta è proprio quello della incomunicabilità, del tempo che passa e delle ferite che la vita a volte ci infligge e che ci rendono fragili.


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